Nel 1975, in seguito a segnalazioni di rinvenimenti sporadici nel terreno di proprietà Corradini, la SAER (direzione G.V. Gentili) ha effettuato uno scavo che ha permesso di portare in luce, in modo parziale, i resti di una villa urbano-rustica. Lo scavo è stato condotto in modo non stratigrafico e si è privilegiata la scoperta dei resti murari e dei pavimenti. Nel settore Sud dell’area esplorata è stato possibile individuare un porticato. A Nord del portico sono stati rintracciati 7 ambienti adiacenti, dei quali soltanto uno (il più occidentale) conservava ancora il piano pavimentale in cotto, mentre tutte le altre pavimentazioni non erano conservate. Nonostante la presenza di numerosi focolari, le modalità dell’indagine archeologica e la documentazione disponibile non consentono di stabilire con certezza quale fosse la funzione degli ambienti scoperti. Nel settore orientale si trova una serie di ambienti non scavati perchè situati nei pressi dei limiti di scavo: quello più a Nord presentava un pavimento in cementizio decorato, con scansione tripartita che solitamente si incontra nei vani a destinazione d’uso tricliniare o comunque con funzioni di ricevimento e rappresentanza. Sulla base di questi elementi si potrebbe ipotizzare che questo settore sia la pars urbana della villa. La fase di impianto dovrebbe inquadrarsi nel corso del I sec.a.C., ma la frequentazione del sito si protrae almeno fino alla prima metà del II sec.d.C., come testimoniano i materiali rintracciati nello scavo. (la pianta della struttura è tratta da Gentili 1980 fig. 1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Cognento, cementizio con punteggiato di crocette e soglia a reticolato romboidale Rivestimento in cementizio a base fittile con tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento era scandito in tre tappeti, uno molto ampio, seguito da una fascia più stretta (fascia partizionale?) e da un secondo tappeto. La fascia è decorata da un reticolato romboidale bianco, il tappeto più ampio mostra un punteggiato di crocette di cinque tessere bianche compreso entro un meandro di svastiche e quadrati su doppio registro, mentre il secondo tappeto è decorato da un punteggiato di dadi bianchi.
Individuato nel settore occidentale della parte scavata della villa, l’ambiente in esame è un vano pressoché quadrato, pavimentato in cotto.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1975 – Ente responsabile: SA ER
Cognento, pavimento a grandi cubetti di cotto e soglia
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Rivestimento a commessi di laterizi, rintracciato per una parte della sueprficie originaria. Il pavimento mostra grandi cubetti di cotto, irregolari ma di forma pressoché quadrata, giustapposti; è presente anche una soglia rettangolare, dove sono messi in opera anche mattoncini rettangolari oltre a quelli quadrati.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Soglia rettangolare con mattoncini quadrati e rettangolari, messi in opera senza alcun ordine preciso e alcun inetnto decorativo.
Gentili, G.V. 1980, Nota su due ville urbano-rustiche romane nel modenese: la villa di Cognento e la villa di Campogalliano, in Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le antiche Provincie modenesi, pp. 268-269, fig. 10.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Cognento, pavimento a grandi cubetti di cotto e soglia, in TESS – scheda 14664 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14664), 2013