scheda

Episcopio post-attila, s. Violin, f. Parrocchiale, p.c.508/1, tess.
Aquileia ( UD )


Episcopio post-attilano. Dell’edificio, esplorato in piccola parte e situato a nord di piazza Capitolo, sono stati messi in luce alcuni vani. Un primo gruppo di due ambienti adiacenti e mosaicati (vani X e Y), non visibili e non visitabili, si trova al margine settentrionale della piazza, in prossimità di un’ampia sala (lunga oltre 13.5 m), probabilmente parte del medesimo complesso, che si estende sopra il vano N dell’Episcopio post-teodoriano e il cui pavimento (oggi perduto) è retto da basamenti e pilastri di mattoni. Nelle vicinanze sono stati scoperti nel 1956 altri due vani decorati da mosaici (vani W e K), ma non sono stati messi in pianta perché ricoperti dal moderno complesso parrocchiale. Un terzo nucleo di ambienti, visibili e visitabili, si trova al margine nord-orientale della piazza ed è parzialmente coperto da uno stabile moderno, conosciuto come Stalla Violin. Sono stati messi in luce solamente alcuni lacerti murari e pavimentali di due vani piuttosto ampi: uno di essi (vano 1), con orientamento nord-sud, è abbellito da un tessellato, il secondo (vano 2), situato a nord del primo e con esso comunicante tramite un varco di circa 3 m, era rivestito in cubetti di cotto e sembra essere stato un portico che circondava un’area scoperta. Un muro nord-sud rinvenuto nella parte occidentale dello scavo, è precedente alla pavimentazione del vano 2, che in parte lo copre. A questo complesso potrebbe aver condotto il lungo corridoio realizzato sulle rovine dell’ala orientale del quadriportico post-teodoriano. La pianta presentata è tratta da Bertacchi 1980.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Episcopio post attila, v. 2, Violin, Parrocchiale, pc508/1, pav. cotto
Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto.

Episcopio post-attilano, vano K, p.c.609/1, tess. con bipenni e squame
Il pavimento è un tessellato ornato da una composizione ortogonale delineata di squame e di bipenni adiacenti (qui con le squame e le bipenni campite a colori). La parte di bordo venuta in luce consta di due linee nere seguite da una fascia ornata da un racemo a volute e da due linee nere. Dal momento che l’unica documentazione sono immagini in bianco e nero, non è possibie stabilire con esattezza la cromia.

Episcopio post-attilano, vano W, p.c. 609/1, tessellato con quadrati
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca e decorato da una composizione reticolata di grandi quadrati dritti e piccoli quadrati sulla diagonale, tangenti (i quadrati maggiori nei punti di incrocio), formanti stelle di otto punte. Le punte delle stelle sono caricate da un motivo a nappe non meglio identificabile. Dal momento che l’unica documentazione sono immagini in bianco e nero, non è possibie stabilire con esattezza la cromia.

Episcopio post-attilano, vano X, tessellato con stelle
Il pavimento è un tessellato policromo ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale). I quadrati grandi sono caricati da diversi motivi decorativi, i quadrati piccoli da crocette, le losanghe da figure omologhe. Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate.

Episcopio post-attilano, vano Y, tessellato con cerchio
Il pavimento è un tessellato policromo di cui è venuto in luce solo un lacerto, il cui settore meridionale non è più leggibile, mentre quello settentrionale mostra un cerchio inscritto in un quadrato. Il cerchio è disegnato da due linee nere seguite da due bianche, da un ramo di palma, le foglie contrapposte, due linee bianche seguite da due nere. Il centro del cerchio è occupato da un nodo di Salomone policromo con nappe su stelo, mentre lo spazio di risulta presenta una nappa su stelo. Il bordo consta di una fascia bianca seguita da due linee scure e una fascia bianca.


Vano 1. Dell’ambiente, con orientamento nord-sud, è venuto in luce un lacerto del muro orientale, realizzato in pietrame e frammenti di laterizio (spessore 0.50 m) e parte del muro settentrionale, nel quale si apriva un varco di circa 3 m, del quale resta in situ ad est la sede del cardine e del battente (spessore del muro 0.42 m nel tratto occidentale, spessore maggiore in quello orientale, altezza conservata circa 2.70 m). E’ stata scavata anche parte della pavimentazione musiva (quasi completamente distrutta nel settore occidentale). Quest’ultima è suddivisa in due unità decorative e tra esse si trova un plinto di calcare (0.90 x 1.40 m), che secondo Bertacchi 1960 potrebbe essere un’ipobase di un sostegno della copertura. La pianta presentata è tratta da Bertacchi 1960. Attualmente il pavimento si estende in parte sotto alla stalla Violin e in parte a sud di essa. La pianta presentata è tratta da Bertacchi 1980.

