Lo scavo, visibile e visitabile, si trova nei quartieri Sud-Ovest della città antica, immediatamente ad ovest del cardine massimo, 35 m circa a sud del secondo decumano a meridione del decumano massimo e a 100 m circa ad est dell’anfiteatro; nella città moderna l’area è situata tra via Manlio Acidino a nord, via Giulia Augusta ad est, via Roma a sud e via Livia ad ovest, nel fondo della ex Cooperativa Aquileiese del Lavoro (CAL), p.c. 566 (Bertacchi 2003 annota p.c. 569/1 e 569/3). I resti venuti in luce, che verosimilmente appartengono a due distinte abitazioni, non sono facilmente leggibili e non è chiaro quali siano i confini tra le due unità. Stando così la questione, i pavimenti si considerano in questa sede pertinenti al medesimo contesto architettonico, al fine di evitare interpretazioni e attribuzioni non dimostrabili, che si potrebbero rivelare errate. Della prima residenza sono stati scavati numerosi ambienti abbelliti da mosaici, che si distribuiscono attorno ad un cortile centrale. A sud-ovest di questo nucleo si trova un oratorio del IV sec.d.C., mentre a nord si estende la seconda domus, della quale si conservano alcuni ambienti mosaicati disposti attorno ad un ampio spazio centrale.A questo vano, nel IV sec.d.C., è stato sovrapposto un oratorio con pavimento musivo, preceduto ad est da un porticato con doppia fila di colonne poste su basi di reimpiego. L’analisi dei pavimenti, basata su criteri stilistici, ha suggerito per la prima fase del complesso datazioni diverse: in età augustea (Mangani, Rebecchi, Strazzulla 1981) o nell’ultimo quarto del I sec.d.C. (Donderer 1986). La pianta presentata è tratta da Bertacchi 2003, tavv.30 e 37.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
fondo CAL , vano 7, tess. con croci e quadrati Si conservano solamente alcuni frammenti del pavimento: il campo a fondo bianco racchiude un pannello bicromo quadrangolare, bordato da tre linee bianche, due nere e una greca bassa (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), e decorato da uno schema non perfettamente riconoscibile: verosimilmente una composizione ortogonale di quadrati contornati da quattro mezze stelle di otto losanghe adiacenti, formanti quadrati minori.
fondo CAL, vano 10, tessellato con cerchi di trecce Del tessellato policromo è venuto in luce un lacerto (2.6 x 2.0 m). La parte di bordo preservata lungo il lato ovest consta di fasce bianche e nere alternate e di una treccia a due capi policroma su fondo bicromo. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), disegnata da trecce a due capi allacciate e da onde in colori contrastanti (rosso e bianco), con effetto ambivalente. I quadrati concavi e i mezzi cerchi superstiti lungo il bordo sono caricati da un fiorone composito di otto elementi non contigui: quattro petali affusolati e quattro squame (il centro è un cerchio). Lungo il lato meridionale il pavimento presenta uno schema geometrico a sud del bordo con la treccia, che consta di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti.
fondo CAL, vano 10A, tessellato con stella e pesci Il pavimento è un tessellato policromo di cui è venuto in luce un ampio lacerto (2.60 x 2.30 m). La parte di bordo conservata a sud consta di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati (si nota una losanga iscritta all’interno di un rettangolo) seguita da una treccia a sei capi policroma. Il campo è decorato da una stella di due quadrati inscritta in un quadrato, tramite quattro punte, determinante negli angoli squadre con lati obliqui; la stella è disegnata da una treccia a due capi policroma tra due linee nere. Nelle squadre compaiono due pesci ai lati di un tridente, mentre la decorazione interna alla stella è perduta. Lungo il lato ovest invece della treccia, compare un bordo formato da una greca, che forse separava il campo descritto dal campo di un secondo pannello.
fondo CAL, vano 11, tessellato con nido d’ape e losanghe Il pavimento è un tessellato di cui si conservano due lacerti. Il primo (1.60 x 2.65 m) consta di un tessellato bianco, il secondo (1.5 x 1.8 m) è bordato da una fascia nera e una bianca, e il campo a fondo bianco racchiude un pannello quadrangolare incorniciato da fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi).
