L’edificio, situato nel fondo Sandrini, venne scavato nel 1826 dal della Torre, che lo identificò con un palazzo civile con botteghe. Si tratta invece con ogni probabilità di una villa con parte residenziale, caratterizzata da pavimenti in tessellato bianco e nero, in opus sectile e a commessi laterizi. Vennero recuperati svariati attrezzi in ferro (asce, arpioni, zappe, una forca e un frammento di morso), oltre a campanelli in bronzo, vasi in vetro e lucerne di ceramica. Le monete recuperate coprono un arco cronologico che va dal I al IV sec. d.C., ma non è possibile precisare ulteriormente la fase di vita della villa.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
De Franceschini, M. 1998, in Le ville romane della X regio Venetia et Histria, Roma, pp. 407-408, n. 358, fig. 114.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume primo. Testi, Pordenone, p. 269, fig. 87.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume secondo. Documenti., Pordenone, p. 214, PR 140.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Pavimenti a commessi laterizi dalla villa di Basso di Grupignano, in TESS – scheda 4557 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4557), 2007