L’edificio, individuato in seguito a lavori agricoli nel 1996 in località Fosso Pampalone-Piana d’Achille, a 860 m s.l.m., e messo in luce dal 2004, è composto da piccoli ambienti in serie, due dei quali pavimentati in cementizio. E’ stato identificato come un hospitium, costruito su gradoni in occasione della monumentalizzazione di un luogo di culto d’età sannitica, le cui strutture, databili in età repubblicana, sembrano essere state distrutte da un incendio in età sillana (immagine rielaborata da Pagano et al. 2007, 13).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Fosso Pampalone, cementizio con inserti Il rivestimento è un cementizio a base fittile, con bordo costituito da un’alta fascia in cementizio, seguita da una linea semplice in tessere bianche, una fascia costituita da 8 file di tessere nere a ordito diritto e un’ultima linea semplice bianca.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Santuario italico in loc. Fosso Pamplone, Macchiagodena (IS).) Condizione giuridica: proprietà Stato
Pagano, M./ Raddi, M./ Pannacci, A. 2007, in Macchiagodena, Fosso Pampalone. Nuova luce dagli scavi di un insediamento sannitico, Napoli, pp. 54-57, fig. 43.