In occasione dei lavori di fondazione dell’Ospizio dell’Addolorata, nell’attuale zona dell’Ospedale Militare, durante indagini della Soprintendenza Archeologica di Roma negli anni Ottanta del secolo scorso, furono scoperti due ambienti pertinenti ad un edificio residenziale con medesimo orientamento della domus Valeriorum messa in luce nella stessa area, ma solo ipoteticamente ad essa attribuibili. In base ai dati archeologici e stilistici si possono riconoscere due fasi edilizie principali della domus: a quella più antica, inquadrabile nel periodo augusteo, è da riferire un ampio ambiente rettangolare pavimentato con un tessellato arricchito da inserti; ad un rifacimento più tardo, inquadrabile in base ai dati archeologici verso la seconda metà del II secolo d.C., si può ascrivere la realizzazione dell’altro ambiente rinvenuto, che riutilizza in parte le murature del precedente e che era pavimentato da un tessellato bicromo andato perduto. Si segnala che nel corso di più recenti indagini (S. PALLADINO, C. PATERNA, M. BARBERA, La domus dei Valerii a Roma. FOLD&R 47 (2005) http://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2005- 47.pdf2005), sono venute alla luce nella medesima area altre strutture a carattere residenziale risalenti alla prima e media età imperiale, anch’esse con medesimo orientamento della domus dei Valerii, strutture probabilmente da riferire ad una domus più antica poi inglobata nella grande residenza tardo-antica. (pianta dell’edificio tratta da C. PAVOLINI in BCom 96, 1995-1996 con rielaborazione del rilievo di G. Gatti, in BCom 30, 1902, pp. 145-164).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio II, Ospizio dell’Addolorata, area, tessellato bicromo Tessellato geometrico bicromo che, in base alla descrizione fatta al momento del rinvenimento, doveva avere un campo bianco ad ordito di filari paralleli delimitato da una fascia di tessere di colore nero (DM 1y). Di quest’ultima si conserva soltanto un lacerto. Manca la documentazione grafica e fotografica.
Ambiente a pianta rettangolare con orientamento NE/SO con muratura in reticolato. Era pavimentato con un tessellato arricchito da inserti lapidei, probabilmente anche marmorei, ed incorniciato da una treccia a due capi in colore contrastante. Il vano era pertinente alla prima fase edilizia della domus e venne in seguito riutilizzato per la creazione di un ambiente con diversa muratura e pavimentazione (v. scheda). Manca nell’edito la documentazione fotografica. In base alla tipologia dell’ambiente ed al tipo di pavimentazione si può ipotizzare che il vano avesse una originaria funzione di soggiorno o di rappresentanza.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1989 – Ente responsabile: SAR
Regio II, Ospizio dell’Addolorata, area, tessellato con inserti
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: policromo
Tessellato a fondo nero con inserti lapidei (probabilmente anche marmorei) dal taglio irregolare. Il bordo è costituito da una treccia a due capi tra quattro fasce di tessere bianche per lato, sempre su fondo nero. Il pavimento è documentato fotograficamente e non è più controllabile in situ.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 70d – treccia a due capi, in colore contrastante
Specifiche tecniche Lunghezza: 2.5 m – Larghezza: 0.8 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti lapidei) Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Colini, A.M. 1929, in Antiquarium. Descrizione delle Collezioni dell’Antiquarium Comunale, riveduto e ampliato, Roma, p. 256.Colini, A.M. 1944, Storia e topografia del Celio nell’antichità, in Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Memorie, Città del Vaticano, p. 256, fig. 216b.Gatti, G. 1902, La Casa celimontana dei Valerii e il monastero di S. Erasmo, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, p. 159.Pavolini, C. 1992, Celio. Ospedale Militare. Scavi del 1987-1992, in Bollettino di Archeologia , Roma, pp. 121-126.Pavolini, C. 1994-95, Nuovi contributi alla topografia del Celio, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, pp. 85-86, fig. 11B, 13-15.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, Ospizio dell’Addolorata, area, tessellato con inserti, in TESS – scheda 2639 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2639), 2008