fondo CAL, vano 13, tessellato con reticolato Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere e decorato da un reticolato di linee dentate di gruppi di quattro tessere, gli scomparti caricati da quadrati dentati policromi.
fondo CAL, vano 14, pavimento in cotto Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto. L’unica documentazione superstite sono le fotografie conservate presso l’Archivio dela Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
fondo CAL, vano 14A, tess. con punteggiato di dadi Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce un ampio lacerto bordato da una fascia bianca seguita da una linea nera e ornato da un punteggiato regolare di dadi neri su fondo bianco. L’unica documentazione superstite sono le fotografie conservate presso l’Archivio dela Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
fondo CAL, vano 15, tess. c.d. oratorio meridionale Il tessellato è bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere, una greca delineata (gli intervalli caricati da crocette con petali a nappa) e due linee nere. Il campo è ornato da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati. Le croci sono caricate da una treccia a due capi policroma su fondo chiaro, i tre quadrati superstiti rispettivamente da un volatile su un ramo, da due anatre tra canne palustri e da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, policromi, con effetto di reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti. Gli ottagoni conservati sono decorati da un quadrato a stuoia e da un fiorone. Lungo il bordo, in un triangolo di risulta, compare mezzo quadrato dentato policromo. Immagine rivestimento da Bertacchi 1980.
fondo CAL, vano 19, tessellato con reticolato di fasce Il pavimento, di cui si conservano due lacerti, è un tessellato (3.45 x 3.15 m), il cui campo bianco racchiude un pannello rettangolare. Quest’ultimo è campito da un reticolato di file di quadrati adiacenti delineati e campiti, in colori contrastanti (con effetto di reticolato di fasce); i quadrati grandi di risulta sono caricati da un quadrato sulle diagonali iscritto in cui si trova un quadrato nero concentrico ornato da un fiore di otto foglie Il bordo del pannello consta di fasce bianche e nere alternate e di un meandro di svastiche a giro semplice.
fondo CAL, vano 22, tessellato con stelle ed esagoni Il pavimento (5.95 x 4.95 m) è un tessellato bianco bordato da una fascia nera e ornato da un pannello quadrato. Quest’ultimo, incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a due capi policroma su fondo scuro, è campito da una composizione ad alveare di stelle di sei losanghe e di piccoli esagoni allungati adiacenti. Al centro dello schema si trova un esagono, oggi quasi completamente perduto, circondato da una fascia con una treccia a due capi policroma su fondo scuro, mentre altri grandi esagoni di risulta racchiudono una fascia ad onde correnti che circonda un esagono con una stella di sei punte nere inscritta; nell’esagono bianco inserito nella stella si trova un fiore di sei foglie nero. I due trapezi di risulta lungo il bordo sono ornati rispettivamente da un cespo con tre palmette di tre foglie e da un cantharos associato ad una patera; i triangoli di risulta lungo il bordo e i piccoli esagoni allungati sono caricati da una figura omologa nera.
fondo CAL, vano 23, tessellato bianco Il pavimento è un tessellato. L’unica documentazione superstite sono le lastre fotografiche conservate presso l’Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Da esse sembra di evincere che il lacerto rinvenuto fosse in tessere bianche.
fondo CAL, vano 24, pavimento in cotto Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto a ordito di filari paralleli e obliqui. Si conserva un ampio tratto ad elle, i due bracci rispettivamente con orientamento est-ovest (11.15 x 1.9 m) e nord-sud 5.3 x 2.1 m), e un lacerto minore a nord del secondo braccio (la lunghezza cnmplessiva del braccio nord-sud risulta quindi di circa 13.5 m).
