scheda

edificio residenziale/villa

La villa della Torre di S. Eusebio è ubicata sulla via Tiburtina circa 400 m a Nord della omonima torre; scoperta casualmente nel 1916 durante lavori di cava, fu subito scavata dalla SAR, anche se molto limitatamente. L’uso della cava e i lavori di urbanizzazione hanno completamente distrutto il complesso. Gli scavi portarono alla luce alcuni ambienti orientati N/S, realizzati in opera mista e datati alla prima metà del II secolo d.C.; si ignora l’epoca di abbandono del sito. Sono noti un vano-magazzino, due ambienti con ricchi rivestimenti pavimentali (mosaico e sectile) a testimoniare l’esistenza di una parte residenziale, e due vani con sistemi di riscaldamento, certo parte del settore termale; si rinvennero un ricco corredo statuario e molti frammenti di mosaico e sectile ("di porfido rosso e nero": DE FRANCESCHINI 2005, p. 127 e n. 9, p. 128). La pianta edificio è tratta da DE FRANCESCHINI 2005, p. 43.1, p. 127.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Altri rivestimenti presenti nell’edificio

Suburbio, via Tiburtina, villa della Torre di S. Eusebio, ambiente A, sectile
Pavimento in sectile marmoreo policromo a motivo geometrico (Q2): "lastre marmoree colorate che formavano quadrati di m 0.42 di lato, racchiudenti ciascuno un quadrato disposto diagonalmente al primo. I marmi che componevano il detto pavimento erano, bianco, bigio e portasanta, alternati in modo da rendere un piacevole effetto artistico" (GATTI 1917, p.241).E’ andato distrutto e non ne è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

Suburbio, via Tiburtina, villa della Torre di S. Eusebio, ambiente E (magazzino), cementizio a base fittile
Cementizio a base fittile; non si ha nell’edito documentazione grafica e/o fotografica del pavimento, che è andato distrutto insieme alla villa.

ambiente di rappresentanza

Ambiente a pianta rettangolare (B in pianta), collegato al vano A attraverso un passaggio sulla parete N (non si ha menzione della soglia); le pareti erano rivestite di intonaco dipinto, rinvenuto in frammenti nella terra di riempimento. Conservava il pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico. La destinazione d’uso è ignota, ma data la ricchezza del sistema decorativo possiamo suppore si trattasse di un ambiente di soggiorno o rappresentanza.

Lunghezza: 7.50 m – Larghezza: 4.50 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Suburbio, via Tiburtina,villa della Torre di S. Eusebio, ambiente B, tessellato bicromo geometrico

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico; del bordo nulla è noto, il campo è descritto come "a semplice disegno geometrico, formato da quadrati m 0.22 di lato a tasselli bianchi e compresi da rettangoli, larghi m 0.11, lunghi 0.22. a tasselli neri" (GATTI 1917, p. 242): si tratta dunque di una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali attorno ad un quadrato (DM 141a). E’ andato distrutto e non ne è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.