schedapavimento a commessi laterizi da Palazzo Zabarella (PD-15) Padova ( PD ) Il complesso, affacciato sulla strada che conduceva al Brenta, presenta quattro diverse fasi cronologiche. La prima si colloca tra la fine del II sec.a.C. e l’inizio del I sec.a.C. e presenta i muri con fondazioni in mattoni ed elevati in legno ed argilla cruda. I pavimenti sono in terra battuta, ma sono venuti in luce anche frammenti di cementizi con tessere. Nell’area orientale del complesso è attestata la lavorazione dei metalli. Nella seconda fase, databile attorno alla metà del I sec.a.C., un muro est-ovest separa due distinti settori edilizi: quello meridionale, tra il muro e la strada, è suddiviso da un corridoio (vano C) con pavimento musivo in due cortili coperti da tettoia, prospicienti la strada e adibiti ad attività artigianali, mentre il settore settentrionale ha funzione residenziale. Vi sono stati identificati due vani, uno (vano A) pavimentato con un mosaico a fondo nero e con le pareti affrescate con cornici policrome su fondo nero, l’altro (vano B) pavimentato con un cementizio a base fittile ornato da crocette. Nella terza fase del complesso, databile attorno alla metà del I sec.d.C. il corridoio tra i due cortili viene ampliato e viene realizzato un nuovo ambiente (vano D), con funzione di rappresentanza, affacciato sulla corte occidentale e pavimentato con un tessellato bianco a pseudo-emblema.
Nel periodo seguente, corrispondente alla quarta ed ultima fase, si assiste ad un progressivo degrado, interrotto da un’effimera ripresa tra il III e il IV secolo, quando il corridoio viene forse pavimentato con lastrine di marmo, rinvenute in quantità ma purtroppo non in situ, e gli altri ambienti (di cui rimane un’unica testimonianza) vengono lastricati con cubetti di cotto ottenuti da tegole riutilizzate (la pianta della domus è tratta da Baggio, Toso 1997; la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVeneto).Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici cementizio di Palazzo Zabarella Il pavimento, realizzato in cementizio a base fittile e decorato da tessere, è ornato da un punteggiato di crocette formate da quattro tessere bianche e una nera al centro, disposte su tutto il campo in linee parallele ed ortogonali, ad eccezione di una fascia lasciata priva di decorazione (che si riconosce lungo i due lati conservati del tappeto).cementizio di Palazzo Zabarella Pavimento in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato irregolare di tessere bianche, nere e rosse. tessellato di Palazzo Zabarella con pseudoemblema (PD-14) Tessellato bianco a ordito di filari paralleli e obliqui decorato da uno pseudo-emblema centrale di forma circolare (diametro: cm 95) bordato da una treccia a due capi policroma su fondo nero. Nello pseudo-emblema è iscritto un esagono a fondo nero contenente una stella bianca a sei punte. tessellato di Palazzo Zabarella con punteggiato di crocette (PD-12) Si conserva un lacerto (cm 50×50) di tessellato a fondo bianco decorato da un punteggiato di crocette formate da quattro tessere nere e da una bianca centrale e disposte in linee verticali ed orizzontali. tessellato di Palazzo Zabarella con punteggiato di dadi (PD-13) Tessellato geometrico nero a ordito di filari paralleli e obliqui ornato da un punteggiato regolare di dadi bianchi posti sulla punta. Ambiente quadrangolare con pavimento a commessi laterizi.Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1995 – Ente responsabile: SA PD Pavimento a commessi laterizi da Palazzo Zabarella (PD-15) Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo Pavimento a ordito di filari paralleli e obliqui formato da cubetti di cotto ricavati da embrici. Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto)) Referenza fotografica: La foto è ripresa da BAGGIO, TOSO 1997, fig. 7. Baggio, M./ Toso, S. 1997, I mosaici da via Zabarella (Padova), in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, p. 996, fig. 7.Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tav. XXXVI, 6.Ruta Serafini, A./ Michelini, P. 1996, Lo scavo archeologico nel cortile di Palazzo Zabarella, in Palazzo Zabarella, Padova, p. 16.Ruta Serafini, A. 2002, L’archeologia urbana: nuovi dati, in Padova Romana, Catalogo della Mostra (Freiburg, Augsburg, Padova, febbraio 2002 – giugno 2003) , Rubano (Padova), pp. 59-60.
DATA SCHEDA: 2002 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2007 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Rinaldi, Federica STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, pavimento a commessi laterizi da Palazzo Zabarella (PD-15), in TESS – scheda 3267 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3267), 2002INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3267
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