schedatessellato di via Salita Fontana di Ferro, 8, bordo ad archi merli (VR-02) Verona ( VR ) La zona da cui proviene il pavimento si trova oltre l’Adige, nei pressi degli edifici per spettacolo teatro ed odeion, in un’area a probabile destinazione residenziale. Al momento del ritrovamento, avvenuto nel 1896, il pavimento era posato sul fondo di un impluvio, all’epoca ricondotto all’atrio di una residenza suburbana; l’impluvio era delimitato da un rialzo in cocciopesto largo m 0.15 e alto m 0.32 ed era posto circa a m 0.70 al di sotto del piano stradale.
Tra il 1983 ed il 1985 ulteriori indagini, rimaste inedite, hanno condotto al rinvenimento di un’area di necropoli impostatasi al di sopra della domus sin dal IV sec.d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVerona).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici La bibliografia riferisce che il pavimento musivo è stato rinvenuto sul fondo di una vasca, delimitata da un rialzo in cocciopesto largo m 0.15 e alto m 0.32. Sulla base di tale osservazione è stata avanzata l’ipotesi che l’ambiente originario fosse un atrio o comunque una corte.Cronologia Non determinata Specifiche di rinvenimento Data: 1896 Tessellato di via Salita Fontana di Ferro, 8, bordo ad archi merli (VR-02) Parte dell’ambiente: impluvio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo Del pavimento originario si conserva soltanto parte del bordo (m 0.65 x 0.60) e del campo: il primo si compone di una fascia ad archi e merli, disegnata da una treccia a due capi, policroma; nello spazio che separa il merlo dall’arco si trova un motivo trapezoidale, campito all’interno, su fondo bianco, da un elemento fitomorfo stilizzato listato di nero. Segue l’arco, conservato solo in minima parte, ugualmente campito all’interno, sempre su fondo bianco, da un motivo ornamentale di colore ocra/rosa. Dopo una linea doppia di tessere nere segue la decorazione del campo, di cui s’intravvede soltanto l’inizio di una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 31i – fascia ad archi e merli, disegnata da una treccia a due capi, su una linea dentellata con dentelli lunghi | | elemento fitomorfo | DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro | | | DM 1t – linea tripla | | | DM 1i – linea doppia | | |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale) | | |
Referenza fotografica: Immagine tratta da RINALDI 2007, tav. LIV, 3. Oggetto conservato: parte del bordo – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico al Teatro Romano, magazzino – inv. 30644) Condizione giuridica: proprietà comunaleMuseo Archeologico al Teatro Romano (Riferimento: dott.ssa Bolla, Margherita) Via Regaste Redentore, 2 – Verona Cavalieri Manasse, G. 1987, Verona, in Il Veneto nell’età romana, II. Note di urbanistica e di archeologia del territorio, Verona, p. 47.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, p. 171, nota 1660.Franzoni, L. 1965, in Verona. Testimonianze archeologiche, Verona, pp. 27-28, n. 7.Franzoni, L. 1975, in Edizione archeologica della Carta d’Italia al 100.000. Foglio 49. Verona, Firenze, pp. 48-49, n. 7.Marchini, G.P. 1978, Verona romana e paleocristiana, in Ritratto di Verona. Lineamenti di una storia urbanistica, Verona, pp. 56, 67, nota 345, fig. 20.Rinaldi, F. 2005, Cultura musiva nella Venetia romana. Il motivo di bordura con fascia ad archi e merli, in Atti del X Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Lecce, 18-21 febbraio 2004), Tivoli (Roma), p. 390.Rinaldi, F. 2005, in Mosaici Antichi in Italia. Verona , Roma, pp. 25-27, n. 2, tav. XXI.Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tav. LIV, n. 3.
ISPEZIONE: 2003 | DATA SCHEDA: 2004 | AUTORE: Rinaldi, Federica | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2007 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Rinaldi, Federica STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, tessellato di via Salita Fontana di Ferro, 8, bordo ad archi merli (VR-02), in TESS – scheda 3126 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3126), 2004INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3126
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