scheda
Pavimento a commessi laterizi dalla domus di via Santa Caterina
Trieste ( TS )
Nel 1910, in occasione di lavori di sterro per le fondazioni del palazzo della Società di Assicurazioni RAS, vennero individuate una serie di murature con orientamento diverso, molto compromesse e con evidenti segni di riutilizzo a scopo funerario in epoca tardo-antica. Alcune di queste strutture vennero identificate in via ipotetica con una domus: l’abitazione si componeva di due vani mosaicati (da uno di essi proviene il rivestimento in tessellato attualmente al Civico Museo di Trieste) e altri pavimentati con tessellati di fattura piuttosto mediocre e a commessi laterizi. I lavori di scavo furono seguiti dall’allora conservatore del Museo di Trieste, Pietro Sticotti. Non è possibile fornire una ricostruzione dell’edificio nè proporre un’ipotesi circa la sua cronologia: non si può infatti mettere in relazione il materiale rinvenuto nella zona con il mosaico.Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata
Tessellato con dodecagoni da via Santa Caterina
Rivestimento pavimentale in tessellato decorato da una composizione bicroma ad alveare e impaginazione centralizzata a pseudoemblema. Del pavimento si conservano quattro frammenti non componibili tra loro, relativi allo pseudoemblema e comprendenti anche una piccola porzione del campo entro cui questo era inserito. L’immagine allegata si riferisce al mosaico in situ, al momento della scoperta (Ciliberto 2004): come si nota il mosaico si presentava in ottimo stato di conservazione. Si accoglie la cronologia della Ciliberto, leggermente rialzata rispetto all’ipotesi del Donderer che data il pavimento all’inizio del II sec.d.C.Tessellato dalla domus di via Santa Caterina
Rivestimento pavimentale in tessellato. Non vengono avanzate ipotesi di datazione.
Tessellato tricromo dalla domus di via Santa Caterina
Frammenti di rivestimento pavimentale in tessellato tricromo, di cui non è possibile fornire una ricostruzione del motivo decorativo. Donderer data il pavimento all’inizio del II se.d.C.
Viene riferita la presenza di un vano pavimentato a commessi laterizi. Del vano si conservava la soglia d’ingresso, parte delle pareti e una canaletta.Lunghezza: 5.50 m – Larghezza: 4.30 m
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata
Specifiche di rinvenimento
Data: 1910
Pavimento a commessi laterizi dalla domus di via Santa Caterina
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo
Rivestimento pavimentale a commessi laterizi a spina di pesce. Non vengono avanzate ipotesi di datazione.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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* a "spina di pesce" (opus spicatum) | | |
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ
Scrinari, V. 1951, in Tergeste, Roma-Spoleto, p. 91.Sticotti, P. 1914, Antichità scperte a Trieste., in Archeografo Triestino, Treste, p. 149.
DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Brugnolo, Gaia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Pavimento a commessi laterizi dalla domus di via Santa Caterina, in TESS – scheda 4799 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4799), 2007INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4799