L’edificio pubblico, affacciato sul decumano, è posto di fronte alla cd. Curia (I, IX, 4): i due complessi monumentali appartengono probabilmente ad un unico intervento edilizio databile fra gli ultimi anni dell’età flavia e gli inizi di quella traianea, come confermato dai bolli laterizi e dagli elementi architettonici superstiti. La basilica aveva facciata esastila, forse accessibile attraverso un propileo tetrastilo fra due avancorpi. All’interno era articolata in un’ampia navata centrale, delimitato su tutti i lati da un deambulatorio con doppio ordine di colonne in marmi colorati e capitelli corinzi. Sia la navata centrale che lo spazio laterale avevano pavimento rivestito in lastre marmoree. Pianta edificio da G. CALZA, Scavi di Ostia, I. Topografia generale, Roma 1953 (in http://www.ostia-antica.org/regio1/11/11-5.htm).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Basilica (I, IX, 5), navata centrale, opus sectile marmoreo (Ost-Bas1) Pavimento in opus sectile marmoreo a grande modulo, con schema rettangolare reticolare. La stesura, di cui sussistono ancora ampi tratti in situ, è composta da grandi moduli rettangolari, ciascuno dei quali composto da due o quattro lastroni di marmo bigio di vario tipo (Asia Minore, Luni), incorniciati da una fascia in giallo antico. I riquadri sono più piccoli nell’area centrale della navata e più lunghi esternamente (con lastre di bigio di dimensioni variate (da m 1.72 x 0.82 a 2.23 x 0.90; m 1.42 x 70 le lastre sul fondo; m 1.88 x 0.84 le lastre di incorniciatura dei riquadri).
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Lastricato marmoreo omogeneo in lastre rettangolari di marmo bianco. Il rivestimento, attualmente non ispezionabile, è documentato nelle foto d’archivio ICCD/ Gabinetto Fotografico Nazionale, negg. 15415-15418, consultabile online alla pagina http://www.fotografia.iccd.beniculturali.it/.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ Il pavimento, solo in minima parte visibile, si conserva prevalentemente nel tratto sud dell’ambulacro.