fondo CAL, vano 25, tessellato con ottagono stellato Il pavimento è un tessellato. Il bordo consta di una fascia bianca, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una fascia bianca, una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro, una linea bianca, una greca bassa (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), una linea bianca, una treccia due capi policroma su fondo scuro. Il campo è ornato da una stella di due quadrati sottesi inscritta in un ottagono, determinante losanghe; lo schema è disegnato da una treccia a due capi policroma su fondo scuro. L’ottagono a sua volta è inserito in un quadrato, determinando triangoli. All’interno della stella figura una composizione centrata, in un ottagono e attorno ad un quadrato, di quattro "semistelle di otto losanghe" sui lati, che attorniano il quadrato centrale, e contigue tra loro, e che determinano quadrati. Si notano rattoppi antichi in tessere bianche.
fondo CAL, vano 29, tessellato con meandro Il pavimento è un tessellato bicromo (5,85 x 2,50 m) bordato da un’ampia fascia nera. Il campo a fondo bianco racchiude un pannello quadrangolare, attualmente perduto, bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e da fasce bianche e nere alternate.
fondo CAL, vano 30, tessellato con nido d’ape Il pavimento (5.15 x 3.10 m) è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate e con il campo decorato da un nido d’ape delineato.
fondo CAL, vano 31, tess. con nido d’ape Il pavimento è un tessellato bicromo decorato da un nido d’ape delineato bordato da fasce bianche e nere alternate. Il mosaico della soglia (2.14 x 0.40 m) è un tessellato a fondo nero che racchiude una fascia ornata da un meandro di svastiche a giro semplice e incorniciata da tre linee nere, tre linee bianche, una fascia con denti di sega dentati e due linee nere.
fondo CAL, vano 32, tess. con losanghe Il pavimento è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni frammenti. Del bordo si riconoscono tre linee nere, una linea bianca, una greca bassa (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), una linea bianca. Lo schema decorativo del campo non è ricostruibile: ne fanno parte una treccia due capi policroma su fondo scuro, losanghe caricate da figure omologhe dentellate e campite di rosso (parte di stelle o semistelle), quadrati e triangoli di risulta.
fondo CAL, vano 33, tess. con cerchi, pesci e uccelli Il pavimento è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni frammenti. Lo schema originale consiste in una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), disegnata da trecce a due capi allacciate e da onde. I quadrati concavi sono decorati da fioroni, mentre nei cerchi figurano animali marini e uccelli: si riconosce un pesce, una razza e un fagiano. La parte del bordo del pavimento venuta in luce consta di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti (nel quadrato compare anche una crocetta con nappe), seguita da una treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro, tre linee bianche e due nere.
fondo CAL, vano 35, pav. in cotto e tess. con stuoia Il pavimento (3.05 x 2.98 m.) presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello quadrato in tessellato. Quest’ultimo è decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato; il bordo consta di due linee di cubetti di cotto seguite da una fascia di tessere nere e tre linee di tessere bianche.
fondo CAL, vano 35A, tessellato con treccia Il pavimento è un tessellato il cui campo bianco racchiude un pannello quadrangolare bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro. Il campo del pannello è perduto. Ad una certa distanza dal pannello, nel campo bianco, corre una cornice realizzata con una fila nera di crocette diritte e contigue, con effetto di linea dentata e dentellata (i dentelli lunghi con due braccia apicate).
fondo CAL, vano 36, cotto e tessellato con ottagoni Il pavimento (4.82 x 3.95 m) presenta una stesura di cubetti di cotto in cui è inserito un pannello tessellato bicromo. Quest’ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia con denti di sega dentati, è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti formanti quadrati, gli ottagoni caricati da un quadrato contornato da quattro mezze stelle di otto losanghe formanti piccoli quadrati.
fondo CAL, vano 37, pav. in cotto e tess bicromo E’ venuta in luce parte di un pavimento decorato con una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello in tessellato. Di quest’ultimo si conserva un tratto del bordo, che consta di due linee di cubetti di cotto seguite da una fascia di tessere nere e due linee di tessere bianche, e un lacerto del campo bianco.
fondo CAL, vano 4, tessellato bicromo Il pavimento (5.25 x 3.72 m.) è un tessellato a fondo bianco ornato quasi al centro da un pannello quadrato a fondo bianco incorniciato da fasce bianche e nere alternate. Sono evidenti alcuni rattoppi antichi in tessere più grandi di quelle originali.
