Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12): la dimora, così chiamata perché conserva ancora un tramezzo ligneo che isolava il tabino dall’atrio, si affaccia sia sul decumano inferiore sia sui cardines III e IV, estendendosi per tutto il settore settentrionale dell’insula III. L’edificio è frutto dell’accorpamento di due case di età sannitica, effettuato tra la fine del I sec. a.C. e gli inizi del secolo successivo. Ulterori riqualificazioni decorative sono documentate nel corso del I sec. d.C. L’entrata principale è situata al n. 11 sul cardo IV; le fauces immettono direttamente nell’atrio tuscanico, seguito dal tablino e fiancheggiato a S da tre cubicoli (3-5) e da un triclinio (6). Il tablino, isolato dall’atrio mediante un tramezzo ligneo, ancora ottimamente conservato per metà, che ha dato il nome alla casa, è aperto su un giardino colonnato su tre lati. Attorno al peristilio gravitano vari ambienti, tra cui si distinguono un cubicolo (12), una cucina e una latrina (14). Sul cardo III e sul decumano si affacciano negozi e botteghe, tra cui si segnala, presso l’angolo NE della domus, la bottega di un lanarius, munita di torchio ligneo per i tessuti. La casa doveva essere provvista di un piano superiore, accessibile mediante scale dagli ingressi ai nn. 5, 10 e 12. La dimora ha restituito pregevoli rivestimenti pittorici di III stile con decorazioni a pannelli o con elementi architettonici, tra cui si segnala una pittura a viridario nel peristilio. I pavimenti superstiti sono principalmente in cementizio con decorazioni in tessere risalenti alla fase repubblicana, o cementizi con inserti marmorei e pavimenti in tessellato, di epoca augustea (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 160).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Area archeologica, Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12), cubicolo 2, tessellato con reticolato di fasce delineate Tessellato bordato da una fascia bianca a ordito obliquo seguita da due filari di tessere nere racchiusi su ambo i lati da tre filari di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è decorato da un reticolato obliquo di linee sovrimposto secondo le diagonali degli scomparti e dei quadrati di incrocio, i rettangoli caricati da una losanga delineata inscritta. Il mosaico è stato attribuito al III stile, con restauri post terremoto del 62 d.C.
Area archeologica, Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12), tablino 7, soglia musiva con asta e tessellato bianco a ordito obliquo Soglia musiva (m 2,05×0,25) bordata da tre filari di tessere bianche seguiti da due filari di tessere nere e campita da un’asta con pomo centrale, decorata da un tralcio di edera, in tessere nere su fondo bianco. Il tessellato del tablino è bordato da una fascia nera a ordito obliquo seguita internamente da due filari neri, quattro bianchi, tre neri e due bianchi, a ordito diritto. Il campo è in tessellato bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere.
Area archeologica, Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12), triclinio 11, cementizi a base marmorea e fittile con inserti marmorei La soglia di ingresso alla sala 12 ( m 0,60×0,40) è in cementizio a base fittile con inserti di forma irregolare (cm 2-3) in bardiglio, giallo antico, africano. Il triclinio è rivestito da un cementizio a base marmorea con inserti irregolari (cm 2-13), a volte di forma geometrica (quadrati, rettangoli), in giallo antico, bardiglio, africano, portasanta e, in misura minore, brecce e marmi bianchi. Si distingue al centro una lastra quadrata (cm 55) di africano con listelli in giallo antico, bardiglio e marmo bianco.
Atrio: atrio di tipo tuscanico, accessibile dalle fauces e in asse con il tablino (7), da cui è isolato mediante un tramezzo ligneo, in parte ancora conservato. L’ambiente è rivestito da un cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di dadi e da un reticolato di quadrati, risalente alla prima fase edilizia della domus, di II sec. a.C. L’impluvio, con colonnina marmorea al centro, è rivestito da un cementizio decorato da un motivo a reticolato con fiore a sei petali centrale ed inserti litici policromi, attribuito al tardo II stile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1869-1875; 1928-1929
Area archeologica, Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12), atrio, cementizio a base fittile a decorazione geometrica e geom-vegetalizzata
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
L’atrio è rivestito da un pavimento in cementizio a base fittile con due differenti schemi decorativi. Il settore che si estende dalle fauces fino all’altezza dell’ambiente 4 è decorato da un punteggiato ortogonale di dadi, mentre il settore che si estende verso il tablino è campito da un reticolato di dadi. Le tessere sono in palombino, anche se in alcuni casi sono state sostituite da dadi in marmo bianco e in giallo antico, che testimoniano un restauro avvenuto in antico. L’impluvio è decorato da un cementizio a base fittile bordato da una fascia con punteggiato irregolare di inserti litici in palombino, ardesia e calcari grigi. Nel campo si sviluppa un reticolato di quadrati, interrotto al centro da un fiore a sei petali inscritto in un esagono a lati concavi e racchiuso in un cerchio. I quadrati sono campiti da inserti litici, distribuiti in maniera irregolare. Dai quattro angoli si dipartono linee punteggiate di tessere che convergono al centro. Il pavimento dell’impluvio è inquadrabile nell’ambito di un restauro effettuato nell’avanzato II stile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: atrio Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
L’atrio è rivestito da un pavimento in cementizio a base fittile con due differenti schemi decorativi. Il settore che si estende dalle fauces fino all’altezza dell’ambiente 4 è decorato da un punteggiato ortogonale di dadi, mentre il settore che si estende verso il tablino è campito da un reticolato di dadi. Le tessere sono in palombino, anche se in alcuni casi sono state sostituite da dadi in marmo bianco e in giallo antico, che testimoniano un restauro avvenuto in antico. L’impluvio è decorato da un cementizio a base fittile bordato da una fascia con punteggiato irregolare di inserti litici in palombino, ardesia e calcari grigi. Nel campo si sviluppa un reticolato di quadrati, interrotto al centro da un fiore a sei petali inscritto in un esagono a lati concavi e racchiuso in un cerchio. I quadrati sono campiti da inserti litici, distribuiti in maniera irregolare. Dai quattro angoli si dipartono linee punteggiate di tessere che convergono al centro. Il pavimento dell’impluvio è inquadrabile nell’ambito di un restauro effettuato nell’avanzato II stile.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: cm 2-2,5. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 103e – punteggiato di dadi, su signino
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. XXIII, 136.
