Nella zona a sud-ovest della via Appia è stato rinvenuto, nel corso degli scavi effettuati dalla Soprintendenza alle Antichità di Roma I negli anni 1955-57, un complesso di edifici orientati in maniera diversa rispetto all’impianto urbanistico precedente. Dall’Appia, che in questo tratto è porticata, ci si immette in uno scenografico corridoio d’accesso su cui si affaccia una doppia fila di tabernae. Sono piccoli ambienti con strutture perimetrali in opera mista conservate per un’altezza massima di m. 0,70. E’ all’interno delle botteghe, munite di piani superiori, testimoniati da resti di scalinate, che si svolgevano le attività commerciali della colonia. Tramite il vestibolo si accede ad una sorta di quadriportico colonnato, prospettante su una corte centrale con tholos; al centro del lato di fondo si trova un ambiente absidato, probabilmente un sacello di culto. L’ambiente, assieme alla tholos e al vestibolo, sono allineati lungo l’asse maggiore. Sul quadriportico, lungo i lati est e ovest, si affacciano una serie di ambienti quadrangolari: si tratta di ulteriori vani adibiti a tabernae. L’edificio è da identificare con il Macellum della città di Minturnae. Il complesso è inquadrabile cronologicamente in età adrianea, soprattutto in base alla tecnica edilizia. I marmi delle colonne, dei capitelli e del rivestimento pavimentale testimoniano un ampio restauro databile in epoca antonina. (Pianta località edificio tratta e modificata da http://it.wikipedia.org/wiki/Minturnae; pianta edificio tratta e modificata da http://www.liceoformia.it/minturnae/Macellum.htm).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Minturnae, Macellum, taberna 13, rivestimento Originariamente la taberna era rivestita da una pavimentazione a commessi laterizi costituita da bipedali, non più visibile attualmente.
Minturnae, Macellum, taberna 17 La pavimentazione della bottega era costituita da commessi laterizi di cui rimane una porzione di circa m 2,45×2; i commessi misurano m 0,60×0,60. Si segnala la presenza, nell’angolo a sinistra della parete di fondo, di ulteriori bipedali ricoperti da malta.
Minturnae, Macellum, taberna 21, pavimentazione a commessi laterizi L’ambiente conserva lungo la parete ovest alcuni lacerti di pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali. Il rivestimento superstite misura m. 2,10×0,13; le porzioni di commessi superstiti hanno uno spessore di m. 0,05.
Minturnae, Macellum, taberna 7, rivestimento La taberna doveva avere un rivestimento a commessi laterizi costituiti da bipedali, non più visibile. In un momento successivo, imprecisabile, l’ambiente è stato ripavimentato con lastroni di calcare di Coreno provenienti, con tutta probabilità, dalle pavimentazioni del Foro Imperiale e della via Appia: il rivestimento attuale, dunque, venne realizzato in un momento di abbandono e di decadenza sia dell’area forense che della viabilità principale.
Minturnae, Macellum, vano 26, tessellato bianco Pavimentazione in tessellato bianco, con tessere di taglio irregolare disposte a ordito diritto; la porzione superstite misura m. 3,70×1,60.
Ambiente 3/4: al centro del Macellum si trova un quadriportico delimitato da colonne che, originariamente, sorreggevano una copertura di volte a crociera. Il percorso coperto si affaccia su un cortile centrale, pavimentato con lastre marmoree. Negli anni ’50 un intervento di anastilosi curato dal Direttore degli scavi, G.Gullini, portò al ricollocamento di quattro colonne- precisamente quelle prospettanti sulla corte centrale- e di un archetto che s’impostava su due di esse. La corte centrale – numero 4 in pianta – che misura m. 24,43×22,20 ca, è delimitata da 18 colonne marmoree con capitelli corinzi asiatici che sorreggono archi a tutto sesto. Verosimilmente la copertura era ad impluvium ligneo con tegole. Al centro il cortile conserva le tracce di una tholos. La corte colonnata è databile in età adrianea; i marmi delle colonne e dei capitelli confermano una ristrutturazione di età antonina. (Pianta ambiente tratta e modificata da http://www.liceoformia.it/minturnae/Macellum.htm).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1955-57
Minturnae, Macellum, corte colonnata, pavimentazione a lastre marmoree
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
La corte colonnata è ancora in parte rivestita da una pavimentazione di lastre marmoree bianche con venature grigiastre. Le porzioni superstiti sono visibili, per quanto concerne il quadriportico, sul lato nord (m.0,80×0,73), nell’angolo nord-est (m. 5,34×1,34), lungo il lato est (rispettivamente m. 0,83×0,65 e m. 0,70×0,50). Nella corte centrale i lacerti si conservano nella zona centrale (m.2,43×1,40), lungo il lato est (m.4,94×1,90) e ad ovest (m.0,60×0,72). Le lastre marmoree del quadriportico, rispetto a quelle che pavimentano la corte centrale, sono più spesse (m.0,02), probabilmente in funzione del transito di mezzi pesanti. Foto rivestimento di F. Sposito.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: corridoio Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimentazione di lastre marmoree bianche con venature grigie.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Comprensorio Archeologico di Minturnae) Restauri moderni: Negli anni ’50 i frammenti di pavimentazione furono distaccati, collocati in una malta cementizia e riposizionati in situ. Condizione giuridica: proprietà Stato
Comprensorio Archeologico di Minturnae (Riferimento: Bellini, Giovanna Rita) SS. Appia km.156,00- via Punta Fiume