fondo CAL, vano 40, pavim. cotto e tessellato con figure (?) Il pavimento presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello quadrangolare in tessellato. Quest’ultimo, il cui bordo consta di due linee di cubetti e tre linee nere, potrebbe essere stato decorato da una scena figurata su fondo bianco, purtroppo non più leggibile a causa del pessimo stato di conservazione.
fondo CAL, vano 43-44, tessellato con nido d’ape e losanghe Il pavimento (9.10 x 4.75 m) è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti, con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi. Si notano alcuni rattoppi antichi.
fondo CAL, vano 45, tess. con reticolato di quadrati Il pavimento (7.65 x 1.95 m) è un tessellato ornato da un reticolato nero di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini (qui caricati da un quadrato che determina "scalei"). Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate e di una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Si notano alcuni rattoppi antichi in tessere rettangolari bianche.
fondo CAL, vano 46, tessellato Il pavimento è un tessellato bicromo bordato da una fascia nera seguita da una bianca, il cui campo bianco racchiude un pannello quadrangolare; quest’ultimo è racchiuso da fasce bianche e nere alternate, ma purtroppo la decorazione non è più riconoscibile. Si notano alcuni rattoppi in tessere rettangolari.
fondo CAL, vano 46A, tessellato bicromo Del pavimento è venuto in luce un lacerto (1.40 x 0.65 m) in tessellato, bordato da una fascia nera, il cui campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, racchiude un pannello quadrangolare di cui restano alcune tessere nere.
fondo CAL, vano 5, tessellato con nido d’ape Il pavimento (6.42 x 4.55 m) è un tessellato bicromo bordato da un’alta fascia bianca e da fasce monocrome e decorato da un nido d’ape delineato.
fondo CAL, vano 51A, pavimento in cotto e scaglie Sono stati rinvenuti i resti di un pavimento di cubetti di cotto (1.80 x 1.30 m) nel quale risultano inserite lastre marmoree di colore, forma e dimensioni diverse (si tratta probabilmente di un restauro).
fondo CAL, vano 53, tess. con reticolato di fasce Il pavimento (6.,56 x 2.25 m) è un tessellato bicromo bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da un reticolato di file di quadrati adiacenti delineati e campiti, in colori contrastanti, con effetto di reticolato di fasce; i quadrati grandi di risulta sono caricati da un quadrato sulle diagonali iscritto in cui si trova un quadrato nero concentrico. Si notano rattoppi antichi con tessere più grandi delle originali.
fondo CAL, vano 53A bis, tessellato con punteggiato di crocette Il pavimento è un tessellato bordato da un’alta fascia nera seguita da due linee bianche, e decorato da un punteggiato di crocette bicrome su fondo bianco. Confina ad est con il mosaico del vano 53A dal quale è separato tramite una bordo che consta di una linea bianca seguita da una fascia nera e da una linea bianca.
fondo CAL, vano 53A, tess. con reticolato di quadrati Il pavimento è un tessellato ornato da un reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini (qui caricati da un quadrato che determina "scalei"). Il bordo consta di una fascia bianca seguita da due linee bianche, una fascia nera, e una linea tripla bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Si notano alcuni rattoppi antichi in tessere rettangolari bianche.
fondo CAL, vano 55, tess. di Licurgo Il pavimento è un tess. policromo (attualmente misura 5.60 x 4.20 m) bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia policroma a due capi e decorato da una comp. reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati; lo schema è interrotto quasi al centro da un pannello circolare. Le croci sono caricate da una croce di treccia, mentre gli ottagoni e i quadrati da motivi geometrici e figurati: oltre a nodi di Salomone compaiono i busti delle Stagioni (si conservano l’Autunno e l’Estate), rami su cui posano uccelli, fioroni, un satiro seduto e uno in corsa, una menade (?),Licurgo e Ambrosia. Il pann. che interrompe la comp. rappresenta una scena di cui si riconoscono i resti della figura di Pan. Il mosaico appare danneggiato dal fuoco ed è stato parzialmente distrutto da una conduttura fittile di epoca ancora più tarda che corre da NE verso SWt.
