Lungo il pendio del promontorio del Caprione, sulla riva destra del fiume Magra a Bocca di Magra (Ameglia, SP), sorgono i resti di una villa marittima fortemente sconvolta nel corso della Seconda Guerra Mondiale dalla costruzione di opere di fortificazione da parte dei Tedeschi (cfr. ubicazione, da Google Earth: in rosso). Il complesso, individuato a partire dal 1952 e scavato a più riprese nel 1959 e fra il 1962-64, risale alla metà del I sec. a.C. e risulta frequentato sino al IV sec. d.C.: nonostante il pessimo stato di conservazione dei resti, i numerosi frammenti di intonaci dipinti, di rivestimenti parietali in marmi policromi e di due capitelli in marmo lunense suggeriscono l’elevato livello di pregio della villa.
L’edificio, mai oggetto di scavi sistematici, si presenta come un insieme di diversi ambienti, posti su terrazze digradanti verso il mare (cfr. planimetria resti, da A.M. DURANTE, L. GERVASINI, S. LANDI, "Città e territorio: il caso di Luni", in “Città e territorio. La Liguria e il mondo antico. Atti del IV Incontro Internazionale di Storia Antica, Genova, 19-20 febbraio 2009”, a cura di M.G. Angeli Bertinelli e A. Donati, Roma 2010, fig. 15 p. 143; rielaborazione grafica: P. Da Pieve). Nel nucleo sottostante la terrazza superiore si riconoscono due vani quadrangolari, con ingressi simmetrici aperti su un porticato affacciato sul mare. Nella terrazza meridionale vi sono tre vani, di cui uno absidato (vano 1), forse adibito a uso termale: in origine (fase I: metà I sec. a.C.) pavimentato in “cocciopesto” e con pareti intonacate di rosso, questo ambiente viene successivamente (fase II: epoca domizianea) allargato, trasformato forse con la rettifica dell’abside e dotato di un rivestimento in “graniglia di marmo” che poggia sul piano di calpestio della fase precedente. Nella terrazza superiore si trova il nucleo meglio conservato, relativo a un balneum dislocato nell’ala orientale della villa: al di sotto di una grande cisterna rivestita in cocciopesto si dispongono una serie di ambienti di incerta lettura, probabilmente legati al percorso termale, culminante nel calidarium (vano 2) con vasca poggiante su pilastrini. Dall’analisi dei bolli laterizi (firma di C. Iulius Antimachus, CIL, XV, 1202) è possibile fissare la cronologia del calidario all’epoca di Domiziano (fase II).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Bocca di Magra, villa, fase II, vano 1, cementizio marmoreo Sul cementizio fittile di fase I viene steso un nuovo livello pavimentale, in cementizio a base marmorea, di colore bianco. Priva di fondamento rimane la notizia del rinvenimento di framenti di losanghe marmoree, forse originariamente posate sul cementizio (che sarebbe, dunque, da interpretare come strato di preparazione).
Vano 2, fase II (seconda metà I sec. d.C.). L’ambiente, ubicato nel settore orientale della villa, conclude il percorso termale di un balneum servito da una grande cisterna soprastante. Di esso si conserva solo la porzione verso la collina, sopravvissuta agli interventi bellici e costituita da una vasca poggiante su pilastrini: il pavimento sospeso è rifinito da uno strato di “cocciopesto” a granulometria medio fine, con sottile pellicola di intonaco superficiale di colore azzurro. La cronologia dell’ambiente è confermata dai bolli circolari rinvenuti sui bipedali di sostegno del pavimento, recanti la firma di C. Iulius Antimachus (CIL, XV, 1202) attivo in epoca domizianea. Nello strato di riempimento della vasca sono stati rinvenuti frammenti di intonaci parietali policromi, con raffigurazioni di "ramoscelli fioriti" (MAZZONI 1959, p. 83).
Lunghezza: >4 m – Larghezza: >1.40 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1959 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria
Bocca di Magra, villa, fase II, calidario 2, cementizio fittile con intonaco azzurro
Parte dell’ambiente: vasca Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Il pavimento sospeso della vasca è costituito da bipedali rivestiti da due spessi strati di cocciopesto, quello inferiore a granulometria grossolana, da uno strato di malta di allettamento e da un pavimento in commessi laterizi a spina di pesce, rifinito da un cementizio fittile a granulometria medio fine, con sottile pellicola di intonaco superficiale di colore azzurro (tracce di cuprorivaite: blu egizio/arrurro pompeiano), il vero e proprio strato di rifinitura della vasca. Foto da GERVASINI, CANTISANI, GIORGI 2005, fig. 8 p. 887.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure Lunghezza: >4 m; Larghezza: >1.40 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: bipedali, rivestiti da due strati di cocciopesto, da malta di allettamento e da commessi laterizi a spina di pesce
Analisi di laboratorio Tipo di analisi: Petrologica Specifiche: microcampione di pigmento osservato al miscroscopio in luce riflessa: tracce di cuprorivaite
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Bocca di Magra, villa marittima) E’ possibile visitare la villa previo appuntamento: 0187 609221 (Comune di Ameglia), 0187 66811 (Museo Archeologico Nazionale di Luni).
Bocca di Magra, villa marittima (Riferimento: SBALig) Bocca di Magra, Via Fabbricotti – Ameglia (SP)
Frova, A. 1976, Bocca di Magra, in Archeologia in Liguria, I. Scavi e scoperte (1967-75), a cura della Soprintendenza Archeologica della Liguria, Genova, p. 56.Gervasini, L./ Cantisani, E./ Giorgi, R. 2005, Un pigmento di colore azzurro nel caldarium della villa marittima di Bocca di Magra (Ameglia – SP), in Atti del X Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Lecce, 18-21 febbraio 2004), Tivoli, pp. 880-883, figg. 6, 8-10.Mazzoni, A. 1959, Saggio di scavo sui resti dell’edificio romano di Bocca di Magra, in Giornale Storico della Lunigiana e del Territorio Lucense, La Spezia, pp. 82-83, fig. 3.Silvestri, E. 1982, in Ameglia nella storia della Lunigiana, La Spezia, p. 45, fig. p. 44.
DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Bocca di Magra, villa, fase II, calidario 2, cementizio fittile con intonaco azzurro, in TESS – scheda 14499 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14499), 2013