
FASE I (fine IV sec. d.C.). L’edificio è solo parzialmente noto (settore SE): esso sfrutta in parte le strutture preesistenti, occupando una porzione della corte colonnata 1 della Domus di Oceano (area scoperta 9 e corridoio 5, con vasca e pozzo) e alcuni perimetrali di epoca romana. Sul lato meridionale del peristilio precedente viene ricavato un ampio ambiente dotato di sedili in muratura (1), forse un cathecumeneum, affiancato a E da tre ambienti minori (2-4). A N di questi e a E del corridoio 5 una vasta sala (6, 9x8m) comunica con un’esedra o un’abside (7) ed è affiancata da un altro grande ambiente (8), esteso oltre i limiti della chiesa, che ha restituito traccia di intonaci policromi. Per questa fase sono noti rivestimenti pavimentali in lastre di marmo (1) e tessellato (3-4), a cui si aggiungono le preparazioni dei vani 2, 7 e 8, che attestano l’originaria presenza di ulteriori pavimentazioni.
FASE II (inizio V sec. d.C.). Pochi decenni dopo la definizione del primo impianto, nel settore S dell’edificio viene realizzata una vasta aula (12, 9x6m) che oblitera i vani 2 e 3 e il tratto O del vano 4, mentre quest’ultimo viene ampliato verso N (13). Il piano pavimentale dell’aula meridionale 12 è costituito da alcune porzioni ancora in vista del mosaico del vano 3, risarcito con stesure in “cocciopesto” o in semplice battuto di malta, a testimonianza della continuità d’uso degli spazi. Il nuovo vano 13, invece, viene ripavimentato con uno strato di malta, che sigilla un piccolo deposito monetale (24 monete bronzee, fra le quali si riconoscono emissioni di Teodosio, Onorio e Arcadio) realizzato intaccando il tessellato di fase I.
Estremi temporali: dal secolo IV d.C.
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Rivestimento pavimentale in tessellato, fortemente lacunoso: un tappeto rettangolare a fondo bianco e cornice lineare nera contiene un pannello quadrato con cerchio iscritto (diametro 2.70m) e un pannello rettangolare (largo 1.10m) di cui non si conosce la decorazione, forse posto in corrispondenza della soglia. Del rivestimento si conserva solo una porzione del pannello quadrato con cerchio iscritto: il lacerto mostra parte del bordo del cerchio, con “motivo a onde” policrome, e la coda di un pavone in uno degli angoli di risulta, nei quali verosimilmente si disponevano coppie di volatili affrontati. Foto da LUSUARDI SIENA, SANNAZARO 1995, fig. 14 p. 215.
Luni, domus ecclesiae, fase I, vano 4, tessellato con bordo a treccia
La decorazione del lacerto superstite, aderente alla parete e obliterato dall’absidiola S, viene descritta come “cornice a matassa” (LUSUARDI SIENA, SANNAZARO 1995, p. 198) o “motivo a nastri intrecciati” (SANNAZARO 1987, p. 324). La documentazione fotografica non permette di descriverlo più approfonditamente: il motivo viene quindi genericamente ricondotto a una treccia policroma (tessere azzurre, nere, bianche, gialle e rosa), delimitata da una linea nera non meglio identificata. Foto da SANNAZARO 1987, fig. 20 p. 322.
Luni, domus ecclesiae, fase II, vano 13, cementizio litico
Definito "battuto di malta", il rivestimento viene interpretato come cementizio a base litica.

Fase II (inizio V sec. d.C.). L’ambiente con sedili rimane in uso anche nei decenni successivi, quando è affiancata, a E, dalla nuova aula meridionale (12).
Lunghezza: 6.80 m – Larghezza: 5.60 m
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1990-94 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria
Luni, domus ecclesiae, fase I, vano 1, lastricato marmoreo
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: non documentato
Rivestimento pavimentale in lastre di marmo, quasi totalmente asportato, ricostruibile attraverso le impronte nella malta di allettamento e parzialmente visibile in sezione.
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Tipo di preparazione: malta
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo)
Luni, Area Archeologica e Sistema Museale (Riferimento: SBALig) Via Luni 37 – Ortonovo SP)
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14837