schedaRegio II, Via dei Querceti, tessellato Roma ( RM) Alcune scoperte casuali degli anni 1989-1991 avvenute in occasione di scavi per servizi di pubblica utilità (PAVOLINI 1994-1995, pp. 72-77) hanno messo in luce lungo via dei Querceti e sotto l’abside della chiesa dei SS. Quattro resti murari di età romana dei quali furono distinte due fasi edilizie: la più antica proseguiva verso NE dove sorgeva un’insula con botteghe risalente alla prima epoca imperiale che, secondo Pavolini, sarebbe stata distrutta e ricostruita nel II secolo d.C. Una ulteriore fase costruttiva tardo-antica è attestata dall’esistenza di resti murari sotto l’abside della chiesa diversamente orientati rispetto all’edificio paleocristiano (PAVOLINI 2006, p. 103). L’aula, con pareti in laterizio e di forma allungata, era pertinente ad una domus aristocratica, della quale sarebbe stata una vasta sala di rappresentanza, poi trasformata in aula di culto del titulus (GUIDOBALDI 1986, p. 192). Anche recenti indagini hanno confermato che l’abside della basilica si è impostata su alcuni resti murari relativi ad almeno due fasi edilizie, che avevano diverso orientamento in relazione a nuclei edilizi preesistenti anche dotati di balnea con ambienti riscaldati e pareti rivestite da lastre marmoree. La costruzione della grande aula interruppe inoltre il tracciato stradale del vicus Statae Matris (PAVOLINI 2006, pp. 104-105, figg. 72-73). Da quanto emerso, si desume che vi sia stata una fase costruttiva tardoantica di trasformazione del primitivo edificio, prima della costruzione della basilica, a cui sarebbe riferibile il tessellato monocromo scoperto nel 1989 (Pavolini). Secondo una opinione che tende oggi ad essere condivisa dagli studiosi (Guidobaldi), infatti, l’aula absidata della basilica coinciderebbe con l’ambiente di rappresentanza di una domus aristocratica, di cui la sala absidata costituirebbe il solo resto visibile della fase del IV secolo d.C.Cronologia Non determinata Ambiente di cui restano visibili solo un muro in opera laterizia, con bassa fondazione a vista e cortina accurata e una pavimentazione in tessellato. Manca la documentazione grafica e fotografica. Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1989 Regio II, Via dei Querceti, tessellato Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: monocromo Tessellato monocromo con tessere di colore bianco. Manca la documentazione grafica e fotografica. Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm Colini, A.M. 1944, Storia e topografia del Celio nell’antichità, in Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Memorie, Roma, p. 280.Pavolini, C. 1994-95, Nuovi contributi alla topografia del Celio da rinvenimenti casuali di scavo, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, p. 77.
DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, Via dei Querceti, tessellato, in TESS – scheda 3807 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3807), 2008INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3807
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