Edificio a destinazione residenziale, noto come casa di M. Epidio Rufo, ubicata nell’insula 20 della Regio IX, con affaccio sul decumano massimo (via dell’Abbondanza). L’impianto originario della casa, ad atrio e con gli ambienti distribuiti simmetricamente ad est e ad ovest, risale al III sec. a.C. e subisce poche modifiche nel corso dei secoli successivi. I pavimenti conservati sono databili al I sec. a.C. e le decorazioni parietali superstiti sono inquadrabili nel III stile. L’ingresso b conduceva nell’atrio colonnato c, rivestito in lastre di tufo. Sul lato est, si aprivano i cubicolo h ed i, entrambi pavimentati da cementizio decorato. In asse con l’ingresso, il tablino r era rivestito da un tessellato bianco, come l’adiacente triclinio s. La zona retrostante della casa si raggiungeva salendo alcuni gradini, che permettevano d superare il naturale dislivello del terreno, ed era occupata da un ampio spazio aperto, ripartito in orto u e viridario z. Pianta tratta da Sampaolo 1998, p. 917.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Casa di M. Epidio Rufo, Regio IX 1, 20, tablino r, tessellato bianco irregolare, in TESS – scheda 17870 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17870), 2015