fondo CAL, vano 56, tess. con stelle e quadrati Il pavimento è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera seguita da due linee bianche e decorato da un pannello bicromo situato in posizione decentrata. Quest’ultimo è incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati ed è campito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. I due quadrati grandi sono ornati rispettivamente da un racemo di edera e da un quadrifoglio, i quadrati piccoli sono caricati da un quadrato, da una foglia di edera o da un quadrato nero con un quadrato bianco inscritto, le losanghe e i triangoli di risulta lungo il bordo presentano una figura omologa nera, e i rettangoli di risulta lungo il bordo una pelta ad occhielli. Si nota un rattoppo antico in tessere bianche.
fondo CAL, vano 58, pavimento in cotto Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto disposti in modo irregolare, che risparmiano un tondo (?) in posizione decentrata, bordato da due linee di cubetti.
fondo CAL, vano 8, pavim. in cotto e tessellato bicromo Il pavimento (4.00 x 3.10 m.) presenta una stesura a commessi laterizi nella quale è inserito un pannello quadrato in tessellato bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate.
fondo CAL, vano 9A, tessellato bicromo Del pavimento sono venuti in luce due frammenti in tessellato che potrebbero non aver fatto fatto parte dello stesso mosaico (Donderer 1986). In questa sede, in mancanza di dati sicuri, verranno invece considerati tali. Il primo frammento, a sud, è bordato ad est da una fascia nera seguita da tre linee bianche e una fascia a scacchiera di quattro file di tessere; il campo bianco racchiude un piccolo pannello quadrangolare (obliquo rispetto al bordo del mosaico) incorniciato da una fascia bianca. Sul lato nord del lacerto si conserva una cornice formata da una fascia bianca seguita da una linea dentata nera, una linea dentata bianca e una linea semplice bianca. Si nota un rattoppo antico in tessere di cotto. Il secondo frammento, a nord del precedente, mostra solamente fasce bianche e nere alternate pertinenti al bordo orientale del pavimento.
Vano 54. Dell’ambiente quadrato, a cui successivamente è sta aggiunta un’abside a ovest, sono venuti in luce il pavimento musivo (che suggerisce una datazione nella seconda metà del IV sec.d.C.) e alcuni lacerti murari, attualmente obliterati da un edificio moderno realizzato per protezione. Il pavimento copriva un tessellato bianco più antico (vano 54A). Secondo alcuni studiosi la decorazione del mosaico suggerisce una funzione di oratorio paleocristiano (cfr. Brusin, Bertacchi), secondo altri di vano di rappresentanza (cfr. Grassigli).
Lunghezza: 9.0 m – Larghezza: 9.0 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1954 – Ente responsabile: SA TS
Fondo CAL, vano 54, tess. c.d. oratorio del Buon Pastore
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Il pavimento, bordato da un meandro di svastiche a giro doppio, è decorato da una composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da 4 coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti. I quadrati sono ornati da schemi geometrici, mentre gli ottagoni da animali, vasi e busti femminili (per alcuni sono offerenti, per altri le Stagioni). Lo schema è interrotto al centro da un pannello circolare raffigurante un personaggio maschile in tunica e mantello, affiancato da una pecora e da una capra (?), che regge una siringa. Secondo alcuni studiosi rappresenta il Buon Pastore (Canuti 1994), secondo altri il dominus (Grassigli 1998). L’abside, posta ad un livello più alto e da considerarsi un’aggiunta posteriore, è pavimentata da una stesura in cotto incorniciata da una fascia in tess. decorata da una coppia di file di archi opposti e sfalsati, ornati di edera. L’immagine del rivestimento è tratta da Bertacchi 1980.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure Lunghezza: 9.0 m; Larghezza: 9.0 m;
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: policromo
