AUGUSTA PRAETORIA 16, DOMUS C (Insula 59, lato SE). Scavi condotti negli Anni ’50 del XX secolo nell’isolato prossimo alla porta meridionale di Augusta Praetoria (cfr. ubicazione, da R. MOLLO, P. FRAMARIN, “Pavimentazioni e rivestimenti architettonici nell’edilizia pubblica di Augusta Praetoria”, in BPréhistAlp, XVIII, 2007, fig. 1 p. 304: in rosso) hanno parzialmente messo in luce i resti di strutture residenziali pertinenti all’Insula 59. Sono state riconosciute quattro domus (Case A-D: Augusta Praetoria 12, 13, 14, 16, cfr. ANNIBALETTO 2012, pp. 147-152) risalenti alla prima metà del II sec. d.C. (fase I), talvolta accorpate nel corso dello stesso secolo (fase II) in un complesso unitario. Solo le domus Augusta Praetoria 14 (vd. infra) e 16 hanno restituito traccia di rivestimenti pavimentali (in Augusta Praetoria 12 segnalato un acciottolato pertinente al cortile 2, non schedato).
La domus, che occupa l’angolo SE dell’isolato, è nota solo in parte (cfr. planimetria, da ANNIBALETTO 2012, “Augusta Praetoria 16”, fasi I-II, pp. 139-140. Rielaborazione grafica P. Da Pieve).
FASE I (prima metà II sec. d.C.). La mancanza di dati relativi alla fascia più meridionale dell’isolato non consente di stabilire la posizione dell’ingresso e l’estensione del cortile 1, che ha restituito, nell’angolo NO, una base di statua. A N dello spazio scoperto il corridoio 2, a “L”, costituisce il disimpegno per una serie di ambienti di dimensioni diverse (4-8); verso O si estende un grande salone absidato (3), probabilmente con funzione di rappresentanza, collegato al corridoio 2 e a un ingresso secondario sul vicolo occidentale. Altri due ambienti (9-10), riscaldati (intercapedini pavimentali A-B) e in un caso (9) dotati di pozzetto di scarico (a), non sono attribuibili con certezza all’impianto. Nessun piano pavimentale si è conservato per questa fase.
FASE II (nd). In epoca successiva, non databile con sicurezza, si assiste al frazionamento dell’aula absidata in ambienti più piccoli (11-13); le strutture per il riscaldamento cadono in disuso, mentre il nucleo NE della domus (vani 2-8) viene pavimentato in cementizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Augusta Praetoria 16, fase II, corridoio 2, cementizio litico In letteratura descritto come “pavimento battuto in ghiaia e malta” (FINOCCHI 2007, p. 31), il rivestimento è interpretabile come cementizio a base litica. Non si può escludere che costituisse un semplice strato preparatorio.
Augusta Praetoria 16, fase II, vano 4, cementizio litico In letteratura descritto come “pavimento battuto in ghiaia e malta” (FINOCCHI 2007, p. 31), il rivestimento è interpretabile come cementizio a base litica. Non si può escludere che costituisse un semplice strato preparatorio.
Augusta Praetoria 16, fase II, vano 6, cementizio litico In letteratura descritto come “pavimento battuto in ghiaia e malta” (FINOCCHI 2007, p. 31), il rivestimento è interpretabile come cementizio a base litica. Non si può escludere che costituisse un semplice strato preparatorio.
Augusta Praetoria 16, fase II, vano 7, cementizio litico In letteratura descritto come “pavimento battuto in ghiaia e malta” (FINOCCHI 2007, p. 31), il rivestimento è interpretabile come cementizio a base litica. Non si può escludere che costituisse un semplice strato preparatorio.
Augusta Praetoria 16, fase II, vano 8, cementizio litico In letteratura descritto come “pavimento battuto in ghiaia e malta” (FINOCCHI 2007, p. 31), il rivestimento è interpretabile come cementizio a base litica. Non si può escludere che costituisse un semplice strato preparatorio.
Vano 5, fase I (primo quarto II sec. d.C.). Piccolo ambiente rettangolare (15mq), accessibile dal corridoio 2.
Fase II (nd). Il vano viene pavimentato in cementizio litico.
Lunghezza: 3 m – Larghezza: 5 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: Anni ’50 – Ente responsabile: RAVA-SBAC
Augusta Praetoria 16, fase II, vano 5, cementizio litico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
In letteratura descritto come “pavimento battuto in ghiaia e malta” (FINOCCHI 2007, p. 31), il rivestimento è interpretabile come cementizio a base litica. Non si può escludere che costituisse un semplice strato preparatorio.
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Annibaletto , M. 2012, Augusta Praetoria 16, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 151.Finocchi, S. 2007, Scavi e scoperte nel territorio di Aosta, in Da Augusta a Cesarea. Quarant’anni di ricerche, scavi, scoperte (1950-1989), Torino, p. 31.
DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Augusta Praetoria 16, fase II, vano 5, cementizio litico, in TESS – scheda 16127 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16127), 2014