scheda

Luni, mosaico delle Stagioni
Luni – Ortonovo ( SP )

Nel 1863 il marchese Remedi rinvenne, nell’antica città di Luni (cfr. planimetria resti, da A. M. DURANTE, “L’edilizia privata a Luni”, in “Abitare in città. La Cisalpina tra impero e medioevo – Leben in der Stadt. Oberitalien zwischen roemischer Kaiserzeit und Mittelalter, Atti del Convegno (Roma, 4-5 novembre 1999)”, a cura di J. Ortalli, M. Heinzelmann, Roma 2003 (Palilia, 12), fig. 1 p. 143), un mosaico figurato policromo estremamente lacunoso, di cui oggi sopravvive solo una stampa del XIX secolo nella quale il Frova ha riconosciuto il busto femminile di una Stagione. La cronologia del manufatto oscilla tra la fine del II e l’avanzato IV sec. d.C. (CANUTI 1994, p. 504, n. 4).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: non determinata

Nessun dato è noto sul contesto architettonico di provenienza del mosaico delle Stagioni.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1863

Luni, mosaico delle Stagioni

Rivestimento con scansione: a copertura unitaria

Il tessellato presenta una cornice esterna composta su tre lati da una fascia a girali vegetali e, sul quarto lato (forse la soglia), da una doppia fila di quadrati affiancati, con fiori quadripetali che ne sottolineano le diagonali interne. Una cornice più interna è costituita da una treccia a due capi. Il pannello centrale è ornato da una variante di uno stralcio centrato di una composizione di croci attorniate da coppie di losanghe: quattro croci circondate da coppie di losanghe disposte sulle diagonali del quadrato determinano trapezi ai margini e piccoli quadrati angolari; fra le croci, quattro ottagoni sono affiancati, verso l’esterno, da rettangoli allungati. Gli ottagoni, incorniciati da onde correnti, sono caricati dai busti delle Stagioni, di cui se ne conserva solo uno, femminile, lacunoso sul capo; i trapezi laterali contengono figure di volatili, i piccoli quadrati angolari nodi di Salomone, le croci motivi a stuoia e i rettangoli motivi a scacchiera. Disegno da FROVA 1985, fig. 25 p. 22.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: non determinata
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema?
Cromia: policromo

Una cornice a girali vegetali, presente su tre lati, e una treccia a due capi inquadrano il pannello centrale, ornato da una variante di uno stralcio centrato di una composizione di croci attorniate da coppie di losanghe: in un quadrato e attorno a un quadrato si dispongono quattro croci attorniate da coppie di losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, che determinano trapezi ai margini e piccoli quadrati angolari; fra le croci, anziché quattro esagoni schiacciati, vi sono quattro ottagoni affiancati, verso l’esterno, da rettangoli allungati. Gli ottagoni, incorniciati da onde correnti, sono caricati dai busti delle Stagioni, di cui se ne conserva solo uno, femminile e panneggiato, ma lacunoso sul capo; i trapezi laterali contengono figure di volatili, i piccoli quadrati angolari nodi di Salomone, le croci motivi a stuoia e i rettangoli reticolati di losanghe o motivi a scacchiera. Completamente perduta la decorazione del quadrato centrale.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 70c – treccia a due capi delineata

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
girali vegetali

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 411b – stralcio centrato di una composizione di croci attorniate da coppie di losanghe: in un quadrato e attorno a un quadrato si dispongono quattro croci attorniate da coppie di losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, che determinano trapezi ai margini e piccoli quadrati angolari; fra le croci quattro ottagoni affiancati, verso l’esterno, da rettangoli allungatinodo Salomone, stuoia, scacchiera

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Busto diStagioni
Figure diuccelli

 
 
Referenza fotografica: da FROVA 1985, fig. 25 p. 22

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: non documentato

Un pannello rettangolare allungato è campito da una doppia fila di quadrati affiancati con fiori quadripetali che ne sottolineano le diagonali interne. Non è possibile determinarne ulteriormente la tipologia.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
non documentato

 
 
Referenza fotografica: da FROVA 1985, fig. 25 p. 22

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato
L’unica testimonianza del mosaico è una stampa del XIX secolo.

Canuti, G. 1994, Iconografia delle Stagioni nei mosaici pavimentali antichi d’Italia, in Atti del I Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Ravenna, p. 504, n. 4.
Frova, A. 1985, in Luni. Guida archeologica, Sarzana, p. 100, fig. 25.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Luni, mosaico delle Stagioni, in TESS – scheda 14787 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14787), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14787


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