Parte dell’ambiente: atrio Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
L’atrio è rivestito da un pavimento in cementizio a base fittile con due differenti schemi decorativi. Il settore che si estende dalle fauces fino all’altezza dell’ambiente 4 è decorato da un punteggiato ortogonale di dadi, mentre il settore che si estende verso il tablino è campito da un reticolato di dadi. Le tessere sono in palombino, anche se in alcuni casi sono state sostituite da dadi in marmo bianco e in giallo antico, che testimoniano un restauro avvenuto in antico. L’impluvio è decorato da un cementizio a base fittile bordato da una fascia con punteggiato irregolare di inserti litici in palombino, ardesia e calcari grigi. Nel campo si sviluppa un reticolato di quadrati, interrotto al centro da un fiore a sei petali inscritto in un esagono a lati concavi e racchiuso in un cerchio. I quadrati sono campiti da inserti litici, distribuiti in maniera irregolare. Dai quattro angoli si dipartono linee punteggiate di tessere che convergono al centro. Il pavimento dell’impluvio è inquadrabile nell’ambito di un restauro effettuato nell’avanzato II stile.
Specifiche tecniche Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: cm 2-2,5. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 122b – reticolato di linee punteggiate dentate, in opus signinum
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. XXIII, 136.
Parte dell’ambiente: impluvio Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: policromo
L’atrio è rivestito da un pavimento in cementizio a base fittile con due differenti schemi decorativi. Il settore che si estende dalle fauces fino all’altezza dell’ambiente 4 è decorato da un punteggiato ortogonale di dadi, mentre il settore che si estende verso il tablino è campito da un reticolato di dadi. Le tessere sono in palombino, anche se in alcuni casi sono state sostituite da dadi in marmo bianco e in giallo antico, che testimoniano un restauro avvenuto in antico. L’impluvio è decorato da un cementizio a base fittile bordato da una fascia con punteggiato irregolare di inserti litici in palombino, ardesia e calcari grigi. Nel campo si sviluppa un reticolato di quadrati, interrotto al centro da un fiore a sei petali inscritto in un esagono a lati concavi e racchiuso in un cerchio. I quadrati sono campiti da inserti litici, distribuiti in maniera irregolare. Dai quattro angoli si dipartono linee punteggiate di tessere che convergono al centro. Il pavimento dell’impluvio è inquadrabile nell’ambito di un restauro effettuato nell’avanzato II stile.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti litici o litoidi)
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e geometrico-vegetalizzata Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: cm 1. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 122a – reticolato di linee punteggiate, in opus signinum
DM 257b – fiorone unitario di 6 elementi non contigui, a petali affusolati (qui il centro è un cerchio sovrapposto)
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. XXIII, 136.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano) Sul cementizio dell’atrio sono riscontrabili ampie lacune, fratture, deformazione della superficie, disgregazione del legante con perdita di tessere ed aggregati. Presenti crolli ed incrostazioni. Il cementizio che riveste l’impluvio è in buone condizioni conservative. Restauri antichi: Dadi di palombino sostituiti con dadi in marmo bianco/giallo antico. Condizione giuridica: proprietà Stato
Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12), atrio, cementizio a base fittile a decorazione geometrica e geom-vegetalizzata, in TESS – scheda 18306 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18306), 2016
Area archeologica, Casa del Tramezzo di Legno (III, 4-12), atrio, cementizio a base fittile a decorazione geometrica e geom-vegetalizzata Ercolano ( NA )