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da due linee nere, un meandro di svastiche a giro doppio e tre linee nere. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti; lo schema è interrotto al centro da un pannello circolare (diam. 1.76 m). I due quadrati che formano la stella sono disegnati rispettivamente da una treccia a due capi policroma su fondo scuro e da onde, il fondo sfumato in senso orizzontale. Le losanghe sono caricate da una figura omologa policroma, i quadrati da diversi schemi geometrici: una composizione di linee spezzate con effetto di squadre, iridata e disegnata da linee semplici dentate, un quadrilobo di pelte attorno ad un quadrifoglio, un quadrato di treccia, un nodo a otto capi e un fiorone composito di otto elementi non contigui (quattro petali affusolati e quattro loti trifidi). Negli ottagoni sono raffigurati animali: in quattro di essi, disposti simmetricamente, sono rappresentati busti femminili, secondo alcuni raffiguranti degli offerenti (Brusin 1960, Bertacchi 1980, Tavano 1996) secondo altri le Stagioni (Schumacher 1977, Canuti 1994). La “Primavera” indossa una tunica senza maniche e sul capo, volto di tre quarti verso destra, un ghirlanda di fiori rosa, l’”Estate” è perduta, l’”Autunno” indossa una tunica senza maniche, una collana aurea con pendente e il manto gettato sulla spalla sinistra (sul capo si riconoscono, nonostante una lacuna, i resti di una corona di foglie), l’”Inverno”, infine, indossa una tunica e un manto grigio che le copre la testa (mutila sopra la bocca), abbellita da erbe palustri. Negli altri ottagoni dello schema compaiono canthari (da cui fuoriescono racemi di vite con grappoli o sul cui bordo sono posate due colombe) e animali: un agnello, una pecora, un erbivoro, un delfino e pesci; di fronte all’ingresso è situato un pavone. Gli ottagoni irregolari in corrispondenza del pannello circolare al centro del campo sono caricati da vasi da cui fuoriescono racemi di edera.
Il pannello circolare racchiude una scena figurata piuttosto mutila ed è disegnato da due linee nere, tre bianche e da una treccia policroma a due capi su fondo scuro. La scena raffigura un personaggio maschile, abbigliato con una tunica bianca e un mantello, che regge con la sinistra una siringa. Ai suoi piedi si trovano una pecora e forse una capra seduta. Il paesaggio è suggerito da alcuni alberelli. Secondo alcuni studiosi la figura rappresenta il Buon Pastore (Canuti 1994), secondo altri il dominus (Grassigli 1998). Brusin 1960 colloca il pavimento all’inizio del IV sec.d.C., Tavano tra il 330 e il 340 d.C., Forlati Tamaro 1974, Bertacchi 1980, Canuti 1994 nella seconda metà del secolo.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 177e – composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti
figurati
DM 177e – composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti
losanga policroma
DM 177e – composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti
quadrilobo di pelte attorno ad un quadrifoglio
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
DM 60e – onde, il fondo sfumato in senso orizzontale
DM 199c – composizione di linee spezzate con effetto di squadre, iridata disegnata da linee semplici dentate
DM 177e – composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti
quadrato di treccia
DM 177e – composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti
nodo a otto capi
DM 268a – fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 petali affusolati e 4 loti trifidi
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Contenitori/vasi
cantharus
Contenitori/vasi
colomba
Animali
colomba
Animali
pecora
Animali
capra
Pesci
Delfino
Busto di
Stagioni
Busto di
Primavera
Busto di
Inverno
Busto di
Autunno
Busto di
Figura femminile
Pavone
Contenitori/vasi
Dominus
Buon Pastore
albero
Referenza fotografica: da Bertacchi 1980.
Parte dell’ambiente: abside Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: tricromo
L’abside è pavimentata da una stesura in cotto incorniciata da una fascia bicroma in tessellato decorata da una coppia di file di archi opposti e sfalsati, delineati, ornati di edera.
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ Restauri antichi: Il mosaico ha subito diversi rattoppi. Restauri moderni: Il pavimento è stato consolidato.
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