L’anfiteatro di Luni sorge nel suburbio orientale della città, a circa 250m a E delle mura urbiche (cfr. planimetria resti, da A. M. DURANTE, “L’edilizia privata a Luni”, in “Abitare in città. La Cisalpina tra impero e medioevo – Leben in der Stadt. Oberitalien zwischen roemischer Kaiserzeit und Mittelalter, Atti del Convegno (Roma, 4-5 novembre 1999)”, a cura di J. Ortalli, M. Heinzelmann, Roma 2003 (Palilia, 12), fig. 1 p. 143: n. 18, in rosso) ed è orientato secondo l’andamento della ripartizione agraria di età augustea. Il monumento, costruito nel II sec. d.C., ha forma ellittica (88.50×70.2m; arena 57.70×39.40m) e due anelli concentrici di gradinate, poggianti su sostruzioni in muratura e coronate da una galleria porticata (cfr. planimetria resti, da FROVA 1985, fig. 199a p. 115). I due accessi principali si aprono sull’asse maggiore e comunicano direttamente con l’arena, attraverso un corridoio coperto da volta a botte pavimentato in lastre calcaree. I vani di servizio sottostanti le sostruzioni sono disposti lungo due anelli concentrici e separati da un ambulacro anulare coperto a volta da cui, attraverso corridoi radiali, si accede direttamente nell’arena, delimitata dal muro del podio. L’ambulacro e i corridoi radiali sono pavimentati in “battuto di calce mista a schegge di marmo”. Dell’edificio, che poteva ospitare fino a 7000 spettatori, oggi si conservano solo le sostruzioni di sostegno alle gradinate, messe in luce dal Fabbricotti a partire dal 1880.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Corridoi radiali: corridoi di collegamento fra l’esterno dell’edificio e l’ambulacro anulare sottostante le gradinate e fra questo e l’arena. Nell’anello più esterno in dodici dei corridoi si dispongono le scale per l’accesso alla cavea. Il piano pavimentale dei corridoi radiali, il cui numero non è precisabile, è costituito da un "battuto di calce mista a schegge di marmo": in questa sede se ne considera solo uno, a titolo esemplificativo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Parte dell’ambiente: corridoio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Descritto come “battuto di calce mista a schegge di marmo”, il rivestimento pavimentale dei corridoi radiali è interpretabile come cementizio a base marmorea.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici