Il macellum di Pozzuoli (n. 5) è ubicato al centro dell’area commerciale dell’antica Puteoli. L’edificio di pianta quadrata è strutturato in una corte centrale sulla quale si affacciano ambienti di pianta quadrangolare, interpretati come tabernae, aperti alternativamente verso l’interno e verso l’esterno. L’ingresso colonnato è posto sul lato breve sud-occidentale, mentre altri quattro ingressi, due per lato, sono localizzati lungo i lati est ed ovest. Il lato di fondo è occupato, in prossimità degli angoli, da due latrine, mentre al centro è interrotto da un’esedra monumentale. L’area centrale è occupata da una tholos di 16 colonne in africano, mentre lungo i lati del macellum si disponeva un portico su due ordini. L’esedra di fondo, adibita al culto imperiale è pavimentata con un rivestimento in opus sectile. Gli altri ambienti del macellum (botteghe e latrine angolari) presentano un rivestimento in lastricato marmoreo di cipollino. In base alle strutture murarie, all’apparato decorativo e ai ritrovamenti epigrafici, è possibile individuare due fasi edilizie. Alla I fase (fine del I/ inizio del II secolo d.C.) si ascrive la costruzione dell’intero edificio. In epoca severiana (II fase), in particolare sotto Settimio Severo, si ascrivono i restauri dei portici, le pavimentazioni ed il lastricato della corte centrale; sotto Alessandro Severo si data la realizzazione della tholos. (La pianta della località è una rielaborazione tratta da F. Demma, Monumenti pubblici di Puteoli: per un’archeologia dell’architettura, Roma 2007, tav. A; la pianta dell’edificio è tratta da Demma 2004, p. 349, fig. 10). Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vano 14. Esedra situata al centro del lato nord del macellum. L’ambiente presenta il lato di fondo curvilineo interrotto da nicchie di pianta rettangolare. Una nicchia, dove era posta probabilmente la statua imperiale, è posta al centro della parete, preceduta da un podio. Altre due nicchie le si affiancano lateralmente. La pavimentazione dell’ambiente è in opus sectile marmoreo. (La pianta dell’ambiente è tratta da Demma 2004, p. 349, fig. 10).Lunghezza: 13.70 m – Larghezza: 14.30 m
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: non documentata
Macellum, esedra, pavimento in sectile Q2L
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Pavimento in opus sectile a base marmorea in redazione mista, composto da formelle caratterizzate da un motivo Q2L e QDL listellato, ossia formelle di modulo quadrato con un quadrato listellato inscritto in diagonale e formelle di modulo quadrato listellato con inscritta una formella circolare. Il modulo adottato è pari a cm 90; i listelli hanno uno spessore di cm 7.5, mentre i dischi hanno un diametro compreso fra i cm 78 e 80. Lo stato di conservazione della pavimentazione, completamente invasa dall’acqua, non consente di identificare i materiali impiegati. E’, verosimilmente, possibile attribuire la pavimentazione alla prima fase edilizia dell’edificio fra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)
Decorazioni geometriche
| Motivo | Modulo | Riempimento |
|---|---|---|
| *a quadrati listellati contenenti quadrato minore listellato inscritto diagonalmente (L/Q2) | ||
| *a quadrati listellati a redazione mista (L/QD) |
