scheda

Domus di Aion, Amb.1, mosaico policromo con Aion
Sentino – Sassoferrato ( AN )

Non si hanno notizie circa la domus a cui appartiene il mosaico con raffigurazione di Aion rintracciato sul finire del 1700. La documentazione letteraria suggerisce che si possa trattare, con ogni probabilità, di una residenza urbana, inserita all’interno delle mura antiche di Sentino, e ubicata nella c.d. “Insula del Pozzo”: un’area urbana che deve il nome dalla presenza di un antico pozzo noto nella zona. Dalla stessa abitazione provengono altri due rivestimenti in mosaico. Un tessellato policromo, noto come mosaico di Oceano, scavato per intero, ma mai asportato a causa delle precarie condizioni di conservazione, e un secondo pavimento musivo decorato con Europa su Toro. Non si hanno informazioni circa i rapporti planimetrici esistenti tra i diversi ambienti.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata
Domus di Aion, Amb.2, tessellato con maschera di Oceano
In occasione degli scavi intrapresi per portare in luce il mosaico con Aiòn venne rintracciato un secondo pavimento musivo caratterizzato da un pannello centrale con la raffigurazione della maschera di Oceano. Il mosaico, attualmente documentato da un acquarello realizzato al momento del rinvenimento, venne scavato completamente, ma mai rimosso a causa del suo cattivo stato di conservazione. In base alla documentazione nota il pavimento in esame era di dimensioni maggiori rispetto a quello vicino con Aiòn e le Stagioni. Il rivestimento presenta la tipica organizzazione a T+U, comune ad ambienti triclinari, preceduta da una fascia (soglia?) con decorazione figurata.

Domus di Aion, Amb.3, Europa su toro
In un ambiente prossimo al vano contraddistinto dal mosaico policromo con Aion, è stato rintracciato un rivestimento musivo, con la raffigurazione del ratto di Europa, in redazione bicroma. Le figure sono disegnate e campite in tessere nere con pochi dettagli disegnati da tessere bianche. La scena è inquadrata da una semplice fascia nera su di un tessellato monocromo bianco.

Ambiente 1: vano di forma quadrangolare decorato con il Mosaico di Aiòn. La complessa decorazione lascia supporre un utilizzo del vano come ambiente di soggiorno o rappresentanza. Non si hanno ulteriori indicazioni circa le caratteristiche planimetriche e funzionali del vano in esame.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
fine 1700

Domus di Aion, Amb.1, mosaico policromo con Aion

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

L’ambiente ha restituito un tappeto musivo policromo con decorazione figurata inquadrata da una complessa cornice geometrica. Il mosaico presenta una sorta di soglia con decorazione vegetale rintracciata lungo uno dei lati corti del tappeto. Il pavimento venne rintracciato nel 1800 per poi essere acquistato dal principe Ludwig I di Baviera tra il 1826 e il 1828.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: 5.34 m; Larghezza: 4.94 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: orientata
Cromia: policromo

