In occasione di scavi effettuati nel 1947 per la costruzione di una stazione per gli autobus, fu rinvenuto un mosaico, subito rinterrato, pertinente ad una probabile domus romana.
Alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, la demolizione della medesima stazione, permise di intraprendere uno scavo sistematico dell’area portando alla luce parte di un quartiere dell’antica Pisaurum. Le campagne di scavo, tra il 1999 e il 2000, rintracciarono due distinti edifici affacciati ai lati di una strada basolata, interpretata da subito come uno dei decumani minori della città antica, e datati alla prima età imperiale. La domus in questione occupa l’area ad ovest della strada e si compone di 19 ambienti articolati intorno ad una corte (ambiente I). In corrispondenza della strada (fronte est della domus) venne rintracciato uno dei possibili ingressi all’abitazione (ambiente M), che venne chiuso in una fase edilizia successiva (tarda età imperiale) con una struttura muraria in opera laterizia. La domus doveva, inoltre, possedere un secondo ingresso che, allo stato attuale delle ricerche, è stato individuato nel settore sud del complesso dove troviamo tre distinti ambienti: uno centrale maggiore (vano Q) e due laterali più piccoli (ambienti R ed S). Dalla corte (ambiente I) si accedeva ad un ampio ambiente di soggiorno, indagato per la prima volta nel 1947, con parete di fondo curvilinea, pavimentato con un mosaico in bianco e nero con uno pseudoemblema in parte andato perduto. Dalla stessa corte si accedeva, inoltre, all’ambiente A, un vano pavimentato a mosaico, comunicante a sua volta con due ampi ambienti di servizio (vani C e P) rinvenuti lungo il fronte occidentale dello scavo. Simmetrico al vano A è l’ambiente L-O che venne diviso, in una fase tarda del complesso, in due distinti ambienti (ambiente L e O). Al settore nord dell’edificio si accedeva tramite due corridoi (ambienti M e B). Il corridoio B dava eccesso ad un vano scoperto (ambiente D) che a sua volta comunicava con tre piccoli ambienti (vani N, E, G), di cui allo stato attuale non conosciamo la funzione. Completa il complesso edilizio un vano (ambiente T), rintracciato nell’angolo sud-orientale della domus, interpretato come taberna, che venne inglobato nell’abitazione sul finire del I secolo d.C. La domus in analisi presenta, pertanto, tre distinte fasi edilizie. Ad un originario nucleo residenziale di inizio I secolo d.C., rintracciato negli ambienti che si dispongono intorno alla corte, si aggiunge sul finire del I secolo d.C. la taberna, che viene definitivamente inglobata all’interno dell’abitazione. Con il III secolo il complesso viene diviso, probabilmente in più unità abitative; tale trasformazione comporta una riorganizzazione degli spazi interni alla domus con successivi interventi sia strutturali, chiusura dell’accesso sulla strada basolata e partizione di alcuni grandi ambienti (vano L, corte I), sia decorativi, come la nuova pavimentazione in tessere policrome del vano L. (Pianta: Destro-Fiori-Giorgi 2004)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus di P.zale Matteotti, vano F, mosaico con pseudoemblema b/n L’ambiente conserva le tracce di una pavimentazione in tessellato geometrico in bianco e nero, con uno pseudoemblema in posizione decentrata rispetto all’asse mediano del vano. Si conservano, allo stato attuale, ampi lacerti del tessellato nero che caratterizza il campo del tappeto musivo e parte dello pseudoemblema contraddistinto da una decorazione vegetale.
Domus di P.zale Matteotti, vano L, tessellato policromo L’ambiente L, oggetto di frasformazioni planimetriche nel corso del III secolo d.C., ha restituito una pavimentazione, ascrivibile alla III fase di vita del complesso (III secolo d.C.), caratterizzata da un punteggiato irregolare policromo, con tessere bianche, nere, grigie e rosa distribuite in modo casuale su tutta la superficie pavimentale.
Domus P.zale Matteotti, corte I, vasca, opus spicatum La vasca, rintracciata al centro della corte, presenta una pavimentazione a commessi di laterizi, a spina di pesce. L’area dello spazio porticato non ha invece restituito nessun tipo di rivestimento pavimentale.
Ambiente A: vano, di forma quadrangolare, pertinente al settore occidentale della domus, con accesso dal lato ovest della corte I. L’ambiente, completamente pavimentato con un mosaico geometrico in bianco e nero, viene interpretato in letteratura come ambiente di soggiorno. Non si hanno ulteriori indiacazioni circa le caratteristiche del vano in esame.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1999-2000
Domus di P.zale Matteotti, vano A, tess ottagoni adiacenti b/n
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
L’ambiente A ha restituito una pavimentazione, in tessellato bicromo, organizzata in due distinti pannelli: uno con decorazione geometrica, che occupa gran parte del vano e che prevede una composizone ortogonale di ottagoni adiacenti e rete di svastiche, e un secondo pannello laterale con un tessellato monocromo bianco. Entrambe le unità decorative vengono ascritte al I secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Il mosaico presenta, su di un fondo in tessere bianche, una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti e rete di svastiche. Gli ottagoni, caricati con una stella a otto punte in tessere bianche su fondo nero, prevedono, al centro, un quadratino nero delimitato da una doppia fascia in tessere bianche e nere. La decorazione è incorniciata da una semplice fascia perimetrale in tessere nere.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 166b – composizione ortogonale di ottagoni adiacenti (formanti quadrati), a rete di svastiche
stella a otto punte, con doppio quadratino centrale
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
La parte settentrionale dell’ambiente presenta una pavimentazione in tesselato monocromo bianco, ad ordito obliquo, privo di qualsiasi decorazione perimetrale.
Baldelli, G./ Dall’Aglio, P. L. et alii 2005, L’area archeologica di Piazzale Matteotti a Pesaro: valorizzazione di uno scavo recente, in Domus romane: dallo scavo alla valorizzazione, Atti del Convegno di Studi “Scavo, conservazione e musealizzazione di una domus di età imperiale” (Brescia, Santa Giulia – Museo della Città, 3-5 aprile 2003), Milano, p.162.Baldelli, G./ Destro, M./ Giorgi, E. 2001-2002, Le domus di Piazzale Matteotti a Pesaro, in OCNUS. Quaderni della scuola di specializzazione in Archeologia , Bologna, p. 265.Baldelli, G./ Lani, V. 2006, Nuovi mosaici di Pesaro e Fano: tecniche di esecuzione, restauri antichi e schemi decorativi, in Atti del XI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ancona, 16-19 febbraio 2005), Tivoli, p.590.Campagnoli, P./ Destro, M./ Giorgi, E. 2004, Le Domus di Piazzale Matteotti a Pesaro, in Scoprire. Scavi del Dipartimento di Archeologia, Catalogo della Mostra (Bologna, S. Giovanni in Monte 18 maggio- 18 giugno 2004) , Bologna, p. 76.Destro, M./ Fiori, F./ Giorgi, E. 2004, VII. 11. Piazzale Matteotti, in Pesaro Romana: archeologia e urbanistica, Bologna, p.143.