Scavi effettuati nel 1984 in occasione della realizzazione della rimessa ATAC in viale Cesco Baseggio (quartiere Nuovo Salario) hanno riportato in luce resti di un insediamento a connotazione prevalentemente "rustica", forse la parte produttiva di una villa. Il complesso, posto su una piccola collina nell’area compresa fra i percorsi antiche delle vie Salaria e Nomentana, è stato in buona parte distrutto dalle arature moderne. Fra le strutture murarie rinvenute si distinguono comunque due fasi: la prima (I sec. a.C.), caratterizzata da muri in blocchetti e scaglie di tufo legati da malta grigia, la seconda (II-III sec. d.C.), attestata da un pozzo con muratura in opera vittata; l’epoca di abbandono del sito non è nota. Lo scavo, parziale, ha individuato cinque ambienti (A-B-C-D-E), tutti con funzioni produttive e/o di servizio: gli ambienti A e E sono probabilmente parte di un vano in origine unico; l’ambiente C conserva tracce di un pavimento in cementizio. La pianta edificio è tratta da DE FRANCESCHINI 2005, p. 80, fig. 24.1.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Angelelli, C. 2017, Le ville del suburbio di Roma fra età repubblicana e tarda antichità. Integrazioni e aggiornamenti attraverso l’analisi dei contesti pavimentali, in Amoenitas. Rivista internazionale di studi miscellanei sulla villa romana antica, Roma-Pisa, p. 120.De Franceschini, M. 2005, in Le ville dell’agro romano, Roma, pp. 80-81, fig. 24.1.