Il pannello centrale del tappeto musivo prevede, all’interno di una complessa cornice geometrica, una scena in cui compare Aiòn, in piedi dentro il circolo zodiacale, ed in basso la dea Tellus con le quattro stagioni. La raffigurazione si inserisce in uno spazio naturale caratterizzato, nella parte alta della rappresentazione, da due piccoli alberi con poche foglie, mentre nella parte bassa compaiono, resi in modo schematico, rocce e piccoli animali. Aiòn viene rappresentato come giovane imberbe, con lunghi capelli che gli incorniciano il viso, e dalla muscolatura possente. In completa nudità, il giovane dio viene raffigurato in posizione frontale, con la testa girata leggermente verso destra; il braccio sinistro è posato sul fianco, mentre con il braccio destro, leggermente piegato, regge il circolo zodiacale, suo attributo. Nel cerchio dello zodiaco, rappresentato di scorcio, sono raffigurati dodici segni zodiacali (otto disposti sulla fascia esterna del cerchio e cinque nella parte interna) inseriti in piccole formelle quadrangolari. Alla base della raffigurazione si inserisce il gruppo con Tellus e i suoi figli, sorpresi in un momento di rilassamento. Tellus è coricata a terra e si appoggia con il gomito sinistro, mentre il braccio destro è disteso lungo il fianco con la mano adagiata sulla stessa coscia destra. La testa è leggermente girata e la folta chioma, che le scende lungo le spalle, è incorniciata da foglie, mentre intorno al collo presenta un serpente arrotolato. Le quattro stagioni sono rappresentate da destra a sinistra secondo la scansione astronomica dell’anno: Primavera, Estate, Autunno e Inverno. A sinistra compare Primavera, rappresentata come un bambino molto piccolo, dai tratti rotondi del volto e con una corona di foglie verdi sulla testa e una ghirlanda a tracolla, appoggia la mano destra su di una roccia, mentre con la sinistra stringe un probabile cappio o laccio per un gioco. Seduti dietro Tellus si trovano Estate, caratterizzata da una corona di spighe posta sul capo, e Autunno, del tutto simile per rappresentazione ad Estate, ma distinto da quest’ultima per la corona di frutti maturi. A lato di Tellus, nell’angolo destro del tappeto musivo, viena raffigurato Inverno, che si distingue dalle altre figure sia perché completamente avvolto in un manto verde bordato di rosso sia perché di dimensioni diverse. La mano sinistra di Inverno è poggiata sopra un piccolo uccellino, mentre con la destra stringe un ramoscello incurvato, forse un arco. La scena, come ricordato, è inquadrata da una complessa cornice geometrica in cui l’elemento più interessante è dato dalla presenza di una finta quinta architettonica che conferisce maggior profondità all’intera rappresentazione.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla
DM 73f – treccia a n capi, policroma, su fondo scuro0.22
DM 101b – onde correnti a giro semplice0.11
DM 1k – linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera
DM 74f – treccia a calice, allentata, con orlo diritto, delineata
DM 11d – spine rettilinee corte, in colori contrastanti
DM 8e – spina di pesce, composta da parallelogrammi adiacenti, policroma
DM 31d – greca irregolare, da cui risultano una linea dentellata con dentelli lunghi e una fila di rettangoli sdraiati0.30
DM 99k – mensole, in tre colori contrastanti, con linee punteggiate0.31

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Scena diAionTellus, Stagioni, paesaggio

 
 
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Gelsomini, 1996-1997
Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: bicromo

Lungo uno dei lati minori del mosaico policromo è stata rintracciata una fascia, con decorazione vegetale in nero su fondo bianco, che è possibile identificare, in base alla sua posizione rispetto la decorazione centrale del tappeto musivo, come soglia. L’unità decorativa in esame, priva di fasce e cornici perimetrali, prevede racemi a volute con foglie d’acanto e fiori disposti in modo simmetrico rispetto un cespo d’acanto centrale. Il tutto si presenta disegnato in tessere nere su di un fondo in tessellato monocromo bianco.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 4.94 m – Larghezza: 0.44 m
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
Volute con foglie d’acanto, sorgenti da un cespo d’acanto centrale

 
 

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Glyptothek )

Restauri moderni: Nella documentazione di archivio (Catani 1996-1997) si accenna ai numerosi restauri a cui fu sottoposto il mosaico prima della sua vendita al principe di Baviera.

Canuti, G. 1994, I mosaici con raffigurazioni delle stagioni in Italia, in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, p.87.
Canuti, G. 1994, Iconografia delle Stagioni nei mosaici pavimentali antichi d’Italia., in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, p. 517.
Catani, E. 2008, La Domus sentinate col mosaico di Aiòn. Decorazione musiva e anomalie iconografiche, in Sentinum 295 a.C. Sassoferrato 2006. 2300 anni dopo la battaglia. Una città romana tra storia e archeologia, Roma, pp. 143-150, tavv. XXXIV-XXXVI.
Gelsomini, M. S. 1996-1997, Sul Mosaico sentinate di Aiòn conservato nella glittoteca di Monaco, in Picus. Studi e Ricerche sulle Marche nell’Antichità, pp. 75-114, figg. 1-10.
Ghedini, F. 1991, I mosaici con raffigurazioni zodiacali in Africa Proconsolare, in Archeologia e astronomia, Roma, pp. 107-113.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Agostini, Martina | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Agostini, Martina, Domus di Aion, Amb.1, mosaico policromo con Aion, in TESS – scheda 3935 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3935), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3935


* campo obbligatorio