scheda

tessellato con iscrizione di Eutherio (PD-18)
Padova ( PD )

E’ stata avanzata l’ipotesi che il tappeto musivo facesse parte di un antico sacello (sito n. 21) al di sopra del quale in età longobarda venne costruita la chiesa di S. Martino, poi demolita nel XIX secolo. Come possibili interpretazioni dell’edificio si sono valutate quella di domus ecclesiae, oratorio privato o aula di culto, magari nello specifico la prima cattedrale cittadina paleocristiana.
Quest’ultima ipotesi seppur suggestiva non trova alcuna testimonianza, nemmeno leggendaria (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVeneto).
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata

Dell’ambiente è venuta in luce parte della pavimentazione musiva. A ovest si è rinvenuto un muro in mattoni che separava il vano da uno adiacente, mentre ad est, in corrispondenza del limite del mosaico, si trovava una struttura cubica in laterizi che forse fungeva da fondazione di colonna.

Lunghezza: 10 m – Larghezza: 6 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (2° q) al secolo IV d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1926; 1931 – Ente responsabile: SA PD

Tessellato con iscrizione di Eutherio (PD-18)

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Tessellato geometrico policromo (rinvenuto alla profondità di m – 1.80) delimitato da un bordo ornato da viticci neri su fondo bianco (con un cantharos che segnava gli assi mediani); il campo è decorato da un reticolato bicromo di linee di clessidre e di quadrati, adiacenti, in colori contrastanti, con effetto di reticolato di fasce. I quattro pannelli quadrati di risulta venuti in luce presentavano, con disposizione chiastica, un cerchio o un quadrato iscritto e nei triangoli e nei pennacchi di risulta elementi fitomorfi.
Originariamente i pannelli dovevano essere quattro sui lati corti e sette su quelli lunghi. Del mosaico è stato strappato un pannello quadrato (m 1.42 x 1.42), che presenta al centro un cerchio delimitato da una treccia a due capi policroma racchiudente un’iscrizione. I quattro pennacchi di risulta sono decorati da girali stilizzati con frutti.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (2° q) al secolo IV d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: 10 m; Larghezza: 6 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.2 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 64e – racemo di acantocantharos
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuroh. 0,10
DM 1a – linea semplice
DM 1i – linea doppia

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.2 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 138e – reticolato di file di clessidre e di quadrati, adiacenti, in colori contrastanti (qui, un quadrato su due nei punti di incrocio), con effetto di reticolato di fascecerchio
DM 138e – reticolato di file di clessidre e di quadrati, adiacenti, in colori contrastanti (qui, un quadrato su due nei punti di incrocio), con effetto di reticolato di fascequadrato
DM 138e – reticolato di file di clessidre e di quadrati, adiacenti, in colori contrastanti (qui, un quadrato su due nei punti di incrocio), con effetto di reticolato di fasceelemento fitomorfo
DM 138e – reticolato di file di clessidre e di quadrati, adiacenti, in colori contrastanti (qui, un quadrato su due nei punti di incrocio), con effetto di reticolato di fasce

Iscrizioni

TrascrizioneLinguaImpaginazioneAndamentoPunteggiaturaAltezza (min-max)
EV.THER / I.DEVS.TEC / VM.TVIS / SERVET (Eutheri, deus te cum tuis servet). La prima e l’ultima riga, forse aggiunte posteriori, leggono rispettivamente INHAC (IHNAC?), VIVAS. La traduzione è controversa.latinoorizzontaledestrorsanessuno6-6

 
 

Referenza fotografica: da SANNAZARO 1989.
Oggetto conservato: pannello – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico agli Eremitani, sala 7 – inv. 823)
Il mosaico denota una notevole fragilità strutturale dovuta ad uno strappo mal effettuato. A causa di questo problema il lacerto è stato analizzato tessera per tessera e si è intervenuti con iniezioni di AC33 diluito in acqua, ripetute più volte nelle parti mobili e, dove necessario, con inserimento di nuova malta. Si è inoltre rilevato che lo strato di malta cementizia che lega le tessere al pannello è molto sottile; a causa di questole tessere non hanno che un esiguo aggrappaggio (Onnis 2006).
Restauri moderni: Nel 1980 il mosaico è stato sottoposto ad un restauro a cura di D. Malvestio. Le operazioni sono state le seguenti: 1. stacco del pannello musivo che si trovava su supporto di cemento armato; 2. pulitura delle tessere con acqua distillata; 3. ribaltamento del pannello e taglio a quadrelli, con la fresa, del supporto in cemento; 4. integrazioni di alcune parti mancanti con tessere appartenenti allo stesso mosaico; 5. stesura di un leggero strato di malta magra a diretto contatto con le tessere; 6. applicazione del pannello a nido d’ape di cartone imbevuto di resina accelerata (R/61) e stesura di uno spessore di lana di vetro imbevuta delle medesima resina; 7. ribaltamento e rimozione del velatino con acqua calda e pulitura delle tessere con acqua, spazzola e bisturi; 8. protezione della superficie musiva con cera liquida speciale con funzione ravvivante e idrorepellente. Tra il 2005 e il 2006 il pannello è stato nuovamente restaurato a cura di Carla Onnis.
Condizione giuridica: proprietà comunaleOggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ ()
Il pavimento è stato ricoperto.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Museo Archeologico agli Eremitani (Riferimento: Zampieri, Girolamo) piazza Eremitani, 8 – Padova

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ISPEZIONE: 2006 | DATA SCHEDA: 2002 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2007 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Rinaldi, Federica
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, tessellato con iscrizione di Eutherio (PD-18), in TESS – scheda 3214 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3214), 2002

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3214


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