Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri Centrali della città antica, 90 m circa ad ovest del cardine massimo e 20 m circa a sud del primo decumano a meridione del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata all’incrocio tra via XXIV Maggio e via Matteotti, nel fondo Comelli, p.c. 555/1. La residenza, conosciuta come domus A, è stata indagata in modo estremamente parziale, cosicché è impossibile ricostruirne, anche se solo a grandi linee, l’articolazione. Gli scavi nell’"area" hanno restituito sei pavimenti cementizi, sette tessellati (tra cui vani 4 e 6) e tre pavimenti a commessi laterizi (a cubetti e a spina di pesce, tra cui il vano 5). Non è chiaro se queste cifre comprendano anche rivestimenti pertinenti ad altri complessi).
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
Domus A, vano 1, f. Comelli, Gil, p.c.555/1, tess. punteggiato di dadi Il pavimento è un tessellato bicromo circondato da un’alta fascia bianca e decorato da un punteggiato di dadi bianchi, grandi circa il doppio delle tessere e posti sulla punta, su fondo nero. Lungo il bordo di uno dei lati brevi si trovano fasce nere alternate a fasce bianche, che verosimilmente sono da attribuire alla decorazione della soglia. Immagine del rivestimento tratta da Brusin 1938.
Domus A, vano 6, fondo Comelli, Gil, p.c. 555/1, tessellato con scaglie Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato il cui campo bianco, bordato da una fascia nera, racchiude un pannello quadrangolare a fondo nero ornato da un punteggiato irregolare di tessere e di scaglie policrome.
Vano 2. Dell’ambiente è stata messa in luce parte della pavimentazione musiva e dell’alzato in mattoni. Considerate le ampie dimensioni e la decorazione, potrebbe essersi trattato di una sala di rappresentanza. La parete settentrionale e quella orientale conservavano ancora, al momento della scoperta, la decorazione dello zoccolo: sulla prima sottili linee bianche delimitavano tre pannelli a fondo verde scuro, di cui quelli laterali di dimensioni maggiori e ornati da due volatili rivolti in direzioni opposte (forse un un fagiano e un’anatra), la parete orientale mostrava sul medesimo fondo verde scuro, le zampe di un uccello della famiglia dei trampolieri. Purtroppo non vi sono dati stratigrafici sicuri che assegnino l’affresco alla stessa fase del mosaico, datato in base a criteri stilistici tra la fine del I sec.a.C. e l’inizio del I sec.d.C. (per Brusin 1938 nella prima metà del I sec.d.C.).
Lunghezza: 8.85 m – Larghezza: 5.00 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1938 – Ente responsabile: SA TS
Domus A, vano 2, fondo Comelli, Gil, p.c. 555/1, tess. con scaglie
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: policromo
Del pavimento in tessellato sono stati portati in luce 5.00 x 1.55 m, ma originariamente doveva misurare 8.85 x 5.00 m. E’ bordato da un’alta fascia nera seguita da una fascia bianca, una fascia rossa e due linee di tessere bianche e il campo a fondo bianco è decorato da un punteggiato regolare di scaglie.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Bertacchi, L. 1998, I più antichi mosaici aquileiesi, in Tesori della Postumia. Archeologia e storia intorno a una grande strada romana alle radici dell’Europa, catalogo della mostra (Cremona, 4 aprile – 26 luglio 1998), Milano, p. 426.Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, p. 50, n.139 (il numero è errato).Brusin, G. 1938, Scavi dell’Associazione, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, c. 141, fig. 6.Della Porta, C. 1996, I mosaici con inserti litici irregolari di Aquileia, in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera, p. 194, fig. 6.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 38-39, Aquileia 57, tav. 13.2.Morricone Matini, M.L. 1980, in Scutulata Pavimenta. I Pavimenti con inserti di marmo e di pietra trovati a Roma e dintorni, Roma, pp. 88, 91.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Domus A, vano 2, fondo Comelli, Gil, p.c. 555/1, tess. con scaglie, in TESS – scheda 2740 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2740), 2007