Imponente villa a padiglioni ubicata sul promontorio di Capo Castello, indagata a più riprese a partire dalla fine del XIX secolo. L’edificio è costruito su sei livelli digradanti da est a ovest in opera quasi reticolata ed è contenuto sul lato orientale da una basis villae ricavata tagliando l’affioramento della roccia naturale. Oltre al settore residenziale (A), la villa contempla un quartiere marittimo (B) con apprestamenti per l’approdo e almeno una cisterna (C), ubicata in posizione più interna e sopraelevata. Il settore residenziale (A) era decorato da rivestimenti in tessellato e in opus sectile, in parte solo citati dalle fonti ottocentesche, in parte indagati nel corso di campagne di scavo stratigrafico condotte tra il 1998 e il 1999. L’analisi dei pavimenti e dei bolli laterizi orienta per una datazione della villa tra la fine della Repubblica e l’inizio dell’età augustea (pianta edificio tratta da Bueno 2011, p. 68, fig. 29).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Capo Castello, villa, opus sectile a rombi listellati (ElbCC-03) Rivestimento in opus sectile decorato da un listellato di rombi (modulo listellato, motivo l/B) a piccolo modulo (22 x 13 cm) in redazione mista, costituita da listelli dichiarati “in marmo bianco di Luni” e rombi in “calcare colombino dell’Elba”.
Capo Castello, villa, opus sectile a scacchiera di rombi (ElbCC-02) Rivestimento in opus sectile a scacchiera di rombi (modulo rombico, motivo B). Il pavimento, documentato da un disegno di Vincenzo Mellini, era realizzato in piastrelle romboidali di 23,2 x 13,5 cm dichiarate in “marmo cipollino dell’Elba” e in “marmo canarino del Lazio”.
Capo Castello, villa, opus sectile a stuoia listellata (ElbCC-04) Rivestimento in opus sectile. Il motivo decorativo, ricostruibile dalle impronte leggibili sulla malta di allettamento, era costituito da una stuoia listellata a maglia quadrata (modulo listellato, motivo l/QrlQ:H2) in redazione non marmorea (rettangoli 9,5 x 23 cm; quadrati 13 x 13 cm).
Pertinente al settore residenziale della villa, l’ambiente di destinazione incerta è stato in gran parte distrutto a causa della costruzione di una strada. Conserva porzioni della pavimentazione in tessellato bicromo a decorazione geometrica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1998-1999 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Toscana
Capo Castello, villa, tessellato bicromo a decorazione geometrica (ElbCC-01)
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a decorazione geometrica pertinente a un vano del settore residenziale della villa. Il campo in tessere nere disposte in ordito di filari obliqui è bordato da una fascia con una serie di triangoli adiacenti neri su fondo bianco, a sua volta inquadrata su entrambi i lati da una fascia monocroma bianca, una fascia monocroma nera, una linea doppia bianca e una linea doppia nera.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 69;204;206;237;239;364;434;438-439, tav. XXVI, 1-2.Firmati, M. 2001, Nuovi dati sulla villa romana di Capo castello all’Isola d’Elba, in Atti del VII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000), Ravenna, p. 226, fig. 5.