Nel 1949, durante i lavori di costruzione di un albergo, apparvero alcuni ambienti di una villa romana che si estendeva presso il Bar Pipolo, nelle particelle catastali 178/1 e 178/2, per un fronte di circa 20 m. Si trattava di sei vani, quattro dei quali con rivestimenti pavimentali in tessellato, rinvenuti in discreto stato di conservazione ma rovinati nel corso dei lavori: due erano rivolti verso il mare, altri due verso monte, separati da un corridoio e da un terzo ambiente. Lo scavo venne condotto da Mirabella Roberti, che lo pubblicò brevemente e senza planimetria; attualmente il sito non è visibile in quanto fu reinterrato poco dopo la scoperta. Della villa rimane il mosaico staccato da vano C e attualmente conservato al Museo Civico di Arte e Storia, Oltre ai pavimenti musivi, l’edificio si caratterizzava per pareti affrescate con intonaci policromi; vennero inoltre rinvenute crustae in marmo rosso e bianco. Per quanto riguarda la cronologia, considerazioni stilistiche circa i rivestimenti pavimentali e i dati relativi al materiale ceramico e numismatico datano l’occupazione del complesso dal I al IV sec.d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed epigrafici
Tessellato bicromo dal vano A della villa di Barcola-bar Pipolo Rivestimento pavimentale in tessellato bicromo bianco e nero, caratterizzato da una soglia musiva in tessellato nero e cornice in tessere bianche. L’immagine del rivestimento è tratta da Maselli Scotti, Mian 2004, fig. 8, p. 717.
Il vano C si trovava in posizione intermedia fra i vani A e D. Il pavimento in tessellato bicromo fu rinvenuto in buono stato di conservazione: venne pertanto strappato all’epoca del rinvenimento ed è attualmente conservato al Museo Civico di Arte e Storia di Trieste. La stanza comunicava con l’ambiente D mediante una soglia musiva, che rimase in situ ed è probabilmente andata distrutta.
Lunghezza: 5.97 m – Larghezza: 4.37 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed epigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1949 – Ente responsabile: SA TS
Tessellato bicromo dal vano C della villa di Barcola-bar Pipolo
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Rivestimento pavimentale in tessellato bicromo, bianco e nero, caratterizzato da una soglia musiva in tessellato nero e cornice in tessere bianche.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Il pavimento presentava in campo monocromo nero ad ordito obliquo di filari paralleli, bordato da una serie di due linee bianche intervallate da una nera, oltre le quali si stendeva una fascia monocroma nera con la quale il rivestimento si raccordava alle pareti del vano.
De Franceschini, M. 1998, in Le ville romane della X regio Venetia et Histria, Roma, pp. 440-441, n. 390.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, p. 100, nn. 50-51.Maselli Scotti, F./ Mian, G. 2004, Mosaici rinvenuti a Trieste e nel suo suburbio dalla Soprintendenza Archeologica del Friuli-Venezia Giulia., in Atti del IX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aosta, 20-22 febbraio 2003), Ravenna, p 713.Mirabella Roberti, M. 1952, Notiziario archeologico 1949-1951. Barcola – villa romana., in Atti e memorie della Società istriana di archeologia e storia patria, Trieste, p. 207.Mirabella Roberti, M. 1990, Via Gemina., in Aquileia e l’arco adriatico, Atti della XX Settimana di studi aquileiesi (22-28 aprile 1989), Udine, p. 76.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tessellato bicromo dal vano C della villa di Barcola-bar Pipolo, in TESS – scheda 4802 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4802), 2007