Nella zona di piazza Barbacan e piazza Trauner, tra via dei Capitelli e via delle Mura, si trovano sei ambienti con rivestimenti musivi pertinenti con ogni probabilità ad un’unica domus di epoca romana, che sulla base del materiale ceramico è collocabile cronologicamente tra la prima metà del I sec. d.C. e il III sec. d.C. Si sono inoltre riconosciute tracce di una fase precedente per quanto riguarda i vani della zona di piazza Trauner, dove è attestata anche una sporadica frequentazione tra IV e V sec. d.C., successiva quindi all’abbandono della struttura che si realizzò entro la prima metà del III sec.d.C. La planimetria dell’edificio non è completamente nota perchè lo scavo avvenne in anni diversi e in un contesto piuttosto difficile. Due vani vennero scavati dalla Soprintendenza di Trieste nel 1994, gli altri tra 1998 e 2000: tutte le campagne furono comunque condotte in supporto a paralleli lavori di risistemazione urbanistica. Si può comunque affermare che la domus, ubicata in posizione panoramica sul versante nord-occidentale del colle di San Giusto e immediatamente all’esterno dell’Arco di Riccardo, era costruita su diversi livelli, sfruttando l’altimetria della collina secondo un asse orientato in senso nord-ovest/sud-est. Risultano individuabili tre fasi edilizie: la prima, collocabile negli anni centrali del I sec.d.C., coincide con la realizzazione della zona residenziale, articolata in un corridoio di disimpegno che immetteva in un vano a nord e in due ambienti contigui disposti lungo il lato orientale del corridoio. Questi quattro vani mosaicati si trovano nell’area di piazza Barbacan, mentre altri due sono situati ad un livello più basso, in corrispondenza di via e piazza Trauner. Gli ambienti sono delimitati da muri in blocchetti di arenaria congiunti con malta: due pareti, conservate per un’altezza di m 0.60, erano rivestite da affreschi policromi. Una corte scoperta, anch’essa relativa alla prima fase costruttiva, fu messa in luce in piazza Barbacan nei pressi dello scarico di materiale che ha consentito di datare l’edificio: la corte collegava questo settore della casa con l’area destinata ad usi domestici. La seconda fase di vita del complesso si caratterizza per un generale innalzamento delle superfici calpestabili e per la sistemazione di un sistema di drenaggi. Entro i limiti cronologici di questa fase (seconda metà del I sec.d.C.-inizi del II sec.d.C.) viene realizzato il pavimento con crocette bicrome a est del corridoio. Nello stesso periodo la domus fu ampliata sia verso via dei Capitelli sia nella zona a sud-ovest, dove probabilmente gli interventi furono sostanziali e si tradussero in modifiche dell’assetto planimetrico, come fanno supporre i lacerti di superfici musive provenienti da livelli sottostanti i piani in uso nella seconda fase. Gli interventi che nel loro insieme vengono definiti "terza fase" si configurano come una serie di adattamenti riguardanti l’area sud-orientale, domestica, della domus: essi non comportano pertanto radicali modifiche nell’impianto dell’edificio. Non vengono datati nello specifico ma è presumibile si distribuiscano fino al termine della frequentazione della domus, nei primi decenni del III sec.d.C. Attualmente sono visibili e visitabili i due vani scoperti nel 1994, situati all’interno dei civici 4 e 4b di piazza Barbacan, mentre gli altri ambienti sono stati temporaneamente ritombati in attesa di attuare un progetto di valorizzazione dell’area, che è posta all’esterno dell’edificio e sotto il livello stradale.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Tessellato bicromo con crocette dalla domus di piazza Barbacan Rivestimento pavimentale in tessellato bicromo, con decorazione centralizzata a pseudoemblema, a sua volta caratterizzato da una decorazione di tipo iterativo con crocette bianche su fondo nero.
Tessellato bicromo dalla domus di piazza Barbacan Lacerto di rivestimento pavimentale in tessellato bicromo, con campo monocromo bianco delimitato da una fascia nera. Il pavimento, attualmente non visibile, presenta un’ampia lacuna nella porzione centrale. Non viene proposta una datazione precisa.
Tessellato con scacchiera dalla domus di piazza Barbacan Lacerto di rivestimento pavimentale in tessellato bicromo con decorazione geometrica a impaginazione centralizzata a pseudoemblema; lo pseudoemblema presenta un campo decorato da un motivo a scacchiera in tessere bianche e nere. Non viene proposta una cronologia precisa.
Tessellato dalla domus di piazza Barbacan Rivestimento pavimentale in tessellato, rinvenuto in cattivo stato di conservazione. Non vengono forniti altri dati relativi al pavimento.
Nella zona di via e piazza Trauner, ad un livello più basso rispetto ai vani situati in piazza Barbacan, venne scoperto un ambiente con rivestimento in tessellato che con ogni probabilità faceva parte della medesima domus. La bibliografia a disposizione non fornisce dati relativi a questo vano, attualmente non visibile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1998-2000 – Ente responsabile: SA TS
Tessellato con punteggiato di dadi dalla domus di piazza Barbacan
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Rivestimento pavimentale in tessellato monocromo nero decorato da un punteggiato di dadi bianchi. Del pavimento, di cui manca la documentazione fotografica, non viene fornita una cronologia precisa.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 107b – punteggiato di dadi su tessellatum in colore contrastante
Maselli Scotti, F. 2001, Edilizia abitativa a Tergeste: esempi recenti, in Abitare in Cisalpina. L’edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana, Atti della XXXI settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 23-26 maggio 2000), Trieste, p. 674.de Comelli, A./ Maselli Scotti, F. 2005, Tergeste (Trieste). Il restauro e la valorizzazione di una domus in ambiente urbano, in Domus romane: dallo scavo alla valorizzazione, Atti del Convegno di Studi “Scavo, conservazione e musealizzazione di una domus di età imperiale” (Brescia, Santa Giulia – Museo della Città, 3-5 aprile 2003), Milano, p. 129.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tessellato con punteggiato di dadi dalla domus di piazza Barbacan, in TESS – scheda 4733 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4733), 2007