scheda

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), oecus 20, cementizio a base fittile con inserti misti
Ercolano ( NA )


Casa d’Argo (II, 2): la domus occupa il lato E dell’insula II e si apre sul cardo III inferiore, anche se in origine si affacciava sul lato opposto, non scavato. Deve il suo nome al rinvenimento di una pittura raffigurante Io con il guardiano Argo, poi andata persa. L’ingresso introduce nel vestibolo (1), su cui si apre l’ambiente 2, forse una cella ostiaria, e l’oecus 3, con vista sul peristilio. Segue un ampio triclinio (4) e, sul lato E, un’exedra (10) affiancata da una coppia di ambienti su entrambi i lati (8-9; 11-12), probabilmente aggiunti in seguito a delimitare l’ambulacro su cui si aprono. Al centro si articola un ampio giardino porticato, con colonne e pilastri coperti di stucco policromo a cui doveva seguire verso O un secondo peristilio di dimensioni minori (13). Attorno si distribuiscono una serie di ambienti, tra cui due cubicoli (16-17), una terrazza (22) su cui si affaccia una grande sala (23). Dalla terrazza è possibile accedere ad alcuni ambienti situati ad un livello inferiore, tra cui una diaeta (25) e un sacello domestico (27). Al momento del rinvenimento la casa presentava un piano superiore, con loggia prospiciente il cardo, pavimenti in sectile e cementizio, che è andato perso per incuria. Molti ambienti conservano pregevoli decorazioni pittoriche in II e IV stile e i rivestimenti pavimentali in cementizio e in tessellato. La prima fase edilizia della casa viene fatta risalire ad età sannitica o tardo-repubblicana, con rifacimenti in epoca augustea e successiva (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 118).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), ambiente 13, cementizio a base marmorea con inserti di marmo
Pavimento in cementizio a base marmorea con inserti marmorei di forma per lo più irregolare ma anche quadrangolare. Gli inserti (cm 2-12) sono specialmente marmi bianchi, con scaglie di giallo antico, bardiglio, cipollino, portasanta. La presenza di tipologie marmoree variegate ha permesso di attribuire il pavimento ad un rifacimento operato nella seconda metà del I sec. d.C.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), ambiente 13bis, tessellato con punteggiato di crocette
Pavimento in tessellato parzialmente scavato e bordato da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita internamente da due fasce di tre filari di tessere nere, separati da quattro filari di tessere bianche e racchiusi, su ambo i lati, da tre filari di tessere bianche. Il campo, a fondo bianco, è decorato da un punteggiato di crocette in colore contrastante. Il pavimento è attribuito alla fase edilizia di età augustea.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), ambiente 17, tessellato con punteggiato di tessere in colore contrastante
Tessellato bordato da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita da due fasce di tre filari di tessere nere separate da quattro filari di tessere bianche e racchiuse, su ambo i lati, da tre filari di tessere bianche. Il campo, a fondo bianco, è occupato da un punteggiato regolare di tessere. Il pavimento è stato attribuito ad un rifacimento operato nell’ambito del IV stile.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), ambiente 2, cementizio a base fittile con inserti litici
Cementizio a base fittile con punteggiato irregolare di inserti litici neri e bianchi. Gli inserti, di forma irregolare, misurano cm 2-4.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), ambiente 21, tessellato bianco
Tessellato bianco a ordito di filari obliqui, forse incorniciato da una fascia nera. Si conservano due lacerti pavimentali, per un’ampiezza massima rispettivamente di m 1,75×1,30 e m 1×0,70. Il pavimento è stato datato alla metà del I sec. d.C.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), ambiente 3, tessellato bianco definito da fasce in colore contrastante
Pavimento in tessellato bordato da una fascia bianca seguita da tre filari di tessere nere alternati a tre filari di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è a fondo monocromo bianco a filari obliqui di tessere. Il pavimento è frutto di un restauro ascrivibile alla seconda metà del I sec. d.C.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), cubicolo 16, tessellato bicromo
La soglia, che non si è conservata, era in tessellato con "raffigurazione di vaso con fregi". L’anticamera è pavimentata in tessellato bianco a ordito di filari paralleli. Una fascia nera divide l’anticamera dall’alcova, anch’essa contraddistinta da un mosaico bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. Il pavimento è ascrivibile alla fase edilizia di epoca augustea.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), terrazza 22, tessellato bicromo
Del tessellato si conserva una porzione visibile per un’ampiezza massima di m 5,24×4,17. Si distingue il bordo, costituito da una fascia nera a ordito di filari paralleli seguita internamente da tre filari di tessere nere, da cinque filari di tessere bianche e da quattro filari di tessere nere alternati a quattro filari di tessere bianche. Il campo è a fondo bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. Il pavimento risale alla fase di epoca augustea ma sono evidenti rifacimenti con tessere di dimensioni maggiori, effettuati verso la metà del I sec. d.C.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), triclinio 14, tessellato bicromo con reticolato di file di quadrati
Il mosaico, che pavimenta una sorta di nicchia, è bordato da una fascia nera di tessere a ordito obliquo seguita da tre filari di tessere nere a ordito diritto, da una treccia a due capi bicroma racchiusa su entrambi i lati da due filari di tessere bianche e seguita da una linea tripla bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, a quattro colori contrastanti, con effetto di reticolato, di file di quadrati sulla diagonale tangenti. I quadrati sono campiti alternativamente da quadrati inscritti, da quadrati a lati concavi caricati da una squadra, da pelte e, nel quadrato centrale, da un ottagono contenente una svastica. Il pavimento è stato attribuito ad un rifacimento operato nell’ambito del tardo III stile.

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), triclinio 23, tessellato bicromo
Tessellato bordato da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita da due fasce di quattro filari di tessere nere, separate da una fascia bianca e racchiuse su entrambi i lati da tre filari di tessere bianche, a ordito diritto. Il pavimento è stato attribuito ad un rifacimento operato nell’ambito del IV stile.


Oecus 20: l’ambiente conserva la pavimentazione in cementizio a base fittile con inserti misti, assrgnabile alla fase edilizia di epoca augustea, e tracce di decorazione pittorica in IV stile.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1828-1835

Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), oecus 20, cementizio a base fittile con inserti misti

Parte dell’ambiente: spazio centrale
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

Pavimento in cementizio a base fittile conservato solo nella zona centrale dell’ambiente, con inserti (cm 6-12) di forma triangolare, quadrata e rombica. Gli inserti sono specialmente in palombino ma sono attestati, pur se in minor quantità, "africano, giallo antico, (altro?)". Il pavimento è stato cronologicamente attribuito ai rifacimenti di età augustea.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti misti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 
 

Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. XXVI, 93.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano)
Il pavimento è ispezionabile solo nella parte centrale. Visibili lacune, fratture, depositi ed incrostazioni. Il legante tende alla disgregazione.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)

Guidobaldi, F. et alii 2014, in Mosaici antichi in Italia, Regione prima. Ercolano, Pisa-Roma, pp. 125-126, tav. XXVI, 93.

DATA SCHEDA: 2016 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Casa d’Argo (II,2), oecus 20, cementizio a base fittile con inserti misti, in TESS – scheda 18259 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18259), 2016

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18259


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