schedatessellato di Monzambano Monzambano (MN) ( MN ) La villa, rinvenuta fortuitamente a seguito della scoperta nel 1986 di un frammento di mosaico e di altri elementi laterizi, è ubicata a circa 3 km a ovest del fiume Mincio.
L’impianto completo si articola in due distinti edifici di forma quasi rettangolare.
In questi sono stati riconosciuti la pars urbana e la pars rustica, disposte frontalmente ad un cortile e affiancate a est da due grandi spazi contigui, estesi complessivamente per 1900 mq e delimitati da poderosi muri di cinta.
Il pessimo stato di conservazione delle strutture, ridotte agli alzati o a quote di poco più alte, l’asportazione della maggior parte dei pavimenti e dei livelli di preparazione, hanno fortemente limitato la corretta comprensione delle forme e delle vicende edilizie, impedendo il riconoscimento preciso dell’epoca di fondazione della villa e la storia delle sue numerose trasformazioni. Nonostante ciò la presenza in alcuni punti chiave di reperti datanti (ceramica e monete) e la concatenazione dei rapporti stratigrafici ha consentito di definire i lineamenti evolutivi dell’insediamento secondo una cronologia articolata in due periodi principali: il primo periodo è compreso tra il I sec.d.C. ed il V sec.d.C., durante il quale la villa ha conosciuto un progressivo incremento sia della parte residenziale che del settore rustico; il secondo periodo è compreso tra il V e la metà del VI sec.d.C., durante il quale solo una piccola parte della villa viene abitata e tutte le strutture di nuova costruzione sono realizzate in legno e le pavimentazioni in terra battuta.
Il primo periodo si articola in tre fasi distinte.
I fase (I sec. d.C. – II-III sec.d.C.): il nucleo più antico della pars urbana è suddiviso in sette ambienti allineati lungo il corridoio 3, accessibile dal cortile 28 e terminante in un portico a pilastri 6. A. Breda (1997) riferisce che, diversamente dal corridoio e dal portico che hanno mantenuto per tutta la durata di vita della villa rivestimenti pavimentali in cocciopesto, il vano 5 avrebbe ricevuto tra la fine del II e gli inizi del III sec.d.C. una pavimentazione a mosaico geometrico policromo. Pavimentato era anche il vano 4, mentre completamente perdute sono le pavimentazioni dei vani 1 e 2, che insistevano su profondi ipocausti, e quella del vano seminterrato 7. A questa stessa fase appartiene anche il primo impianto del settore rustico, costituito dai locali 8-13.
II fase (III sec.d.C.): è testimoniata dalla realizzazione di un balneum costituito dal calidarium 14 e dalla latrina 15.
III fase (IV sec.d.C.): gli interventi di ristrutturazione più macroscopici sono circoscritti alla pars urbana: viene costruito un nuovo appartamento (19-20), viene raddoppiato il balneum (17) ma soprattutto il vano 5 viene ampliato verso sud con un’abside (16); quest’ultima, pavimentata in cocciopesto è, insieme ai muri perimetrali dei cortili 29 e 30, l’unica struttura di tutto il complesso databile con precisione alla fine del IV sec.d.C. sulla base del rinvenimento di una moneta di Onorio (388-394 d.C.) all’interno dello strato tagliato dalle fondazioni dell’abside.
Il secondo periodo compreso tra il V ed il VI sec.d.C. e decisamente meno indagato, vede un cambiamento di destinazione funzionale dell’area, ora adibita al ricovero degli animali.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: stilistici e archeologici Ambiente 5: il vano, di forma approssimativamente quadrata, appartiene alla fase d’impianto della villa.
Alla fine del IV sec.d.C. viene ampliato verso sud con la costruzione di un’abside (16).
La decorazione musiva è pertinente solo al vano 5.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: stilistici e archeologici Specifiche di rinvenimento Data: non documentata Tessellato di Monzambano Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo ll pavimento, piuttosto lacunoso, è delimitato su tutti e quattro i lati da un’onda di pelte delineate, con triangolo dentato sull’apice, seguite da una linea doppia nera, da una fascia monocroma bianca e da una Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Dimensioni Metriche Tessere: 0,01 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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linea doppia | | | fascia monocroma | | | treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro | | | linea tripla | | | onda di pelte delineate, con triangolo dentato sull’apice | | | spine rettilinee corte, in colori contrastanti | | |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Dimensioni Metriche Tessere: 0,01 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti (i cerchi più grandi nei punti di incrocio), formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da trecce a due capi allacciate | | fiore a n foglie | composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti (i cerchi più grandi nei punti di incrocio), formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da trecce a due capi allacciate | | nodo a otto capi | composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti (i cerchi più grandi nei punti di incrocio), formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da trecce a due capi allacciate | | elemento fitomorfo |
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ, in situ
Breda A. 1988-89, in Monzambano (MN), località Manserine. Villa romana, Milano, 152-154.Breda A. 1997, in La villa delle Manserine a Monzambano (Mantova), Brescia, 278, tav. 28,1.
DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Rinaldi, Federica | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, tessellato di Monzambano, in TESS – scheda 3348 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3348), 2008INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3348
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