
Alla domus, prospiciente il decumano massimo, sono inoltre attribuiti una vasca-fontana, rinvenuta nei sotterranei dell’ala E del Municipio (P. FRAMARIN, “Una vasca-fontana nell’Insula 30 di Augusta Praetoria”, in BSBAC, 1/2003-2004, Aosta 2005, pp. 152-153), e alcuni mosaici bicromi venuti in luce in piazza Chanoux nel 1839 durante la costruzione del palazzo comunale (PROMIS 1862, pp. 140-141, nn. 21 e 25). Sono forse pertinenti al medesimo complesso anche i vani scoperti nel 2008-2009 lungo il lato N del Municipio, in piazza San Francesco (FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, pp. 49-60), prospicienti il decumano minore immediatamente a N dell’Insula 30. Allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, appare più prudente considerarli separatamente (per piazza San Francesco vd. infra).
FASE I (prima età imperiale). Nella zona NO dello scavo, l’unica a raggiungere i 4m di ampiezza, si riconoscono due ambienti accostati (A e B), prospettanti verso S sull’area F, forse una corte porticata. Sulla base dei piani pavimentali in cementizio si può ipotizzare che questo nucleo domestico faccia parte di un settore destinato ad attività di servizio. La corte porticata F raccorda la zona di servizio ai vani orientali, sviluppati parallelamente in senso NS e rifiniti con piani pavimentali più ricercati: il primo ambiente a O è una grande sala (C) con rivestimento in tessellato nero e bianco; seguono il vano D, in questa fase pavimentato in cementizio litico, il corridoio E, in tessellato bicromo, la sala H, pavimentata in opus sectile, e il corridoio G, anch’esso rivestito in tessellato bicromo. A questi ambienti vanno probabilmente collegati, procedendo verso N e verso E, i vani mosaicati ricordati dal Promis e la fontana a nicchie, collocata verosimilmente nello spazio aperto di un peristilio.
FASE II (entro II sec. d.C.). Il cementizio del vano D viene sostituito da un opus sectile policromo. Forse alla medesima fase è attribuibile il secondo cementizio del vano A (non schedato), più alto di 0.50m rispetto al precedente e realizzato con frammenti di “cocciopesto” e altri materiali di recupero, fra cui una suspensura.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Rivestimento in tessellato a fondo nero con fascia perimetrale bianca. Il tappeto si compone di una larga fascia nera a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una fascia monocroma nera (4 file di tessere) a ordito diritto, una fascia monocroma bianca (4 file di tessere) e una seconda nera (4 file di tessere), che raccorda la cornice al campo nero centrale. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, tav1mosaico3.
domus SE Insula 30, fase I, corridoio G, tessellato nero con fascia perimetrale bianca
Rivestimento in tessellato a fondo nero con fascia perimetrale bianca. Il tappeto si compone di una larga fascia nera a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una fascia monocroma nera (4 file di tessere) a ordito diritto, una fascia monocroma bianca (4 file di tessere) e una seconda nera (4 file di tessere), che raccorda la cornice al campo nero centrale. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, DSCN4783.
domus SE Insula 30, fase I, portico F, cementizio fittile
Rivestimento costituito da malta, ghiaia e cospicui frammenti laterizi, che consentono di interpretarlo come cementizio a base fittile. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, vano F.
domus SE Insula 30, fase I, sala C, tessellato bicromo
Il rivestimento musivo è ben visibile lungo un tratto della parete E del vano: una larga fascia nera, a ordito di filari paralleli e obliqui, è seguita da una linea tripla nera a ordito diritto, da una fascia monocroma bianca (4 file di tessere), una nera (4 file di tessere). Solo in parte apprezzabile è una linea doppia (?) bianca. Si ipotizza che il campo fosse costituito da una stesura musiva a fondo nero. Foto da FRAMARIN 2008, fig. 6 p. 120.
domus SE Insula 30, fase I, vano A, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica, di colore biancastro. Foto da FRAMARIN 2010, fig. 2 p. 67.
domus SE Insula 30, fase I, vano D, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica, rinvenuto sotto lo strato di preparazione del sectile di fase II. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, vanoD_DSCN4567.
domus SE Insula 30, fase I, vano H, sectile bicromo QRQ
Opus sectile a modulo quadrato reticolare semplice (QRQ) in marmo bianco e pietra grigio-scura, ardesia o bardiglio. La malta tra le fughe è di colore bianco, distinta da quella di posa delle lastrine, di colore rosato. Del pavimento sopravvivono le impronte delle formelle e alcuni frammenti ancora in situ. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, Chanoux08M.
domus SE Insula 30, fase II, vano D, sectile policromo Q3
Del pavimento è stata messa in luce una porzione del bordo O, in lastre quadrate di pietra calcarea scura affine all’ardesia. Internamente il campo è costituito da un sectile a modulo quadrato (29-30cm) con motivi semplici Q3 in redazione omogenea. L’analisi dei litotipi ha permesso di riconoscere un’ampia gamma di marmi colorati di diversa provenienza, nello specifico Pavonazzetto, Giallo numidico, fior di pesco, Rosso antico e Breccia corallina. Foto da FRAMARIN 2008, fig. 7 p. 121.
domus SE Insula 30, fase nd, grande vano nd, tessellato a punteggiato di crocette
Descritto come "grande mosaico bianco e nero a stelle", il rivestimento è interpretabile come tessellato a punteggiato di crocette. Non è ricostruibile la cromia del tappeto, forse bianco.
domus SE Insula 30, fase nd, vano nd, tessellato a punteggiato di crocette
Descritto come "mosaico bianco e nero a stelle", il rivestimento è interpretabile come tessellato a punteggiato di crocette. Non è ricostruibile la cromia del tappeto, forse bianco.
domus SE Insula 30, fase nd, vano nd, tessellato bicromo
Descritti come “mosaici a semplici liste bianche e nere", i tessellati in questione, di cui si ignora il numero esatto, sono forse interpretabili come tappeti monocromi bianchi con fascia perimetrale nera o, al contrario, tappeti neri con fascia perimetrale bianca, come i rivestimenti dei vani C, E, G (vd. infra).

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 2006 – Ente responsabile: RAVA-SBAC
Domus SE Insula 30, fase I, vano B, cementizio fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Rivestimento costituito da malta, ghiaia e cospicui frammenti laterizi, che consentono di interpretarlo come cementizio a base fittile. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, vanoB_particolare.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16189