La domus, nota in letteratura con il nome di "Domus della pantera", è stata indagata a più riprese tra il 1963 e il 1965 e poi fino al 1994. Si trova nell’isolato compreso tra la porta urbica a N, le mura urbiche a N e a E, un decumano minore a S (cd. area est del Museo, nord decumano). Ha conosciuto almento due fasi edilizie, la prima delle quali da collocare in età augustea, la seconda nell’ambito di tutto il II sec.d.C. Della prima fase rimangono solo alcuni pavimenti con rivestimento in cementizio e tessellato, di cui non è possibile accertare la pertinenza alla domus in oggetto, o ad un edificio ad essa precedente.
Nel corso della seconda fase (pianta allegata) la domus conosce una radicale ristrutturazione. Ora il complesso risulta gravitare verso S sul tracciato viario, attraverso l’ingresso 1, pavimentato dal mosaico che dà il nome alla casa. A N si accede all’ampia corte centrale 2, posta in asse con l’ingresso, articolata sui tre lati con un portico di disimpegno; sul lato N del portico si aprono (forse attraverso una porta a libro) la sala di soggiorno 3 e a E di questa l’ambiente 4, forse anch’esso di soggiorno, decorato da un rivestimento in tessellato a soggetto marino. A E del vano 1 si conservano resti del vano 5, di non chiara funzione. Dal lato E della corte si accede ad alcuni ambienti, di uno dei quali, il 6, si conservano i resti. Infine a N della sala 3 si apre il vano 7 che la bibliografia interpreta come ingresso posteriore, anche se non in asse con la sequenza di vani sopra descritta; a O di questo si trova il piccolo locale di servizio 8, forse pertinente a un’area scoperta, come sembrerebbe suggerire la pavimentazione in cubetti di cotto (si rimanda a D. Calomino, Schede, in "Atria longa patescunt (Virg., Aen., II, 483). Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana", Roma 2010; la pianta è rielaborata da Tirelli 2001).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus della pantera, ambiente 3, tessellato con pseudoemblema Tessellato geometrico bicromo costituito da un campo bianco delimitato da fasce di tessere bianche e nere, interrotto al centro da uno pseudoemblema di cui rimane solo la piccola porzione di una pelta.
Domus della pantera, ambiente 7 Tessellato geometrico bicromo di cui rimane parte dello pseudoemblema centrale con motivi floreali stilizzati.
Domus della pantera, cementizio con meandro Cementizio a base fittile, di cui rimane una porzione del bordo di m 1×0.60×2.40×2.30 decorato da un motivo a meandro di svastiche e quadrati.
Domus della pantera, corte 2, tessellati dei portici Tessellato geometrico bicromo articolato in più unità decorative corrispondenti ai diversi bracci dei portici della corte: metà del braccio meridionale del portico e il braccio orientale presentano un’unica pavimentazione musiva a forma di L composta da un tappeto a punteggiato di crocette; la pavimentazione del braccio settentrionale è suddivisa in tre scomparti, quello centrale con motivo a stelle di rombi alternate a cerchi, quello di destra con punteggiato di crocette, quello di sinistra con accenno di bordo a fascia nera esteso oltre i limiti dello scavo.Immagine rivestimento tratta da FORNASIER 2005.
Domus della pantera, ingresso, mosaico della pantera Tessellato figurato tricromo conservato per m 2.28×2.95, con pseudoemblema raffigurante una pantera di profilo che si abbevera da un rython dal quale fuoriesce un tralcio di vite.
Domus della pantera, tessellato bicromo con cerchi allacciati Tessellato geometrico bicromo caratterizzato da una superficie pavimentale monocroma bianca delimitata da una fascia di tessere nere e interrotta da uno pseudoemblema con motivo a cerchi allacciati.
Ambiente 8: ambiente di II fase, di forma quadrata con rivestimento in cotto, collocato in posizione defilata rispetto al resto degli ambienti e quindi con probabile funzione di servizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1984 – Ente responsabile: SA PD
Domus della pantera, ambiente 8, pavimento in cubetti di cotto
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimento in cubetti di cotto conservato in due frammenti, rispettivamente di m 2×1.20 e 0.90×0.50.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))
Fornasier, F. 2005, Tipologie pavimentali di Altino romana, in Rivista di Archeologia, Roma, p. 67, n. 74.Tirelli, M. 2001, Tasselli per la ricostruzione dell’edilizia privata di Altino romana, in Abitare in Cisalpina. L’edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana, Atti della XXXI settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 23-26 maggio 2000), Trieste, p. 490.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Rinaldi, Federica, Domus della pantera, ambiente 8, pavimento in cubetti di cotto, in TESS – scheda 5568 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5568), 2008