scheda

S. Angelo, santuario, ambiente 19, cementizio a base litica con punteggiato di crocette
S. Angelo – Terracina ( LT )


A partire dalla fine del IV secolo a.C., su Monte S. Angelo a Terracina, estrema propaggine dei Monti Ausoni, si sviluppa un’area a destinazione religiosa, tradizionalmente nota come Santuario di Giove Anxur. Le imponenti strutture del complesso, che domina scenograficamente dall’alto la città di Terracina, sono sostanzialmente riferibili all’età sillana, ma non mancano fasi di occupazione di epoca precedente.
I fase (fine del IV secolo a.C.): l’occupazione della zona in questa fase è documentata da due muri di terrazzamento in opera poligonale (9) e da alcuni frammenti ceramici.
II fase (seconda metà del II secolo a.C.): a questa fase risale il c.d. piccolo tempio (15), in opera incerta grossolana, composto da nove ambienti voltati (16) comunicanti mediante un corridoio retrostante, che in parte si addossa alla roccia. Negli ambienti interni si conservano tracce di decorazione pittorica di I stile e un pavimento musivo. Lungo l’asse centrale del tempio si apriva una cisterna doppia (18), alle cui spalle si conserva un ambiente con pavimentazione in cementizio a base litica con punteggiato di crocette nere (19).
III fase (primi decenni del I sec. a.C.): in età sillana si assite ad una monumentalizzazione dell’area di culto. A questa fase risale la cinta muraria dotata di nove torri circolari (3) mentre sulla terrazza superiore venne costruito il c.d. campo trincerato, ovvero una struttura di carattere militare di cui sopravvivono i muri di fortificazione, tracce di un triportico, le fondazioni di un tempietto (4) ed una serie di cisterne comunicanti. L’area sottostante venne dotata di un basamento sostruttivo a dodici arcate (13) al di sopra del quale venne edificato il c.d. grande tempio (7-8) ritualmente orientato in senso NS, ricostruito unitamente al portico retrostante e alla sede oracolare (6). Del tempio, un esastilo pseudoperiptero di ordine corinzio, rimangono porzioni del pronao e della cella, pavimentata da un tessellato bianco con fascia di bordura nera. La divinità titolare del culto rimane ancora incerta: tradizionalmente identificata con Giove Anxur, ultimamente è stata invece proposta un’attribuzione a Venere, in base alla presenza di iscrizioni su basi votive.
In epoca tarda il complesso santuariale fu interessato da un vasto incendio e successivamente, in epoca medievale, nella zona del c.d. piccolo tempio fu costruito un monastero dedicato a San Michele Arcangelo (16 e 20. Pianta località edificio tratta da Coarelli 1984, fig. p. 326; pianta edificio tratta da Grossi, Malizia 2000).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (4° q) al secolo IV a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
S. Angelo, santuario, Tempio Maggiore, cella, tessellato bicromo bianco-nero
Pavimento in tessellato a campo monocromo bianco bordato da una fascia monocroma nera.


Ambiente 19: l’ambiente, la cui destinazione d’uso non è documentata, fa parte del complesso del c.d. piccolo tempio (15) e si apre alle spalle di una cisterna doppia (18). Di esso si conserva integralmente il piano pavimentale, costituito da un cementizio a base litica decorato da un punteggiato di crocette nere. L’ambiente, con ogni probabilità, è coevo alla prima fase edilizia del tempio, della seconda metà del II secolo a.C.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (3° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

S. Angelo, santuario, ambiente 19, cementizio a base litica con punteggiato di crocette

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Pavimento in cementizio a base litica bordato da una linea dentata di dadi neri e campito da "tessere di ardesia disposte a crocette secondo linee ortogonali oblique". Si tratta, probabilmente, di un punteggiato di crocette di tessere nere.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (3° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1e – linea semplice dentata

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103g – punteggiato di crocette bicrome, su cementizio

 
 

Referenza fotografica: Da Grossi, Malizia 2000.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Monumento Naturale Tempio di Giove Anxur)

Grossi, V./ Malizia, R. 2000, in Il Santuario romano di Monte S. Angelo a Terracina. Percorsi monumentali, Fondi.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, S. Angelo, santuario, ambiente 19, cementizio a base litica con punteggiato di crocette, in TESS – scheda 13682 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13682), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13682


* campo obbligatorio