scheda

tessellato dal presbiterio della Chiesa A (VR-85)
Verona ( VR )


Il complesso basilicale cristiano di Verona, oggi occupato dalla moderna Cattedrale di S. Maria Matricolare, insiste al di sopra di una struttura romana, probabilmente di carattere privato, della quale mantiene l’originario orientamento con il reticolato stradale (sito n. 84). L’impianto, a tre navate e abside sul fondo (convenzionalmente indicato come Chiesa A), ha conosciuto due fasi, delle quali solo la seconda è interessata dalla decorazione musiva; quest’ultima è datata, sulla base delle evidenze architettoniche e musive, all’epoca dell’episcopato di Zenone, nella seconda metà del IV sec.d.C.: in questo periodo l’edificio presenta un’estensione di m 37.5 x 16.90, mentre l’abside è ampia m 7.40 e profonda m 4.60; la navata centrale misura in larghezza m 7.70 e le navate laterali m 4.60; le colonne, disposte su due file di otto ciascuna, e probabilmente anche i capitelli, sono di reimpiego; l’area presbiteriale, riscaldata mediante un ipocausto, è qualificata da un podio quadrangolare anch’esso absidato; in corrispondenza dei primi tre intercolumni l’accesso al presbiterio è chiuso da transenne.
E’ stata avanzata l’ipotesi che l’impianto fosse inserito in un organico sistema di annessi, oggi non più leggibili, ma documentati sia dalla soglia in situ sul muro di fondo della navata di sinistra, di accesso ad un locale orientale, sia dal fatto che il muro perimetrale meridionale e il muro di fondo della navata destra, incrociandosi, proseguono rispettivamente verso est e verso sud.
Tra il V ed il VI sec.d.C. la cd. Chiesa A, in parte distrutta per lasciare spazio alla costruzione di una basilica più grande (convenzionalmente indicata come Chiesa B), continua ad essere utilizzata, anche se la destinazione funzionale di alcuni dei suoi locali viene modificata. I rivestimenti pavimentali interessano il podio quadrangolare del presbiterio, la navata di sinistra, dove sono presenti le iscrizioni dei divites donatori della decorazione musiva della chiesa e la navata di destra; con ogni probabilità rivestivano anche la navata centrale ma di essi non rimane traccia (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è tratta da Rinaldi 2007, su gentile concessione della SAVerona; la pianta dell’edificio basilicale è tratta da Rinaldi 2005).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
tessellato della navata destra della Chiesa A (VR-87)
Il pavimento musivo della navata destra, rinvenuto alla profondità di m – 1.29/1.37, è decorato da composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti, formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da trecce a due capi allacciate; la composizione, policroma e arricchita da motivi di riempimento, è compresa all’interno di una fascia con fila spezzata di fusi, formanti semicerchi, in colore contrastante rosso e viola.

tessellato della navata sinistra della Chiesa A (VR-96)
Il pavimento musivo della navata sinistra, rinvenuto alla profondità di m – 1.29/1.37, è decorata da una serie di pannelli (ne rimangono solo cinque), racchiusi all’interno di un bordo costituito una greca delineata, con diamanti sulla diagonale negli intervalli, alternati a nodi di Salomone. Dal disegno eseguito da S. Maffei nel 1749 sembra che lungo il lato orientale la greca fosse sostituita da una fila di quadrati non adiacenti, delineati e campiti dagli stessi motivi decorativi della greca, ad eccezione di uno contenente una iscrizione oggi perduta. I cinque pannelli giustapposti sono campiti da composizioni di pelte da "cerchi allacciati", in almeno tre casi interrotti da una iscrizione entro clipeo.

L’area presbiteriale risulta riscaldata dalla presenza di un ipocausto, la cui costruzione ha comportato il rialzamento dei livelli pavimentali, ed è qualificata da un podio quadrangolare anch’esso absidato; in corrispondenza dei primi tre intercolumni originarie transenne chiudevano l’accesso al presbiterio.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1965 – Ente responsabile: SA PD

Tessellato dal presbiterio della Chiesa A (VR-85)

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: policromo

Una fascia in tessellato monocromo bianco a ordito diritto, seguita da un racemo a volute desinente con foglie di edera, nero su fondo bianco, racchiudono un campo decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un cerchio, di 4 segmenti secondo le mediane, che determinano 4 pentagoni irregolari con un lato concavo; ogni pentagono è decorato da una composizione ortogonale di quadrilobi di pelte attorno ad un quadrifoglio sulla diagonale, e di coppie di pelte addossate, tangenti, a tre colori contrastanti rosa, rosso e grigio; negli spazi di risulta figurano rosette nere con quattro petali bilobati rossi e rosa.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: 4.14 m; Larghezza: 3.92 m; Diametro: 1.00 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 64d – racemo di edera
DM 1t – linea tripla

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 384b – composizione centrata, in un rettangolo e attorno a un cerchio, di 4 segmenti secondo le linee mediane, che determinano 4 pentagoni irregolari con un lato concavo (qui a treccia a due capi)diam.: 1,00
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
DM 229a – composizione ortogonale di quadrilobi di pelte attorno ad un quadrifoglio sulla diagonale, e di coppie di pelte addossate, tangenti, a tre colori contrastanticrocetta

 
 

Referenza fotografica: La foto è stata scattata nel 2003. Immagine tratta da RINALDI 2007, tav. LXXXIV, 1.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Cattedrale di S. Maria Matricolare, in situ)

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/ecclesiastica

Fiorio Tedone, C./ Lusuardi Siena, S./ Piva, P. 1987, Il complesso paleocristiano e altomedievale, in La Cattedrale di Verona nelle sue vicende edilizie dal secolo IV al secolo XVI, Verona, p. 56, figg. 9, 12, 27-28.
Fiorio Tedone, C. 1989, Verona, in Il Veneto nel Medioevo, II. Dalla Venetia alla Marca Veronese, Verona, pp. 109-112, figg. 6-7.
Fogolari, G. 1965, Nuovi ritrovamenti paleocristiani nell’ambito delle Tre Venezie, in Atti del VI Congresso Internazionale di Archeologia Cristiana (Ravenna, 23-30 settembre 1962), Città del Vaticano, pp. 271-278.
Rinaldi, F. 2005, in Mosaici Antichi in Italia. Verona , Roma, pp. 144-145, n. 81, fig. 30 e tav. XXVII.
Rinaldi, F. 2007, in Mosaici e pavimenti del Veneto. Province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza (I sec.a.C. – VI sec.d.C.), Roma, tav. LXXXIV, n. 1.

ISPEZIONE: 2003 | DATA SCHEDA: 2004 | AUTORE: Rinaldi, Federica | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2007 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Rinaldi, Federica
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, tessellato dal presbiterio della Chiesa A (VR-85), in TESS – scheda 3317 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3317), 2004

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3317


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