Il Caseggiato del Larario (I, IX, 3), probabile sede del corpus dei mensores di Ostia, occupa un’area (all’interno della città più antica, il cd. castrum) di circa 800 mq, contigua alla Curia, con la quale confina sul lato O. Esso si sovrappone verosimilmente a costruzioni precedenti, come il caseggiato (I, IX, 1), costruito sulle cd. casette repubblicane (A e B: vedi scheda). L’edificio, così denominato dall’edicola-larario sul lato nord del cortile, è costruito interamente in laterizio in età adrianea (120 d.C. ca.) e aveva due ingressi inquadrati da lesene sormontati da timpani; la corte interna (con fontana centrale e pozzo nell’angolo nord-est) non presentava portici, ma ambienti direttamente affacciati su di essa. Resti delle originarie pavimentazioni in tessellato monocromo nero, con tracce di restauri successivi, si conservano nel vestibolo e nel cortile centrale. Pianta edificio da G. CALZA, Scavi di Ostia, I. Topografia generale, Roma 1953 (rielab. in http://www.ostia-antica.org/regio1/9/9-3.htm).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente di passaggio, con funzione di vestibolo. Il vano, a pianta rettangolare allungata, comunicava direttamente con la strada e con il cortile (26). Conserva resti della pavimentazione in tessellato monocromo nero.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Referenza fotografica: immagine da http://www.ostia-antica.org/regio1/9/9-3.htm