scheda

Domus B, vano 3, fondo Comelli, p.c. 528/1, pavim. sectile
Aquileia ( UD )


Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri Centrali della città antica, 100 m circa ad ovest del cardine massimo e 20 m circa a sud del primo decumano a meridione del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata immediatamente ad ovest dell’incrocio tra via XXIV Maggio e via Matteotti, nel fondo Comelli, p.c. 528/1. La residenza, conosciuta come Domus B, è stata indagata solo parzialmente e non è possibile stabilirne l’articolazione. Dell’edificio è stato portato in luce un gruppo di sei ambienti. Il più settentrionale di essi (vano 3) era abbellito da un opus sectile, mentre altri tre mostravano un mosaico: un breve corridoio a sud del vano 3 (vano 5), che con ogni probabilità dava accesso da ovest ad un terzo ambiente (vano 4), forse con funzione di soggiorno, e a sud del vano 4 l’ambiente più ampio venuto in luce, verosimilmente una sala di rappresentanza (vano 2), ornata in una prima fase da un tessellato, nella seconda da un sectile. Ad est del vano 2, infine, si trovava un locale (vano 6), nel quale gli scavi hanno riconosciuto almeno tre pavimentazioni sovrapposte (ma non documentate). Ad est di questo nucleo si trovava uno spazio aperto (vano 1): non è certo che appartenesse alla casa, anche se è possibile. Per quanto concerne la cronologia del complesso, lo stile dei mosaici di cui si conosce la decorazione indica una datazione all’inizio del II sec.d.C., ma la domus ha avuto una fase edilizia più antica , come documenta un frammento musivo sotto al piano del sectile nel vano 3, e una fase successiva, come testimonia il rifacimento del pavimento del vano 2. Un altro elemento conferma l’esistenza di una fase più antica: in uno strato non meglio identificato ma più profondo del livello dei tessellati si è rinvenuto un frammento di intonaco dipinto che raffigurava su fondo nero dei ramoscelli con fogliame verde e frutta, forse agrumi (Brusin 1927, fig.9). La pianta presentata è tratta da Novello, c.s.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Domus B, vano 2, fondo Comelli, p.c. 528/1, pavim. sectile
Della pavimentazione in sectile si conservavano, al momento della scoperta, solamente le tracce delle lastre nella malta di preparazione.

Domus B, vano 2, fondo Comelli, p.c. 528/1, tessell. con stelle
Il mosaico (del quale si conservano 2.89 x 1.82 m) è un tessellato a fondo bianco, bordato da un’ampia fascia nera, che presenta al centro un pannello rettangolare geometrico, circondato da fasce bianche e nere alternate e ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale). I quadrati grandi superstiti sono decorati da motivi geometrici e geometrici vegetalizzati; nei quadrati piccoli compaiono motivi geometrici, una hedera e un vaso a due anse. I rettangoli e i triangoli di risulta lungo il bordo, infine, sono caricati rispettivamente da pelte e da triangoli neri.

Domus B, vano 3, fondo Comelli, p.c. 528/1, tessellato bicromo
Del pavimento musivo bianco e nero è venuto in luce solamente un lacerto, di cui non sono noti ulteriori dettagli. Se ne ignora la sorte.

Domus B, vano 4, fondo Comelli, p.c. 528/1, tessellato con cantharus
Il pavimento è un tessellato bicromo (se ne conservano 2.52 x 2.18 m) bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati, ornato da uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti a colori opposti: in un quadrato e attorno ad un cerchio vi sono quattro semicerchi sui lati e quattro quarti di cerchio angolari, e queste figure tangenti determinano quattro quadrati a lati concavi posti sulle diagonali. Il cerchio centrale è decorato da un cantharus, i quattro semicerchi sui lati sono caricati ciascuno da una pelta, i quattro semicerchi angolari da un elemento di tre foglie lanceolate, i quadrati concavi da una squadra bianca su fondo nero.

Domus B, vano 5, fondo Comelli, p.c. 528/1, tessellato con punteggiato
Il pavimento, di cui si ignora la sorte e di cui Brusin ricorda solo l’esistenza come "buon tessellato bianco e nero" (Brusin 1927), è decorato da un punteggiato regolare di crocette bianche su fondo nero ed è bordato da una fascia bianca.

Vano 3. Dell’ambiente, solo parzialmente scavato e verosimilmente accessibile dal corridoio ad ovest (vano 5), è venuto in luce un piccolo lacerto musivo del pavimento, sopra al quale si estendeva un rivestimento in sectile di epoca successiva. In considerazione del pregio di quest’ultimo, si ipotizza una funzione di soggiorno. E’ probabile che la datazione della fase edilizia corrispondente al sectile sia analoga a quella dei vani di cui si conosce lo stile dei mosaici, collocati all’inizio del II sec.d.C., in quanto nelle fotografie sembra posto al medesimo livello stratigrafico.

Lunghezza: > 4.80 m – Larghezza: > 2.50 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Domus B, vano 3, fondo Comelli, p.c. 528/1, tessellato bicromo
Del pavimento musivo bianco e nero è venuto in luce solamente un lacerto, di cui non sono noti ulteriori dettagli. Se ne ignora la sorte.

Specifiche di rinvenimento
Data:
1920-1921 – Ente responsabile: SA TS

Domus B, vano 3, fondo Comelli, p.c. 528/1, pavim. sectile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: non documentato

Della pavimentazione in sectile si conservavano, al momento della scoperta, solamente le tracce delle lastre nella malta di preparazione. Probabilmente presentava un isodomo listellato.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: > 4.80 m; Larghezza: > 2.50 m;

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a isodomo listellato

 
 

Referenza fotografica: Archivio MAN Aquileia, neg. s.n. (immagine su concessione del MiBACT – Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione).
Oggetto conservato: impronte – Conservato in: situ

Brusin, G. 1927, Aquileia. Scavi e ritrovamenti occasionali in Aquileia, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 272.

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Domus B, vano 3, fondo Comelli, p.c. 528/1, pavim. sectile, in TESS – scheda 4203 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4203), 2007

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4203


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