L’edificio, situato sul terreno di proprietà Boscutti e identificato con una villa con parte residenziale, venne scavato nel 1821-22 dal della Torre, che vi mise in luce un fabbricato con ambienti pavimentati a mosaico, a commessi laterizi e in opus sectile. Alcuni dei vani presentavano pareti dipinte ad encausto color cinabro. Le monete recuperate sono databili dal I sec. a.C. al IV d.C. Dopo lo scavo del della Torre vennero compiute una prima ricognizione nel 1950 e una seconda nel 1983, che accertarono l’esistenza del sito, consentendo il recupero di reperti fittili, in vetro e in bronzo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
De Franceschini, M. 1998, in Le ville romane della X regio Venetia et Histria, Roma, pp. 422-23, n. 377, fig. 127.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume primo. Testi, Pordenone, p. 253, fig. 80.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume secondo. Documenti., Pordenone, pp. 119-120, CI 109.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Rivestimenti in opus sectile dalla villa di Borgo Viola di Sanguarzo, in TESS – scheda 4571 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4571), 2007