scheda

tessellato da via Diaz, 18 con munus gladiatorium (VR-31)
Verona ( VR )


Non si possiedono dati sul contesto architettonico di appartenenza del pavimento (sito n. 34) (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da RINALDI 2007, su gentile concessione della SAVerona).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Si tratta del vano isolato di una domus costruita appena al di fuori della cinta muraria che, per il tipo di scansione pavimentale, soggetto raffigurato e orientamento delle immagini lungo la fascia perimetrale, disposte verso l’interno della stanza e non verso l’esterno, è stato interpretato come un triclinio.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1935 – Ente responsabile: SA PD

Tessellato da via Diaz, 18 con munus gladiatorium (VR-31)

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Tessellato geometrico e figurato. Un bordo costituito da una fascia monocroma bianca, disposta a U su tre lati, seguita da una fascia con treccia a due capi policroma, cinge un rettangolo decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di cerchi tangenti attorno ad un esagono: i cerchi sono campiti da decorazioni floreali molto stilizzate e in un caso da una brocca; i semicerchi laterali da pelte; gli spazi di risulta in forma di trapezi a lati concavi presentano pesci simili a delfini, mentre al centro dell’unico lato breve conservato si trova una brocchetta stilizzata dal corpo a forma di cuore dal cui fondo si dipartono due tralci di edera nera. Il quarto lato, verso il quale è orientata la decorazione, è interessato da una serie di 6 pannelli quadrati superstiti, con scene di lotta tra gladiatori e una scena di thiasos marino, separati tra loro da listelli di marmo grigio. Il pavimento è conservato presso il Museo Archeologico al Teatro romano di Verona. Immagine rivestimento tratta da RINALDI 2007, tav. LXIV, 1.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: spazio conviviale
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: policromo

Un bordo costituito da una fascia monocroma bianca a ordito di filari paralleli e obliqui, disposta a U su tre lati, seguita da una fascia con treccia a due capi policroma su fondo scuro, chiusa tra linee triple e doppie di tessere bianche, nere e rosse, cinge un rettangolo (m 2.90 x 2.70), decorato, su fondo bianco, da uno "stralcio" centrato di una composizione di cerchi tangenti attorno ad un esagono: in un rettangolo e attorno ad un esagono a lati concavi, figurano sei cerchi tangenti fra loro e a quattro cerchi tronchi sui lati corti che determinano esagoni tronchi ai margini. I cerchi sono campiti da decorazioni floreali molto stilizzate e in un caso da una brocca; i semicerchi laterali da pelte listate di nero e campite in rosa/rosso; gli spazi di risulta in forma di trapezi a lati concavi presentano, nei lati lunghi, pesci simili a delfini, neri con triangolo rosa nel corpo, mentre al centro dell’unico lato breve conservato si trova una brocchetta stilizzata dal corpo a forma di cuore, dal cui fondo si dipartono due tralci di edera nera.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1a – linea semplice
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scurolargh.: 0.11

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.9 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 417a – "stralcio" centrato di una composizione di cerchi tangenti attorno ad un esagono: in un rettangolo e attorno ad un esagono a lati concavi posto sulle diagonali, 6 cerchi tangenti fra loro e a 4 cerchi tronchi sui lati corti determinano esagoni tronchi ai marginidiam: 0.65oinochoe, delfino, pelta, brocca con tralci fuoriuscenti dalla base
DM 416b – "stralcio" di una comp. triassiale di cerchi secanti in 6 punti e a due a due tangenti: in un cerchio e attorno ad un cerchio centrale, 6 cerchi e 6 cerchi tronchi all’interno fanno apparire un fiore di 6 petali e determinano triangoli a lati concavifiore di sei foglie

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Contenitori/vasi
Animali marini
Pesci

 
 
Referenza fotografica: L’immagine è ripresa da BESCHI 1960, fig. 62 (= RINALDI 2007, tav. LXIV).

