Nell’autunno del 1984, nel corso di una ristrutturazione condotta all’interno di palazzo Arvedi, in via Mazzini n. 48, sono stati rinvenuti alcuni resti appartenenti ad una domus, in un punto in cui sin dal 1961 era emerso un tratto di pavimentazione musiva, all’epoca strappata e poi donata al Museo Archeologico del Teatro romano; l’abitazione si compone, per la parte scavata, di tre ambienti (A, B, C), pavimentati da tessellati a decorazione geometrica (sito n. 52).
Della domus sono state individuate almeno tre fasi di vita: la prima risale alla fine del I sec.a.C.- inizio del I sec.d.C. sulla base dell’analisi tipologica di due piani in cementizio posti al di sotto del tessellato del vano B; la seconda è documentata dalla ripavimentazione degli ambienti A e B; alla terza, invece, risale la costruzione di un muro, con andamento est-ovest, al di sopra del tessellato del vano A, interrotto da una soglia in pietra bianca che doveva fungere da collegamento tra i due nuovi ambienti. Probabilmente nello stesso periodo, anche se in via del tutto ipotetica, si può attribuire la realizzazione dell’ambiente C che si presenta distinto e scollato dal gruppo dei vani A e B. La distruzione della domus deve essere avvenuta in forma violenta, come sembrano indicare le tracce di incendio rinvenute al di sopra dei livelli pavimentali (la pianta della domus è tratta da Rinaldi 2005; la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVerona).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
tessellato di via Mazzini n. 48 (VR-46) Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m – 3.21 e conservato per m 2.40 x 2.60, è decorato da un punteggiato di crocette monocrome di singole tessere nere sulla diagonale, disposte su quattro file, ed è inquadrato da una fascia in tessellato monocromo bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, una linea tripla nera e da un’altra linea tripla bianca. Il bordo, a ovest, rientra di m 0.38.
tessellato di via Mazzini n. 48 con ottagoni (VR-48) Il settore di mosaico messo in luce (m 2.40 x 0.60), rinvenuto alla profondità di m – 3.55, presenta una larga fascia monocroma bianca, seguita da una linea tripla nera e da una linea tripla bianca, delimitanti un campo, a fondo monocromo bianco, originariamente decorato da una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati: i lati di questi ultimi sono costituiti da tessere scalari nere, rosa e bianche, e sono campiti all’interno da altri quadrati decorati da tessere nere e rosa disposte a scacchiera.
Ambiente B: il vano, messo in luce per una piccola porzione, è separato dal contiguo A da un muro in mattoni e ciottoli. Originariamente pavimentato da due livelli di cementizio, presenta un tessellato geometrico bianco-nero con nido d’ape di esagoni, decorati alternativamente da una foglia di edera e da un fiore di sei foglie.
Un settore di questo mosaico era stato individuato nel 1961 e portato al Museo Archeologico del Teatro romano.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1961; 1984 – Ente responsabile: SA VR
Tessellato di via Mazzini n. 48 con nido d’ape (VR-47)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m – 2.97 e di cui si conservano in situ m 1.80 x 1.00 e al Museo m 1.78 x 0.92, presenta una decorazione costituita da una composizione a nido d’ape delineato da linee doppie nere, con gli esagoni campiti alternativamente da una foglia di edera e da un fiore di sei foglie; il bordo è costituito da una fascia monocroma bianca, a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una linea tripla nera, da una fascia monocroma bianca di sei file di tessere e da una linea doppia nera.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.7 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 204a – nido d’ape delineato (qui disegnato da linee doppie)
lato: 0.15
foglia di edera
DM 204a – nido d’ape delineato (qui disegnato da linee doppie)
lato: 0.15
fiore di sei foglie
Referenza fotografica: La foto del frammento in situ è stata scattata nel 2003. Immagine tratta da RINALDI 2005, tav. XII, 46.
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico al Teatro Romano, Chiesetta di S. Gerolamo) Condizione giuridica: proprietà StatoOggetto conservato: frammento – Conservato in: situ (Martini’s Calzature Style, retrobottega) Condizione giuridica: proprietà Stato
Museo Archeologico al Teatro Romano (Riferimento: dott.ssa Bolla, Margherita) Via Regaste Redentore, 2 – Verona
Cavalieri Manasse, G. 1985, La casa romana di piazza Nogara a Verona, in Archeologia Veneta: rivista della Società Archeologica Veneta, Padova, p. 247, nota 60.Cavalieri Manasse, G. 1987, Verona, in Il Veneto nell’età romana, II. Note di urbanistica e di archeologia del territorio, Verona, p. 47.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, p. 181, n. 14, tav. 56, 2.Fogolari, G. 1965, Verona. Ritrovamenti archeologici nell’ultimo decennio, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 44, fig. 20.Franzoni, L. 1965, in Verona. Testimonianze archeologiche, Verona, pp. 118-119, n. 115.Franzoni, L. 1975, in Edizione archeologica della Carta d’Italia al 100.000. Foglio 49. Verona, Firenze, pp. 104-105, n. 115.Marchini, G.P. 1978, Verona romana e paleocristiana, in Ritratto di Verona. Lineamenti di una storia urbanistica, Verona, p. 57, fig. 19.Rinaldi, F. 2005, in Mosaici Antichi in Italia. Verona , Roma, pp. 94-95, n. 46, tav. XII.Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tav. LXXI, n. 4.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, tessellato di via Mazzini n. 48 con nido d’ape (VR-47), in TESS – scheda 3182 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3182), 2004