Tra il 1994 ed il 1996 durante alcuni lavori di scavo per la realizzazione di garages interrati nel cortile retrostante l’edificio sito in via Tazzoli n. 8, sono venuti alla luce i resti di una domus romana, posta al di fuori della cinta muraria repubblicana ma ben orientata con il reticolato stradale della città antica (sito n. 21). Il complesso, che non è stato scavato nella sua interezza e per il quale non è stato possibile eseguire un vero scavo stratigrafico – la maggior parte dei resti e dei piani pavimentali si trovava infatti al di sotto della quota di progetto -, ha conosciuto almeno due fasi di vita: alla seconda di queste appartengono, secondo una prassi comune a Verona, solo nuove divisioni interne dei vani, talvolta anche con l’impiego di tramezzi lignei. Benché non siano stati individuati i muri perimetrali, ad eccezione di quello orientale, è stato notato un allineamento dei vani sull’asse est-ovest con un leggero terrazzamento, legato al naturale degradare del terreno verso il fiume. Gli ambienti sono rivestiti sia da pavimentazioni in cementizio – in fase con l’impianto della domus -, uno dei quali pertinente ad un triclinio ubicato al centro della domus (A), sia da pavimentazioni in mosaico bianco-nero (vano B e vano D) e tricromo (vano C). La tecnica edilizia impiegata utilizza quasi soltanto ciottoli fluviali legati con malta di calce e frammenti di laterizi e di embrici. Il rinvenimento di una tomba in anfora ha definito il periodo di abbandono e di defunzionalizzazione della domus tra il V ed il VI sec.d.C. Le indicazioni cronologiche ricavabili dalle stratigrafie e la tipologia del pavimento in cementizio del vano A portano ad una datazione dell’impianto del complesso in età augustea (la pianta della domus è tratta da Rinaldi 2005; la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVerona).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
tessellato di via Tazzoli, 8 con reticolato di losanghe (VR-23) II disegno del pavimento, ricostruibile solo sulla base delle impronte lasciate dalle tessere sul cocciopesto di preparazione, mostra che la decorazione geometrica del campo era composta da un reticolato romboidale nero su fondo bianco; dell’intera superficie rimangono soltanto due lacerti riferibili alla fascia monocroma nera che separava il campo dal margine monocromo.
tessellato di via Tazzoli, 8 con stelle di otto losanghe (VR-22) Del pavimento si conserva solo un frammento (m 1.30 x 0.90) : il bordo è costituito da una fascia in tessellato monocromo bianco in ordito diritto; il campo è costituito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale; lungo il bordo i quadrati grandi sono ridotti a rettangoli. I quadrati piccoli sulla diagonale sono campiti alternativamente da una crocetta diritta, disegnata da linee dentate e da una svastica; i due quadrati grandi diritti, solo parzialmente conservati, sono campiti da un altro quadrato più piccolo: entrambi sembrano campiti da un cerchio ma non è possibile leggere la decorazione interna; infine i due rettangoli che si sono conservati lungo il bordo, sono campiti da una pelta nera con apice a crocetta e da S a volute diritte e capovolte, listate di nero e campite in rosso.
Ambiente B: il vano, scavato solo in parte e solo fino alla quota del pavimento musivo, è ubicato nel settore settentrionale dell’edificio e si estende, verso ovest e verso nord, oltre il limite definito dal cantiere di lavoro. E’ pavimentato da un tessellato geometrico bianco-nero con motivo a nido d’ape di esagoni.
Lunghezza: >5.20 m – Larghezza: >2.70 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1994-1996 – Ente responsabile: SA VR
Tessellato di via Tazzoli, 8 con nido d’ape (VR-21)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Il pavimento, conservato per un’estensione di m 5 x 2,50, è scandito da una composizione a nido d’ape di esagoni delineati.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 204a – nido d’ape delineato (qui disegnato da linee doppie)
lato: 0.20
Referenza fotografica: La foto è stata scattata nel 2003. Immagine tratta da RINALDI 2007, tav. LXI, 2.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Abitazione privata, garage) Restauri moderni: Il pavimento è stato consolidato in situ. Condizione giuridica: proprietà Stato
Rinaldi, F. 2005, in Mosaici Antichi in Italia. Verona , Roma, pp. 54-55, n. 20, tav. XII.Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tav. LXI, n. 2.Slavazzi, F. 1997, Nuovi pavimenti in battuto a Verona, in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, pp. 1003-1004, nota 13.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, tessellato di via Tazzoli, 8 con nido d’ape (VR-21), in TESS – scheda 3141 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3141), 2004