Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri Nord della città antica, 35 m circa ad ovest del secondo cardine a oriente del cardine massimo e 20 m circa a nord del terzo decumano a settentrione del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata in località Monastero, tra via Bolivia a nord, via Pellis a sud-est e via Leicht a sud-ovest, nel fondo Moro, p.c. 427/6 O e BB, 425/48 (Bertacchi 1963 annota p.c. 427/6 DD, altrove è indicata la p.c. 427/38; Bertacchi 1963 e 1998 annota proprietà Sandrigo). Dell’edificio, conosciuto come Casa di Calendio e Iovina, sono venuti in luce solamente tre ambienti adiacenti posti in asse (vani 1-3), decorati da pavimenti musivi il cui stile suggerisce una datazione nella prima metà del IV sec.d.C. Nelle fotografie di scavo le murature sembrano completamente distrutte e si ignora la posizione degli accessi. La pianta presentata è tratta da Bertacchi 2003, tav.18, n.150.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Casa Calendio e Iovina, vano 1, f Moro, pp.cc. 425, 426, t. con pesci Il pavimento è un tessellato policromo ornato da un motivo complesso, probabilmente una composizione ortogonale di stelle irregolari di due quadrati sottesi disegnati da trecce a due capi, determinante triangoli sui lati; in ciascuna delle due stelle dello schema è racchiuso un cerchio decorato da una coppia di pesci rivolti in direzioni opposte e disegnato da una fascia con "motivi vegetali" (Bertacchi 1963) e da una treccia a due capi. Il bordo del mosaico presenta una greca e un meandro a T.
Casa Calendio e Iovina, vano 3, f Moro, p.c.425, 426, Amore Psiche Il pavimento è un tessellato bordato da un’alta fascia bianca seguita da una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, e decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno a un quadrato, di quattro ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di quattro squadre poste sulle diagonali, adiacenti agli ottagoni, gli spazi di risulta in losanghe e triangoli. Nel quadrato centrale sono raffigurati Amore e Psiche e sopra le loro teste compaiono i nomi di Calendio e Iovina, verosimilmente i committenti. In altri due ottagoni compare un pesce, e negli altri due un volatile, mentre nelle squadre, sullo fondo scuro figura una treccia a tre capi policroma.
Vano 2. Dell’ambiente, probabilmente con funzioni di soggiorno, è venuta in luce parte del pavimento musivo, che suggerisce una datazione nella prima metà del IV sec.d.C.
Lunghezza: 4.50 m – Larghezza: 3.25 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1962/marzo – Ente responsabile: SA TS
Casa Calendio e Iovina, vano 2, f Moro, pp.cc.425, 426, tes Stagioni
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo bordato da un’alta fascia bianca seguita da due linee nere, un meandro di svastiche a giro doppio e due linee nere. Il campo presenta un reticolato di trecce a due capi, policrome, su fondo scuro, i sei scomparti di risulta decorati da motivi geometrici e figurati: in due (ad est) appare una stuoia su fondo scuro, negli altri quattro sono inseriti i busti delle Stagioni affiancati da uccelli caratteristici dell’epoca.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.2 cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.2 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 140e – stuoia
DM 1i – linea doppia
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
DM 135a – reticolato di trecce a due capi (qui gli scomparti caricati da un quadrato incluso a stuoia)
figurati
DM 101b – onde correnti a giro semplice
DM 135a – reticolato di trecce a due capi (qui gli scomparti caricati da un quadrato incluso a stuoia)
DM 1a – linea semplice
DM 11d – spine rettilinee corte, in colori contrastanti
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Busto di
Primavera
Busto di
Estate
Busto di
Primavera
Busto di
Autunno
Uccelli
Referenza fotografica: da Bertacchi 1963, fig. 21.
Bertacchi, L. 1963, Il grido di dolore, in Aquileia Chiama: Bollettino dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, p. 5 , fig. a p. 6.Bertacchi, L. 1963, Nuovi mosaici figurati di Aquileia, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, cc. 48-53 , figg. 21-25.Bertacchi, L. 1973, s.v. Aquileia, in Enciclopedia del’Arte Antica, Roma, p. 69.Bertacchi, L. 1999, I ritratti nei mosaici di Aquileia, in Il ritratto romano in Aquileia e nella Cisalpina. Atti della XXVII settimana di studi aquileiesi (Aquileia 27-30 aprile 1996), Trieste, pp. 100-103 , figg. 30-32.Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, p. 51 , tav. 18, n. 150.Brusin, G. 1965, I mosaici della casa di Calendio e Iovina di Aquileia, in Archeologia Veneta: rivista della Società Archeologica Veneta, pp. 3-17.Canuti, G. 1994, Iconografia delle Stagioni nei mosaici pavimentali antichi d’Italia, in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, pp. 510-511, n. 14.Forlati Tamaro, B. 1974, Mosaici tardo antichi in Africa e ad Aquileia, in Aquileia e l’Africa, Atti della quarta settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 28 aprile-4 maggio 1973), Udine, p. 137 , fig. 3.Grassigli, G.L. 1998, in La scena domestica ed il suo immaginario. I temi figurati nei mosaici della Cisalpina, Napoli, pp. 233-234.Menis, G.C. 1975, I ritratti nei mosaici pavimentali di Aquileia, in Mosaici in Aquileia e nell’Alto Adriatico, Atti della V settimana di studi aquileiesi (Aquileia 25 aprile-1 maggio 1974), Udine, p. 84, figg. 23-25.