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: policromo

Il quarto lato del pavimento non delimitato dalla fascia bianca, verso il quale è orientata la decorazione a cerchi, fiori, pelte e delfini dello spazio centrale, è interessato da una serie di 6 pannelli quadrati superstiti (probabilmente in origine erano in numero maggiore), a decorazione figurata, separati tra loro da listelli di marmo grigio: la fila dei pannelli era sicuramente più lunga del rettangolo contenente il tappeto musivo e con le figure orientate sull’interno della stanza, anziché sull’esterno.
Le immagini rappresentate riguardano in tre casi una scena di lotta tra gladiatori. Nel primo pannello a sinistra si riconosce il retiarius, inginocchiato, con le armi disperse a terra di fronte al secutor vittorioso, dietro in piedi si riconosce il lanista.
Nella seconda scena l’oplomachus tiene con la sinistra il trace abbattuto ai suoi piedi, mentre con la destra regge la sica, pronto per il colpo conclusivo; in primo piano il sontuoso letto funebre è già stato predisposto, mentre in secondo piano il lanista sembra invocare con un gesto della mano pietà per lo sconfitto; nella parte superiore si riesce a leggere CAECRO.
Nella terza scena è raffigurato il momento finale dello scontro tra altri due gladiatori, un reziario e il suo avversario.
Gli altri due pannelli conservati raffigurano invece una scena marina: nel primo una Nereide vestita è seduta a cavalcioni ed in posizione retrospiciente sopra un animale con la testa da asino e la coda pisciforme; nel secondo si distingue soltanto la testa e la parte anteriore del corpo di un animale bovino.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)
 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 2.91 m – Larghezza: 0.56 m
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5 cm

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Scena diMunus gladiatorium
Nereidi
Animali marini

Iscrizioni

TrascrizioneLinguaImpaginazioneAndamentoPunteggiaturaAltezza (min-max)
[P?]rior v(icit); Co[—m]iss(us)latinoorizzontaledestrorsanessuno– (cm)
[—] v(icit); Caecro[ps] p(eriit)latinoorizzontaledestrorsanessuno– (cm)

 
 
Referenza fotografica: L’immagine è ripresa da BESCHI 1960, fig. 62 (= RINALDI 2007, tav. LXIV).

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico al Teatro Romano, sala prima o sala dell’ascensore – inv. 7888)

Restauri moderni: Il pavimento è stato recentemente consolidato su una base di cemento, con ristesura dello strato pavimentale.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Museo Archeologico al Teatro Romano (Riferimento: dott.ssa Bolla, Margherita) Via Regaste Redentore, 2 – Verona

Beschi, L. 1960, Verona romana. I Monumenti, in Verona e il suo territorio, Verona, pp. 544-545, fig. 62.
Brusin, G. 1950, Il mosaico antico nel Veneto, in Arte Veneta, Venezia, 103, fig. 106.
Brusin, G. 1957, I Monumenti romani e paleocristiani, in Storia di Venezia, I. Dalla preistoria alla storia, Venezia, p. 455, fig. 135.
Cavalieri Manasse, G./ Bruno, B. 2003, Edilizia abitativa a Verona, in Abitare in città. La Cisalpina tra impero e medioevo. Leben in der Stadt. Oberitalien zwischen römischer Kaiserzeit und Mittelalter, Atti del Colloquio (Roma, 4-5 novembre 1999), Wiesbaden, pp. 50-51.
Cavalieri Manasse, G. 1987, Verona, in Il Veneto nell’età romana, II. Note di urbanistica e di archeologia del territorio, Verona, p. 47.
Franzoni, L. 1965, in Verona. Testimonianze archeologiche, Verona, pp. 98-99, n. 94.
Franzoni, L. 1975, in Edizione archeologica della Carta d’Italia al 100.000. Foglio 49. Verona, Firenze, pp. 92-93, n. 94.
Grassigli, G.L. 1997, Scelta e uso del mito nei mosaici della Cisalpina, in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, p. 712, fig. 3.
Grassigli, G.L. 1998, in La scena domestica ed il suo immaginario. I temi figurati nei mosaici della Cisalpina, Napoli, pp. 176-179, 360-361, fig. 30.
Rinaldi, F. 2005, in Mosaici Antichi in Italia. Verona , Roma, pp. 68-73, n. 30, tavv. XXIII, XXX, XXXVIII, XXXIX.
Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tavv. LXIV-LXV.
Zovatto, P.L. 1963, in Mosaici paleocristiani delle Venezie, Udine, p. 27.

ISPEZIONE: 2003 | DATA SCHEDA: 2004 | AUTORE: Rinaldi, Federica | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Rinaldi, Federica
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, tessellato da via Diaz, 18 con munus gladiatorium (VR-31), in TESS – scheda 3167 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3167), 2004

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3167


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