Data: 1868
Segalari, villa, triclinio, tessellato con motivi geometrici e geometrico-vegetalizzati (Seg-01)
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Rivestimento in tessellato del cosiddetto “triclinio con due ali” ricordato dal Gamurrini (Gamurrini 1868). L’articolazione della decorazione doveva suddividere, in via del tutto ipotetica, lo spazio architettonico in due settori (b-c) attraverso una fascia partizionale (a). -a (fascia partizionale?): il “meandro di verdi pampini” ricordato da Gamurrini è riconoscibile in un lacerto esposto al Museo Guarnacci di Volterra. La parte di campo conservata è ornata lateralmente da due file contrapposte di calici trifidi neri con due foglie alla base del calice e collegati tra loro da steli a forma di archetti; le due file sono separate da una fila centrale di foglie di vite realizzate in tessere leggermente più piccole di colore verde-azzurro. -b (“ala destra”): rivestimento in tessellato descritto dal Gamurrini “formato a modo di una greca”. Il motivo è riconoscibile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci, con composizione di linee spezzate a gradini, che si ricongiungono asimmetricamente in un quadrato centrale. Questo è a sua volta decorato da un meandro con quadratini neri campiti in verde nei riquadri angolari; centralmente, il quadrato presenta un quadrato concentrico bianco decorato da un fiore di quattro foglie. -c (“ala sinistra”): rivestimento in tessellato a decorazione geometrica descritta dal Gamurrini come un “disegno in quadri, in losanghe, in triangoli, congegnati e intersecati tra loro”, identificabile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci ornato da una composizione a reticolato di fasce suddivise in rettangoli e quadrati nei punti di incrocio. I quadrati e i rettangoli sono resi in nero, profilati da una linea doppia bianca e decorati rispettivamente da un quadrato sulla diagonale e da una losanga sdraiata. Il reticolato individua quadrati bianchi più grandi, delineati da una linea semplice nera: questi presentano un quadrato delineato in nero, inscritto sulla diagonale e decorato da quattro motivi differenti combinati in sequenza sempre diversa: a) un quadrato dai lati inflessi in nero con motivo ad l in bianco; b) un fiore bianco di otto foglie iscritto in un cerchio nero; c) un fiore bianco a sei foglie inscritto in un cerchio nero; d) un cerchio nero circoscrive un quadrato, le cui diagonali sono tracciate da linee nere riunite centralmente in un quadrato nero caricato da un quadrato di quattro tessere bianche.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: fascia partizionale
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato del cosiddetto “triclinio con due ali” ricordato dal Gamurrini (Gamurrini 1868). L’articolazione della decorazione doveva suddividere, in via del tutto ipotetica, lo spazio architettonico in due settori (b-c) attraverso una fascia partizionale (a). -a (fascia partizionale?): il “meandro di verdi pampini” ricordato da Gamurrini è riconoscibile in un lacerto esposto al Museo Guarnacci di Volterra. La parte di campo conservata è ornata lateralmente da due file contrapposte di calici trifidi neri con due foglie alla base del calice e collegati tra loro da steli a forma di archetti; le due file sono separate da una fila centrale di foglie di vite realizzate in tessere leggermente più piccole di colore verde-azzurro. -b (“ala destra”): rivestimento in tessellato descritto dal Gamurrini “formato a modo di una greca”. Il motivo è riconoscibile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci, con composizione di linee spezzate a gradini, che si ricongiungono asimmetricamente in un quadrato centrale. Questo è a sua volta decorato da un meandro con quadratini neri campiti in verde nei riquadri angolari; centralmente, il quadrato presenta un quadrato concentrico bianco decorato da un fiore di quattro foglie. -c (“ala sinistra”): rivestimento in tessellato a decorazione geometrica descritta dal Gamurrini come un “disegno in quadri, in losanghe, in triangoli, congegnati e intersecati tra loro”, identificabile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci ornato da una composizione a reticolato di fasce suddivise in rettangoli e quadrati nei punti di incrocio. I quadrati e i rettangoli sono resi in nero, profilati da una linea doppia bianca e decorati rispettivamente da un quadrato sulla diagonale e da una losanga sdraiata. Il reticolato individua quadrati bianchi più grandi, delineati da una linea semplice nera: questi presentano un quadrato delineato in nero, inscritto sulla diagonale e decorato da quattro motivi differenti combinati in sequenza sempre diversa: a) un quadrato dai lati inflessi in nero con motivo ad l in bianco; b) un fiore bianco di otto foglie iscritto in un cerchio nero; c) un fiore bianco a sei foglie inscritto in un cerchio nero; d) un cerchio nero circoscrive un quadrato, le cui diagonali sono tracciate da linee nere riunite centralmente in un quadrato nero caricato da un quadrato di quattro tessere bianche.
