Nel corso dei lavori per il rifacimento del sagrato antistante la chiesa di Sant’Eusebio in frazione Villair di Quart (cfr. ubicazione, da SARTORIO, DE DAVIDE, SEPIO, fig. 1 p. 79) sono emersi i resti di strutture murarie di epoca imperiale, obliterate da un’area cimiteriale tardoantica-altomedievale e, successivamente, dall’edificio intitolato al protovescovo vercellese. L’area oggetto di indagine si colloca sulle prime pendici collinari di Quart, a 6km a E di Aosta: il toponimo stesso di Quart rimanderebbe all’indicazione “Ad Quartum lapidem ab Augusta Praetoria”, confermando la localizzazione del sito al IV miglio da Aosta lungo la via delle Gallie che, in quel tratto, corre a mezzacosta. La parziale ricostruzione planimetrica del complesso di fase I (cfr. planimetria, da SARTORIO, DE DAVIDE, SEPIO, fig. 3 p. 83) consente di individuare un impianto ortogonale che sfrutta la naturale pendenza del terreno e che risulta compreso fra due muri di terrazzamento EO distanti circa 16m l’uno dall’altro. Il muro settentrionale presenta nel tratto O un’apertura larga 2.10m, dalla quale è possibile ipotizzare l’accesso al complesso dalla via romana più a N; oltre il medesimo muro si sviluppa un’area (H) forse scoperta. Verso S si dispongono alcuni ambienti solo parzialmente indagati, il primo dei quali è il corridoio F (largo 2.70m), forse scoperto, compreso fra il muro di terrazzamento N e un altro muro EO. Il settore meridionale è suddiviso da un muro NS: a O si sviluppa il vano G, esteso sotto la canonica, a E una serie di ambienti allineati, in parte obliterati dalla chiesa. Il primo dei vani orientali è il vano E (largo 3.90m), non indagato; seguono il vano A, pavimentato in cementizio fittile, il vano B, pavimentato in cementizio litico, e un secondo corridoio, C (largo 1.85m), forse scoperto, che poteva separare il complesso da altre strutture ricavate in un terrazzamento a quota inferiore. Nel corso del periodo imperiale l’impianto subisce una ristrutturazione, che vede l’unione dei vani A ed E in un unico grande ambiente, ripavimentato in cementizio litico. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile determinare la tipologia dell’edificio originario, forse una villa suburbana o forse una statio lungo la strada che da Augusta Praetoria portava a Eporedia (Ivrea).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vano A+E, fase Ib (età imperiale avanzata). Il vano A viene unito all’adiacente vano E, a formare un unico grande ambiente. Sul precedente rivestimento pavimentale (in cementizio fittile nel vano A,vd. infra) viene posato un vespaio di ciottoli, sopra il quale viene steso uno strato di malta lisciata.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2009 – Ente responsabile: RAVA-SBAC
Fraz. Villair, edificio fase Ib, vano A+E, cementizio litico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in cementizio litico, privo di inserti.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli
Sartorio G./ De Davide, C./ Sepio, D. 2009, Sant’Eusebio al Villair di Quart: storia ed archeologia di un sito, in Bollettino della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Valle d’Aosta , Aosta, p. 84.
DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca