L’edificio faceva parte del complesso santuariale in loc. Sant’Angelo, in una piccola conca a 1150 m s.l.m. alle falde del monte Capraro, in prossimità di una sorgente nel territorio di Vastogirardi, con tracce di frequentazione dal IV sec.a.C. Scavi diretti da Morel negli anni ’70 e dalla Soprintendenza hanno messo in luce i resti del tempio di seconda metà del II sec. a.C., di una struttura a pianta rettangolare, forse un porticato, e di un edificio, a NE del tempio e ad esso coevo, pavimentato in cementizio. Nei livelli di riempimento del podio sono stati rinvenuti resti di rivestimento pavimentale in cementizio a base fittile con inserti di tessere bianche, pertinenti ad un precedente edificio di culto, completamente obliterato dal tempio italico (immagine tratta da Caiazza 2005).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (3° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
2005, Vastogirardi, in Italica Ars : studi in onore di Giovanni Colonna per il premio I Sanniti , Piedimonte Matese (IS), p. 583, fig. p. 583.La Regina, A. 1980, Vastogirardi, in Sannio : Pentri e Frentani dal VI al I sec. a. C. (Isernia, Museo nazionale, ottobre-dicembre 1980), Roma, pp. 281-282.Morel, J.P. 1976 , Le sanctuaire de Vastogirardi (Molise) et les influences hellénistiques en Italie centrale, in Hellenismus in Mittelitalien. Kolloquium Göttingen 1974, Gottinga, pp. 255-266.Morel, J.P. 1984, Gli scavi del santuario di Vastogirardi, in Sannio: Pentri e frentani dal VI al I sec. a. C. (Campobasso,10-11 novembre 1980), Campobasso, pp. 35-41.