Lo scavo ha messo in luce una domus caratterizzata da più fasi di vita, accompagnate da frequenti ristrutturazioni. I numerosi interventi distruttivi hanno creato squarci nelle strutture murarie e pavimentali, confondendo i materiali antichi con quelli moderni e impedendo una corretta datazione delle diverse fasi abitative.
Le strutture esposte sono comunque da riferire ad una seconda fase di vita: di questa sono state messe in luce, verso sud-est, un ipocausto e due vani, uno dei quali pavimentato a mosaico (A), verso nord, due tratti di pavimentazioni musive, pertinenti a uno o due ambienti (B-C) ed un fognolo (la pianta è tratta da Rinaldi 2005) (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVerona).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Via Amanti 15, domus, tessellato (VR-15) Tessellato monocromo bianco in ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da una fascia di tessere nere in ordito diritto e forse (?) decorato al centro da un riquadro in cementizio con lastre di marmo bianco a venature grigie, dello spessore di m 0.02, incastrate di taglio nel cementizio stesso, ortogonalmente tra loro.
Ambiente A: il vano, pavimentato da un tessellato bianco con doppia fascia nera perimetrale, è stato scavato solo in parte, estendendosi verso sud oltre il limite di cantiere. Si è potuto notare che verso nord al di sopra del mosaico è stata costruita una parete e alloggiata una soglia, quest’ultima funzionale al collegamento con il vano retrostante del quale è rimasto solo il preparato in cocciopesto e ghiaia.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1987-1988 – Ente responsabile: SA VR
Via Amanti 15, domus, tessellato bicromo (VR-14)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m – 1.50, si compone di un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da due fasce di tessere nere.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: cocciopesto
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Abitazione privata) Restauri antichi: Il mosaico mostra un rifacimento antico costituito da tessere più grandi e messe in opera con minor cura. Restauri moderni: Il mosaico è stato restaurato e ripulito, coperto da una lastra di vetro e valorizzato da adeguata illuminazione. Condizione giuridica: proprietà Stato
Rinaldi, F. 2005, in Mosaici Antichi in Italia. Verona , Roma, p. 44, n. 13, tav. II.Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tav. LIX, n. 2.