Nel corso delle indagini eseguite tra il 1912 e il 1915 in piazza S. Giovanni e sotto alla fabbrica del Battistero, vennero intercettate strutture murarie e pavimenti in tessellato relativi a un edificio a verosimile carattere residenziale posto a ridosso della porta settentrionale di Florentia. Nel settore meridionale (non in pianta), la domus era caratterizzata da un impianto ad atrio, di cui è stato rinvenuto l’impluvio. Nell’ipotesi ricostruttiva del Corinti avanzata sulla scorta del rinvenimento di alcuni lacerti murari e piani pavimentali, intorno all’atrio si disponevano i cubicoli e, in asse con le fauci, il tablino, caratterizzati da pavimenti “di battuto composto di breccie di alberese che formava in essi un fondo bianco, riquadrati da tasselli neri e rossi”. In particolare, il tablino presentava, in prossimità della soglia di separazione dall’atrio, un “mosaico con motivo geometrico elementare composto con detti tasselli”.
A nord del tablino, in corrispondenza dell’area su cui insiste il Battistero, l’edificio era caratterizzato da una serie di ambienti (1-9) pavimentati in tessellato a decorazione geometrica, la cui analisi stilistica indizia una collocazione cronologica in età giulio-claudia. L’assenza dei setti murari perimetrali non consente di definire con certezza l’assetto planimetrico di questo settore della domus, ricostruibile con cautela sulla base dell’ingombro dei piani in tessellato (particolarmente incerto risulta, in particolare, il rapporto tra i pavimenti, ai quali in luogo di “ambiente” è preferibile attribuire la semplice definizione di “settore”). In un secondo momento, inquadrabile tra il II e il III sec. d.C., gli ambienti nord-occidentali della domus vennero obliterati da un complesso termale, come indicato dai piani pavimentali rinvenuti sotto alle strutture del nuovo edificio. Due tessellati, verosimilmente pertinenti alla stessa domus, vennero invece riutilizzati e inglobati all’interno dell’assetto planimetrico del nuovo edificio termale (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 36, p. 76).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
piazza S. Giovanni, domus del Battistero, ambiente 3, tessellato con composizione centrata (FI-06) Tessellato a decorazione geometrica bianca e nera bordato da due fasce nere. Il campo è caratterizzato da una composizione centrata attorno a una stella di otto losanghe intorno alla quale sono costruite losanghe e quadrati di risulta adiacenti ribattuti da un quadrato nero. I quattro quadrati angolari di maggiori dimensioni sono caricati da un quadrato nero in cui è inscritto un altro quadrato bianco posto sulla diagonale.
piazza S. Giovanni, domus del Battistero, ambiente 4, tessellato a pannelli giustapposti (FI-07) Tessellato a decorazione geometrica bianca e nera articolata in due pannelli giustapposti, suddivisi da una linea doppia nera e accostati nel senso est-ovest. -Pannello I: conservato in minima parte e scarsamente leggibile, il pannello ovest è costituito da un quadrato posto sulla diagonale, la cui decorazione è scomparsa interamente, inscritto all’interno di un altro quadrato. Gli angoli di risulta sono campiti da due triangoli neri e da un riquadro decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti neri formanti quadrati concavi bianchi. -Pannello II: bordato da una fascia nera in ordito di filari obliqui e da una linea doppia nera, il campo del pannello est è decorato da una scacchiera con file di quadrati bianchi e neri, rispettivamente campiti da un quadrato nero e da un quadrato bianco ribattuto da un quadrato minore nero concentrico.
piazza S. Giovanni, domus del Battistero, ambiente 7, tessellato con reticolato (FI-10) Tessellato a decorazione geometrica bianca e nera bordato da una fascia nera in ordito di filari obliqui e da una linea doppia nera. Sul lato est e sul lato nord, il bordo presenta esternamente anche una fascia decorata da una composizione di ottagoni irregolari intersecati per i lati minori formanti esagoni allungati e quadrati adiacenti. Il campo è decorato da un reticolato di fasce in diagonale con rettangoli neri e quadrati bianchi nei punti di incrocio. I quadrati maggiori sono variamente campiti da riempitivi costituiti da losanghe e triangoli bianchi e neri con effetto di fiori di quattro foglie stilizzati.
piazza S. Giovanni, domus del Battistero, tablino, cementizio a base litica (FI-I) Cementizio “composto di breccie di alberese che formava in essi fondo bianco” bordato da una fascia in tessellato (tessere nere e rosse). Si tratta di un cementizio a base litica che decorava il tablino in asse con le fauci relativo al settore meridionale della domus, non riportato in pianta. Il passaggio tra atrio e tablino era delimitato da una soglia in “mosaico” (da interpretarsi forse come cementizio con decorazione in tessere) a decorazione geometrica, realizzata ancora in tessere nere e rosse (“sul limitare del tablino si notava un principio di mosaico con motivo geometrico elementare composto con detti tasselli”).