Bordo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0,8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 54b – Fila di calici trifidi tangenti e di foglie di edera, collegati da steli in forma di archetti | ||
DM 85a – fila di foglie di vite sdraiate non contigue | ||
Parte dell’ambiente: ala
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato del cosiddetto “triclinio con due ali” ricordato dal Gamurrini (Gamurrini 1868). L’articolazione della decorazione doveva suddividere, in via del tutto ipotetica, lo spazio architettonico in due settori (b-c) attraverso una fascia partizionale (a). -a (fascia partizionale?): il “meandro di verdi pampini” ricordato da Gamurrini è riconoscibile in un lacerto esposto al Museo Guarnacci di Volterra. La parte di campo conservata è ornata lateralmente da due file contrapposte di calici trifidi neri con due foglie alla base del calice e collegati tra loro da steli a forma di archetti; le due file sono separate da una fila centrale di foglie di vite realizzate in tessere leggermente più piccole di colore verde-azzurro. -b (“ala destra”): rivestimento in tessellato descritto dal Gamurrini “formato a modo di una greca”. Il motivo è riconoscibile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci, con composizione di linee spezzate a gradini, che si ricongiungono asimmetricamente in un quadrato centrale. Questo è a sua volta decorato da un meandro con quadratini neri campiti in verde nei riquadri angolari; centralmente, il quadrato presenta un quadrato concentrico bianco decorato da un fiore di quattro foglie. -c (“ala sinistra”): rivestimento in tessellato a decorazione geometrica descritta dal Gamurrini come un “disegno in quadri, in losanghe, in triangoli, congegnati e intersecati tra loro”, identificabile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci ornato da una composizione a reticolato di fasce suddivise in rettangoli e quadrati nei punti di incrocio. I quadrati e i rettangoli sono resi in nero, profilati da una linea doppia bianca e decorati rispettivamente da un quadrato sulla diagonale e da una losanga sdraiata. Il reticolato individua quadrati bianchi più grandi, delineati da una linea semplice nera: questi presentano un quadrato delineato in nero, inscritto sulla diagonale e decorato da quattro motivi differenti combinati in sequenza sempre diversa: a) un quadrato dai lati inflessi in nero con motivo ad l in bianco; b) un fiore bianco di otto foglie iscritto in un cerchio nero; c) un fiore bianco a sei foglie inscritto in un cerchio nero; d) un cerchio nero circoscrive un quadrato, le cui diagonali sono tracciate da linee nere riunite centralmente in un quadrato nero caricato da un quadrato di quattro tessere bianche.
Parte dell’ambiente: ala
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato del cosiddetto “triclinio con due ali” ricordato dal Gamurrini (Gamurrini 1868). L’articolazione della decorazione doveva suddividere, in via del tutto ipotetica, lo spazio architettonico in due settori (b-c) attraverso una fascia partizionale (a). -a (fascia partizionale?): il “meandro di verdi pampini” ricordato da Gamurrini è riconoscibile in un lacerto esposto al Museo Guarnacci di Volterra. La parte di campo conservata è ornata lateralmente da due file contrapposte di calici trifidi neri con due foglie alla base del calice e collegati tra loro da steli a forma di archetti; le due file sono separate da una fila centrale di foglie di vite realizzate in tessere leggermente più piccole di colore verde-azzurro. -b (“ala destra”): rivestimento in tessellato descritto dal Gamurrini “formato a modo di una greca”. Il motivo è riconoscibile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci, con composizione di linee spezzate a gradini, che si ricongiungono asimmetricamente in un quadrato centrale. Questo è a sua volta decorato da un meandro con quadratini neri campiti in verde nei riquadri angolari; centralmente, il quadrato presenta un quadrato concentrico bianco decorato da un fiore di quattro foglie. -c (“ala sinistra”): rivestimento in tessellato a decorazione geometrica descritta dal Gamurrini come un “disegno in quadri, in losanghe, in triangoli, congegnati e intersecati tra loro”, identificabile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci ornato da una composizione a reticolato di fasce suddivise in rettangoli e quadrati nei punti di incrocio. I quadrati e i rettangoli sono resi in nero, profilati da una linea doppia bianca e decorati rispettivamente da un quadrato sulla diagonale e da una losanga sdraiata. Il reticolato individua quadrati bianchi più grandi, delineati da una linea semplice nera: questi presentano un quadrato delineato in nero, inscritto sulla diagonale e decorato da quattro motivi differenti combinati in sequenza sempre diversa: a) un quadrato dai lati inflessi in nero con motivo ad l in bianco; b) un fiore bianco di otto foglie iscritto in un cerchio nero; c) un fiore bianco a sei foglie inscritto in un cerchio nero; d) un cerchio nero circoscrive un quadrato, le cui diagonali sono tracciate da linee nere riunite centralmente in un quadrato nero caricato da un quadrato di quattro tessere bianche.
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 145a – reticolato di fasce delineate, con quadrati iscritti sulla diagonale nei punti di incrocio e losanghe sdraiate iscritte nei rettangoli, in colori contrastanti |