Lunghezza: > 16.5 m – Larghezza: > 5.50 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (3° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1960/luglio-agosto – Ente responsabile: SA TS

Episcopio post-attila, s. Violin, f. Parrocchiale, p.c.508/1, tess.

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il pavimento è un tessellato policromo suddiviso in due unità decorative, separate da un’ampia fascia gialla (0.66 m). Quest’ultima si allarga con un dente verso nord e al di sotto di quest’area vi è un plinto di calcare. L’unità settentrionale (5.95 x 2.50 m) è decorata da un reticolato di linee semplici nere, gli scomparti a fondo rosso e giallo caricati al centro da un quadrato nero (i quadrati sono di idmensioni diverse). L’unità meridionale (13.30 x 4.90 m) è ornata da un reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghe, i quadrati e gli scomparti da diversi motivi geometrici. Immagine rivestimento da Bertacchi 1960.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (3° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: > 16.5 m; Larghezza: > 5.50 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

L’unità decorativa settentrionale è decorata da un reticolato di linee semplici nere, gli scomparti a fondo rosso e giallo caricati al centro da un quadrato nero (i quadrati sono di idmensioni diverse). Il bordo consta di una linea nera seguita da una linea di tessere rosse, bianche o nere. Bertacchi 1960 colloca il pavimento nel V sec.d.C.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 (tessere in calcare); 3.0 (tessere in cotto) cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1a – linea semplice

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 (tessere in calcare); 3.0 (tessere in cotto) cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 124c – reticolato di linee semplici (qui gli scomparti caricati al centro da un quadrato)

 
 
Referenza fotografica: da Bertacchi 1980.

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

L’unità meridionale (13.30 x 4.90 m) è decorata da un reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghe (a loro volta racchiudenti una losanga con un diamante al centro). I quadrati sono caricati da pale di mulino, quadrati di quattro quadrati e nodi a otto capi; lungo il lato settentrionale la fascia terminale è affiancata a nord da una seconda fascia, che presenta i quadrati caricati da un nodo di Salomone o da un quadrato di quattro quadrati, e le losanghe hanno nodi interni. Gli scomparti del reticolato mostrano invece alternativamente un quadrato disposto sulle diagonali inscritto in un quadrato, in cui è inscritto un quadrato di quattro quadrati, gli angoli suddivisi in due triangoli, oppure una scacchiera, gli scacchi policromi, in colori sfumati, alternati (rosso-giallo e bianco-grigio). Il bordo consta di una linea rossa e una linea nera. Bertacchi 1960 colloca il pavimento nel V sec.d.C.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 (tessere in calcare); 3.0 (tessere in cotto) cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1a – linea semplice

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: grandi
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 (tessere in calcare); 3.0 (tessere in cotto) cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghenodo a otto capi
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghenodo di Salomone
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghepale di mulino
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghequadrato di quattro quadrati
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghelosanga con nodi interni
DM 120a – scacchiera, gli scacchi policromi, in colori sfumati, alternati
var. DM 293a – quadrato disposto sulle diagonali inscritto in un quadrato, in cui è inscritto un quadrato di quattro quadrati, gli angoli suddivisi in due triangoli
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghediamante
DM 301b – losanga racchiusa in una losanga (qui a linee di tessere)
var. DM 144a – reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghelosanga di 4 parallelepipedi

 
 
Referenza fotografica: da Bertacchi 1960.

Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

Restauri moderni: Il pavimento è stato consolidato su base cementizia.

Bertacchi, L. 1960, Rinvenimenti al margine nord orientale della piazza del Capitolo, in Aquileia Chiama: Bollettino dell’Associazione Nazionale per Aquileia, pp. 3-6, figg. a pp. 5-6..
Bertacchi, L. 1980, in Da Aquileia a Venezia. Una mediazione tra l’Europa e l’Oriente dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., Milano, p. 234, fig. 192, tav. XV.
Bertacchi, L. 1985, Contributo allo studio dei palazzi episcopali paleocristiani: i casi di Aquileia, Parenzo e Salona, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia.
Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, p. 49 , tav. 31.

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Episcopio post-attila, s. Violin, f. Parrocchiale, p.c.508/1, tess. , in TESS – scheda 4448 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4448), 2007

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4448


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