Nel 1817, nel corso degli scavi condotti dal Della Torre vennero messi in luce due ambienti pertinenti a una domus romana, situati nel fondo di proprietà di Girolamo Formentini de Cusano. L’abitazione era situata nelle immediate vicinanze del tratto occidentale della cinta muraria: si può ipotizzare, seguendo la tesi di Colussa, che la domus sia stata edificata nel momento in cui, durante la prima età imperiale, le mura avevano ormai perso la loro funzione difensiva. I vani presentavano rispettivamente un rivestimento pavimentale in tessellato, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cividale, e uno in opus sectile, del quale rimane invece solo la descrizione e la documentazione grafica. Nel corso dello scavo vennero recuperati vari materiali, tra cui numerose monete che individuano un arco cronologico dal 60 d.C al 350 d.C.: Galba, Marco Aurelio, Giulia Mamea, Massimiano, Licinio seniore, Costantino II, Magnenzio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati epigrafici
Il vano rivestito in tessellato faceva parte di un complesso più ampio scavato solo parzialmente. E’ stata restituita la planimetria della porzione scavata, che mostra un ampio ambiente con rivestimento pavimentale in tessellato e una soglia musiva; le pareti del vano erano dipinte ad encausto in color rosso cinabro.
Lunghezza: 4.60 m – Larghezza: 2.40 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati epigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1818
Tessellato policromo a scudo di triangoli da Cividale
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Del rivestimento in tessellato rimane parzialmente conservato il riquadro centrale, che misura m 1.77 x 1.60. La documentazione grafica mostra inoltre la presenza di una soglia musiva, non conservata. L’immagine èrivestimento è tratta da Brusin 1961, fig. 11.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema Cromia: policromo
Il riquadro conservato rappresentava, a quanto è possibile desumere dalla planimetria dell’ambiente, lo pseudoemblema di un pavimento in tessellato monocromo bianco delimitato da una fascia monocroma nera. La porzione centrale con decorazione geometrica era riquadrata da due linee doppie in tessere nere alternate ad una linea in tessere bianche. Nel quadrato così definito era incluso uno scudo di triangoli a colori opposti bianco e nero, a 33 triangoli per ordine su 7 ordini, incorniciato da una treccia a due capi, policroma con nodi serrati, su fondo di tessere bianche, posta entro due linee doppie di tessere nere. La composizione è campita da una treccia a due capi policroma con effetto di rilievo, su fondo scuro, che delimita un cerchio centrale in tessere bianche in cui è inscritto un fiorone unitario policromo di otto elementi adiacenti, con quattro petali affusolati e quattro dardi oblunghi e a punta convessa, il cui centro è un cerchio sovrapposto. Negli angoli di risulta tra lo scudo di triangoli e il quadrato che lo include si dispongono quattro calici trifidi con filamenti vegetali, da cui si dipartono tralci d’edera, neri su fondo bianco.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e vegetale Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 327b – scudo di triangoli a colori opposti, a 28 triangoli per ordine, su 11 ordini
DM 276e – fiorone composito di otto elementi adiacenti
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
Decorazioni vegetali
Motivo
Modulo
tralci d’edera
calice trifido
Referenza fotografica: immagine da Brusin 1961, fig. 11.
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
La documentazione grafica mostra l’esistenza di una soglia musiva decorata da due pelte contrapposte, separate forse da una bipelta posta al centro, campite in tessere nere su fondo bianco.
Brusin, G. 1960-61, Tessellati di Cividale, in Memorie storiche forogiuliesi, Udine, pp. 13-15, n. 16, fig. 11.Colussa, S. 2003, L’impianto urbano di Forum Iulii in epoca romana: alcuni problemi, in Forum Iulii: annuario del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, Cividale del Friuli, p. 237, fig. 3.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 119-120, n. 1, tav. 41.Mian, G. 2007, Mosaici di Forum Iulii (Cividale): una rilettura, in Atti del XII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Padova-Brescia, 14-17 febbraio 2006), Tivoli, pp. 93-94, fig. 4.Stucchi, A. 1951, in Forum Iulii (Cividale del Friuli): Regio X, Venetia et Histria, Roma, pp. 62-63, tav. 6.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume primo. Testi, Pordenone, p. 357, C 7.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tessellato policromo a scudo di triangoli da Cividale, in TESS – scheda 4474 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4474), 2007