piazza S. Giovanni, domus del Battistero, tessellato con composione di meandri (FI-04) Rivestimento in tessellato a decorazione geometrica bianca e nera, successivamente obliterato dal piano pavimentale in lastre di un edificio termale edificato in età medio-imperiale. Il campo, bordato da una fila di torri in colori contrastanti con effetto ambivalente, è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati. Le svastiche sono disegnate da tre linee parallele e delimitate da una fascia campita da triangoli sovrapposti in bianco su fondo nero. Lo schema risparmia cinque quadrati, quattro dei quali posti in posizione angolare ed uno centrale: nei quadrati angolari è inscritto un quadrato sulla diagonale bianco in cui a sua volta è inscritto un quadrato nero decorato da un nodo di Salomone; il quadrato centrale è invece decorato con un cerchio, con foglie d’edera negli spazi di risulta, campito da motivi vegetali stilizzati.
piazza S. Giovanni, domus sotto il Battistero, tessellato e soglia a decorazione geometrica (FI-09) Tessellato bianco e nero a decorazione geometrica suddiviso in due unità decorative, pertinenti alla soglia (a) e al vano vero e proprio (b). -a (soglia): sul lato settentrionale, un disegno meandriforme individua una soglia di accesso. -b (vano): il campo, bordato da una linea tripla bianca, è caratterizzato da un emblema decentrato completamente perduto, incorniciato da una serie di onde correnti a giro multiplo delineate in nero su fondo bianco. Il resto della superficie decorativa entro la quale è inserito l’emblema, presenta una composizione ad alveare di esagoni, esagoni allungati e stelle di sei losanghe: in corrispondenza dei sei vertici di un esagono maggiore campito da un fiore a sei foglie bianco, si dispongono altrettante stelle di otto losanghe, raccordate da esagoni minori; esagoni allungati disposti in corona e adiacenti agli esagoni minori articolano ulteriormente la complessa trama geometrica.
piazza San Giovanni, domus del Battistero, tessellato con reticolato di fasce bicromo (FI-08) Tessellato a decorazione geometrica bianca e nera bordato da una linea tripla nera. Il campo è decorato da un reticolato di fasce con i quadrati nei punti di incrocio ribattuti da quadrati neri e losanghe nere sdraiate, inserite nei rettangoli con effetto di due clessidre bianche. Nei quadrati maggiori di risulta è inscritto un quadrato nero con quadrato bianco posto sulla diagonale, a sua volta decorato da un quadrato nero, talvolta impreziosito da un fiore di quattro foglie bianco.
Ambiente 2: dell’ambiente è stato messo in evidenza il rivestimento pavimentale in tessellato a decorazione geometrica, databile su base stilistica in epoca giulio-claudia, e parte delle murature perimetrali.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1912-1915
Piazza S. Giovanni, domus del Battistero, tessellato con composizione di quadrati e losanghe (FI-05)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato a decorazione geometrica bianca e nera bordato da una fascia nera in ordito di filari obliqui, una fascia bianca e una fascia nera. Sul lato meridionale, il bordo presenta invece una decorazione più complessa, costituita da una fascia campita da una serie di cerchi allacciati formanti quadrati concavi bianchi, seguita internamente da una fascia campita da una fila di quadrati e rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato nero e da una losanga bianca. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti; nei quadrati neri è inscritto un fiore a quattro foglie bianco, mentre nelle losanghe bianche è delineata sulla diagonale minore una losanga nera.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1,4 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 18e – fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti
0,20
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
DM 46a – fila di cerchi tangenti, composti da quattro fusi formanti un quadrato concavo sulla diagonale, da cui risultano quadrifogli, in colori contrastanti
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0,6 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 161a – composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: situ (vano ipogeo del Battistero, in situ) Il rivestimento viene lavato periodicamente con acqua deionizzata. Restauri moderni: Il pavimento è stao consolidato.
vano ipogeo del Battistero (Riferimento: Geom. P. Bianchini) Piazza S. Giovanni – Firenze
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, 77-78;209;219-220;259-260;327,nota 683;427, XXXI,3-5.Ciampoltrini, G. 1993, in Prospettiva, Firenze, 53 , fig. 4 b, n. 3.2.Corinti C. 1976, in Firenze antica. Cartoline, serie I-IV, 1925-1928, s. p., cartolina 9.Galli, E. 1917, in Dove sorse il bel S. Giovanni, Firenze, 67, figg. 33-34.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Bueno, Michele, piazza S. Giovanni, domus del Battistero, tessellato con composizione di quadrati e losanghe (FI-05), in TESS – scheda 3640 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3640), 2014