Tra il 2009 e il 2010 la SAER ha promosso alcuni lavori di scavo in proprietà Verde, mettendo in luce, almeno parzialmente, i resti di quella che sembra essere una villa suburbana di età tardorepubblicana. Nello scavo sono emersi i resti di almeno quattro ambienti, collegati tra loro; uno di questi, per la forma stretta e allungata, pare essere un corridoio. Questo vano di disimpegno si trova tra due ambienti di dimensioni maggiori; in quello posto immediatamente a N si conserva anche una minima parte della pavimentazione in tessellato, la cui decorazione è parzialmente ricostruibile anche grazie alla presenza della sinopia dipinta conservata sulla preparazione. In tutti gli altri ambienti, invece, si conservano solo le preparazioni pavimentali in cocciopesto, ma verosimilmente erano originariamente in tessellato. Nello scavo sono stati rintracciati i livelli di distruzione dell’edificio, che dunque ne testimoniano la fine abbastanza precoce, presumibilmente causata dalla vicinanza topografica con la vicina Fossa Augusta, canale navigabile artificiale voluto da Augusto e realizzato durante il suo principato. Nello strato di demolizione che copriva i pavimenti sono stati rintracciati anche numerosi frammenti di intonaco parietale di III Stile, che tuttavia M.G. Maioli attribuisce, non si capisce su quale base, a una fase posteriore rispetto a quella dei pavimenti. (la planimetria dell’edificio è tratta da Maioli 2012, fig. 4)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
L’ambiente è stato rintracciato solo parzialmente, ma sembra essere a pianta quadrangolare e di dimensioni abbastanza cospicue. Posto immediatamente a N rispetto al corridoio, del vano si conserva parte della pavimentazione musiva, la cui decorazione è in parte ricostruibile anche grazie alla sinopia dipinta che si conservava sulla preparazione pavimentale.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2009/2010 – Ente responsabile: SA ER
Via di Roma, tessellato con punteggiato di dadi e pseudoemblema
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una parte della superficie originaria. La porzione conservata è relativa a parte del bordo (con fasce bianche e nere) e del campo (con tappeto a fondo giallo decorato da un punteggiato regolare di dadi neri). Si conserva parte della sinopia dipinta con un colore scuro, che permette di individuare uno pseudoemblema non conservato che interrompeva la trama del tappeto; è possibile che tale pseudoemblema fosse, almeno in parte, in opus sectile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 107b – punteggiato di dadi su tessellatum in colore contrastante
Maioli, M.G. 2012, Mosaici pavimentali preaugustei e augustei a Ravenna: vecchi e nuovi rinvenimenti, in Atti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011), Tivoli , p. 497, figg. 2-3.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Via di Roma, tessellato con punteggiato di dadi e pseudoemblema, in TESS – scheda 13774 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13774), 2013