scheda

tessellato di S. Giustina con scudo di triangoli e cerchi allacciati (PD-39)
Padova ( PD )


I resti della basilica protocristiana messi in luce indicano che l’edificio doveva essere a tre navate delimitate da colonne e con abside al termine di quella centrale (sito n. 44). Le fonti letterarie ci informano che le pareti erano decorate da mosaici e alcuni rinvenimenti effettuati nella zona della navata centrale, in corrispondenza del cd. Pozzo dei Martiri, testimoniano che l’edificio era pavimentato con un tessellato marmoreo policromo. In corrispondenza dell’angolo sud-orientale della basilica un corridoio conduceva al c.d. sacello di Opilione, mentre un altro ambulacro collegava la testata della navata meridionale con un edificio di pianta circolare, probabilmente un mausoleo (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVeneto).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
tessellato parietale di S. Giustina
Il mosaico, che decorava le pareti della basilica, di cui restano solamente notizie letterarie (Venanzio Fortunato, "Vita Sancti Martini", vv.672-673), rappresentava la leggenda di San Martino. E’ verosimile che questo non fosse l’unico soggetto raffigurato.

I resti della pavimentazioni musiva sono stati identificati all’interno del cd. Pozzo dei Martiri, al centro della navata centrale.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
tessellato parietale di S. Giustina
Il mosaico, che decorava le pareti della basilica, di cui restano solamente notizie letterarie (Venanzio Fortunato, "Vita Sancti Martini", vv.672-673), rappresentava la leggenda di San Martino. E’ verosimile che questo non fosse l’unico soggetto raffigurato.

Specifiche di rinvenimento
Data:
1564; 1916; 1928; 1999/2000 – Ente responsabile: SA PD

Tessellato di S. Giustina con scudo di triangoli e cerchi allacciati (PD-39)

Parte dell’ambiente: navata centrale
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: policromo

Dalla ricostruzione dei frammenti rinvenuti nel corso delle indagini archeologiche si ricava che il mosaico era originariamente decorato da una composizione a pannelli giustapposti, con i pannelli alternativamente campiti da scudi di triangoli (diametro: m 4) e composizioni ortogonali di cerchi secanti disegnati da foglie di acanto, con cerchietto sovrimposto ai punti di tangenza (con effetto di quadrifogli e formanti quadrati concavi) e reticolato di linee secondo il verso dei fusi.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1a – linea semplice
DM 1i – linea doppia
DM 15d – fila delineata di quadrati sulla diagonale, tangenti (formanti clessidre), con riempitivi iridati0.21 di lato (quadrato)

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 243e – composizione ortogonale di cerchi secanti (qui disegnati da foglie di acanto), con cerchietto sovrimposto ai punti di tangenza (con effetto di quadrifogli e formanti quadrati concavi) e reticolato di linee secondo il verso dei fusi0,30 diam.fiore a otto foglie
DM 243e – composizione ortogonale di cerchi secanti (qui disegnati da foglie di acanto), con cerchietto sovrimposto ai punti di tangenza (con effetto di quadrifogli e formanti quadrati concavi) e reticolato di linee secondo il verso dei fusi0,30 diam.elemento fitomorfo
DM 329a – scudo di triangoli, policromo, a 32 triangoli per ordine, su 9 ordini
DM 233d – reticolato di fasce sinusoidali opposte, alternativamente contigue e non, disegnate da cordoni a bordi diritti, formanti cerchi grandi e piccolicroce
DM 233d – reticolato di fasce sinusoidali opposte, alternativamente contigue e non, disegnate da cordoni a bordi diritti, formanti cerchi grandi e piccolielemento fitomorfo

 
 

Referenza fotografica: L’immagine è ripresa da ZAMPIERI 2003.
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: edificio religioso (abbazia di Santa Giustina, c.d. cantinone di S. Martino)

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolicoOggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (abbazia di Santa Giustina)

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

abbazia di Santa Giustina (Riferimento: don Giulio Pagnoni) Prato della Valle – Padova

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DATA SCHEDA: 2002 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2007 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Rinaldi, Federica
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, tessellato di S. Giustina con scudo di triangoli e cerchi allacciati (PD-39), in TESS – scheda 3255 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3255), 2002

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3255


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